giovedì 30 maggio 2013

Sembra che Grillo abbia criticato duramente il comportamento elettorale degli italiani in occasioni delle recenti votazioni, che hanno visto il M5S perdere consensi rispetto a quest'inverno. Usiamo la formula "sembra che" in quanto non abbiamo l'abitudine di leggere i testi che il simpatico ricciolone eroga tramite il suo blog.
E' lecito criticare gli elettori? Certo che lo è! Anzi, un partito, o movimento che sia, deve giudicare "il popolo" . Non arruffianarselo.
Quanto alla teoria espressa da Grillo, che (1) vi sarebbe una parte di italiani che teme di perdere i suoi "privilegi" e quindi vota per il PD e per il PDL conservativamente, mentre la parte non "privilegiata" (pensionati poveri, disoccupati, giovani in cerca di lavoro, precari eccetera) avrebbe votato il M5S o si sarebbe astenuta; e che (2) il PD e il PDL sono la stessa cosa, tale teoria è sicuramente sbagliata nel punto (2), almeno per il fatto che PDL significa Berlusconi; ed è probabilmente sbagliata anche nel punto (1), infatti non si vede perché chi ha votato in massa per il M5S tre mesi fa, visto che la miseria non è diminuita, stavolta avrebbe cambiato opinione - né si può interpretare l'enorme astensione solo come rifiuto o disgusto, ma si può interpretare anche come "consenso passivo".
Le componenti della teoria di Grillo, quindi, sembrano fatte del comprensibile disappunto di chi ha perso la metà dei suoi voti in tre mesi. 
Perché è successo ciò? Forse perché le amministrative non sono abbastanza influenzabili dalla propaganda politica "pura", forse perché a molti elettori M5S di quest'inverno non è piaciuto lo "star sull'albero a cantare" dei grillini.
Quanto poi alla critica di cui sopra, siamo lieti che l'ultrasessantenne Grillo abbia scoperto che chi vota lo fa anche seguendo i suoi interessi pratici.

Etichette: ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page