domenica 26 aprile 2015

Se è vero che la sconfitta del fascismo-nazionalsocialismo, nel 1945, ha liberato il nostro Paese dall'oppressione e dalla paura, è vero anche che lo ha consegnato alla dittatura del capitalismo, del denaro, dittatura che nei decenni si è fatta sempre più pervasiva. Ieri 25 aprile, festa della Liberazione, abbiamo visto che molti lavoravano, stavano aperti diversi negozi, perfino servizi pesanti e maleodoranti (in modo non metaforico) erano attivi - nel tardo pomeriggio. Ciò significa che il denaro sta vincendo su altri valori: naturalmente chi lavora non è detto che si dolga di tale insieme di fatti, ma è certo che i dipendenti stanno sotto ricatto. Non c'è molto da festeggiare. Non siamo più liberi di ottanta anni or sono -1935, in pieno fascismo; siamo ancora e sempre prigionieri, seppure in modo diverso. Eravamo prigionieri di dittatori (Mussolini, Hitler); oggi siamo sotto la dittatura impersonale del denaro. 

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