martedì 1 aprile 2014

La miseria dei ricchi

In tutto il mondo, più o meno, le cose vanno a catafascio, le masse languono, ma la situazione in Venezuela preoccupa in particolare il giornale imperialista di sinistra Repubblica (da qualche giorno per leggerne qualche riga serve la lente d'ingrandimento), dato che in quel Paese è in atto una sperimentazione di tipo socialisteggiante, che consiste nel sostegno delle suddette masse, pendenti sulla bocca della fame nera, in forza dei proventi del petrolio di cui c'è abbondanza - e che con Chavez è stato nazionalizzato. Il funzionario dell'imperialismo Mosè Naim, cosmopolita ed a quanto pare conoscitore del Venezuela, rilascia quindi al giornale che gli compete, la Repubblica, una intervista che descrive la miseria dei ricchi sotto il chavismo, menziona lo scontento "degli studenti", le solite cazzate, ma è costretto ad ammettere che i "poveri" sostengono Maduro (l'attuale presidente) perché il governo li aiuta a sopravvivere. Con i soldi che incassa vendendo petrolio, nazionalizzato e quindi tolto alle cosiddette sette sorelle, di cui siamo certi che il Mosè Naim mai e poi mai direbbe il minimo male.

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