Politicità dello sciopero
Le grida di Renzi contro gli scioperi, come lui afferma, "politici", lo collocano con assoluta evidenza in quel quadro di miseria intellettuale e appunto politica che noi abbiamo imparato a conoscere da cinque decenni, da quando ragazzi scorrevamo il giornale reazionario di Firenze, La Nazione, o quando, per anni, le nostre giovanili orecchie dovettero udire le merdate antisindacali ed "antipartitiche" che spesso i mentecatti e i malafede lasciavano uscire dalle loro bocche.
Uno sciopero fa sempre politica, tutto ciò che esula dall'individuale privato è politico, uno sciopero generale fa due volte politica, uno sciopero sociale, cioè fatto anche da chi non lavora, è una forma, come e più delle altre, di protesta contro lo stato di cose presenti (o stato presente di cose).
Renzi è un povero individuo ignorante o in mala fede che assomiglia a Berlusconi, anzi: è un Berlusconi - senza averne i miliardi né la paraculaggine.
Uno sciopero fa sempre politica, tutto ciò che esula dall'individuale privato è politico, uno sciopero generale fa due volte politica, uno sciopero sociale, cioè fatto anche da chi non lavora, è una forma, come e più delle altre, di protesta contro lo stato di cose presenti (o stato presente di cose).
Renzi è un povero individuo ignorante o in mala fede che assomiglia a Berlusconi, anzi: è un Berlusconi - senza averne i miliardi né la paraculaggine.
Etichette: landini, Renzi, Sciopero generale, Sciopero sociale
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