mercoledì 6 gennaio 2010

Saldi! La vera e la falsa miseria.

Il rilievo che sulla stampa e non solo si dà ai cosiddetti saldi, idiotissimo, corredato da statistiche previsionali sulla spesa che ogni "famiglia" sosterrà, ci fa pensare che i giornali anche nazionali abbiano poco rispetto per i loro lettori, d'altra parte non siamo così ingenui da credere che i lettori e i non lettori meritino a occhi chiusi rispetto. Piuttosto riflettiamo sul fatto che probabilmente la vera miseria non è l'argomento di cui ogni giorno, in questo periodo di "crisi", la stampa ciancia. La vera miseria non s'interessa ai saldi, ma al mangiare, al riscaldamento, all'affitto, al lavoro, alle bollette, e, certo, agli abiti, alle scarpe. Ma la vera miseria, l'unica che c'interessi, compra a poco dove può, quando può.
La penuria di cui la stampa ciancia è invece quella di chi non può far nuovi debiti per cambiare l'auto "vecchia" di due anni, di chi non può più andare "in pizzeria" due tre volte per settimana, eccetera. E aspetta i "saldi" per comprare articoli solo appena un po' fuori di moda - moda di cui è vittima infelicissima.

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