martedì 15 aprile 2014

Furia Amok

E' stato condannato a venti anni di galera un giovanotto che a suo tempo aveva assalito con un'arma impropria diversi passanti e ne aveva fatti fuori tre. A caso, se foste stati sul suo percorso di furia Amok sarebbe toccato a voi, o a chi scrive. Non sappiamo se i giudici che si sono prodotti in questa sentenza hanno valutato il richiamo etnico dell'evento, o si sono limitati a considerarne i fattori psicosociali e psichiatrici. 
Abbiamo appreso circa venti anni or sono il concetto di "disturbo etnico" in un interessante libro di tal R.Gordon, dove abbiamo letto anche di questi accessi Amok, a quanto pare talvolta riferiti in area indonesiana, non sappiamo essere meno generici: un tizio esce in strada armato di roncola e colpisce chi gli capita a tiro, finché non lo ferma qualcuno o qualcosa. In epoca meno lontana abbiamo trovato il termine Amok (carino, però) in un romanzo di J.Steinbeck, Tortilla Flat. H.Melville, in Moby Dick, fornisce una rappresentazione soft dell'Amok, là dove, nelle prime pagine del romanzo, attribuisce al narratore il desiderio di buttar giù il cappello di chi gli si fa incontro lungo la via.
Il giovane condannato a Milano è un africano. 

Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page