giovedì 17 giugno 2010

Sciopero metalmeccanici.

La CGIL Fiom ha davanti a sé, in merito alla vicenda in corso a Pomigliano, soltanto una strada: lo sciopero di tutti i lavoratori metalmeccanici italiani contro il ricatto della Fiat, che, in cambio dei suoi "investimenti" (ipotetici) vuol fare dei lavoratori pomiglianesi delle macchinette che lavorano alle splendide vetture Panda, "personalizzate", per tre volte alla settimana (sul totale) otto ore di seguito (in senso stretto), e che non hanno il permesso di ammalarsi - in nome della lotta al cosiddetto assenteismo. E guai a scioperare!

Senza una proclamazione dello sciopero di tutta la categoria (almeno), la decisione CGIL Fiom di non firmare l'accordo, che invece hanno firmato altre organizzazioni sindacali, resta soltanto un bel gesto, dato che, al momento del referendum sull'accordo, martedì prossimo, la maggioranza dei ricattati comprensibilmente voterà Sì, e il costo del giusto rifiuto, per la CGIL, o meglio per la Fiom , sarà uguale a zero.

In effetti, è ragionevole pensare che tra la casa madre (CGIL) e la Fiom vi sia una certa divergenza di linea e di opinioni conseguenti, o viceversa...Tuttavia mi sembra scorretto parlare dell'una in modo troppo distinto dall'altra, come invece fanno alcuni media, tra cui il Manifesto.

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