venerdì 15 aprile 2011

Alberto Asor Rosa, italianista di vaglia, fine osservatore della politica, per di più impegnato in "battaglie" di difesa dalla villettizzazione del territorio, l'altro giorno sul Manifesto ha lanciato l'idea di richiamare l'attenzione operativa di carabinieri polizia e magistratura sul degrado della scena politica italiana, caratterizzata tra l'altro dal fatto che i parlamentari della maggioranza voterebbero a favore anche dell'asserzione secondo cui gli asini volano, se il cosiddetto premier glielo ordinasse. A molti dei lettori di AAR è venuto in mente che il professore pensasse, con la sua idea, ad una sorta di "golpe democratico" da richiedere, dalle decine di milioni di italiani che soffrono da anni 17 (con poche pause) le pene dell'inferno, alle suddette istituzioni dello Stato, così come, quando si è in pericolo, si chiamano i carabinieri o la polizia, o i pompieri, o il 118. O la guardia di finanza, come ha rilanciato ieri AAR sul Manifesto, commentando le reazioni scandalizzate alla sua idea. Noi pensiamo che ogni governo, ogni statista, ogni sistema, sia preferibile alla porcheria italiana di questi 17 anni (con poche pause) , dunque non riteniamo che il "golpe democratico" di fatto proposto da AAR sia scandaloso, no: soltanto pensavamo che in AAR fosse rimasta qualche traccia, magari esangue, degli ideali comunisti, i quali ultimi non prevedono alleanze con carabinieri polizia e magistratura. Sì, il partito comunista manca, certo, lo sappiamo. Ma che i borghesi scontenti della Biscia se la cavino da soli!

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