giovedì 16 ottobre 2014

Alla pala!

Prodotto certo mediatico, telegiornalistico e simili, quindi da soppesare, l'atteggiamento delle persone colte all'opera di ripulitura delle cose loro dall'acqua sporca non ci piace né ci convince (danni a parte, apparentemente indiscutibili ai pianterreni e nei sottosuoli): se costoro, specie i negozianti, si aspettano tanto dallo Stato nelle sue varie forme, nazionali e locali, se gli attribuiscono tanta potenza e conseguentemente (visti i "ritardi") impotenza, perché non lo sostengono, lo Stato, intanto pagando le imposte sul reddito delle persone fisiche e delle persone giuridiche? Che in massa eludono.
Senza contare che il cosiddetto territorio cementificato, fenomeno che contribuisce agli effetti più o meno disastrosi delle alluvioni, è spesso opera di iniziative private, di costruzioni fatte alla spera in dio. Magari in nobili città che sfidano da secoli la "natura"...
E veniamo ai giovani che danno una mano: va bene, benone, almeno fanno qualcosa di utile e finalmente toccano con le mani qualcosa di serio: la pala.

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