mercoledì 7 ottobre 2015

Ventiquattromila euro

Parecchi non pagano il balzello che lo Stato impone a chi possiede uno o più televisori, è noto. L'importo varia da Paese a Paese, in Italia non si paga di più che altrove, comunque, giusto o sbagliato che sia, da noi l'evasione del cosiddetto canone tv è alta, ogni evasione del resto in Italia è alta. Dipende dallo scarso senso civico italiano, in genere.
Perché, tuttavia, devi pagare se possiedi un televisore che hai acquistato, o qualcuno ha acquistato prima di te, pagandoci sopra l'iva? Ciò vale anche per l'auto, la moto, che sopportano tasse alte anche se sono vecchie * o poco le adoperi - infatti se ne tassa il mero possesso. Senza contare l'assicurazione obbligatoria, anche se fai mille chilometri all'anno, tipo "da casa all'orto e ritorno". Eppure quando le hai acquistate, auto o moto, hai pagato l'iva, e se erano di seconda mano hai pagato una tassa sul passaggio di proprietà. Jaguar nuova o Fiat stravecchia non importa.
Torniamo al televisore: la Rai, beneficiaria diretta o indiretta del balzello, interrompe le sue trasmissioni con la pubblicità, da anni e anni, magari meno spesso delle altre tv, ma prende e come i soldi per la pubblicità. E' asservita al cosiddetto share ed alla pubblicità. Non merita certo i soldi del balzello detto canone tv!
Renzi Matteo e la sua band vogliono ora aggirare l'evasione del canone tv facendo pagare la tassa per forza a chi paga la bolletta dell'energia elettrica, inserendo il balzello, con lo sconto di tredici euro, in una bolletta. 
Pagare meno pagare tutti - su, allegri!

* La tassa sul possesso della casa , unica o molteplice, è cosa diversa, per la ragione che si tratta di un bene che tende a rivalutarsi: significa che un appartamento che nel 2000 si è pagato due cento cinquanta milioni di lire oggi vale circa due cento cinquanta mila euro (in lire virtuali sono circa sette cento cinquanta milioni).


29 ottobre.

Si apprende che la Rai ha pagato 24 mila euro all'economista e divo mediatico greco Varoufakis (al netto!) per una sua intervista nella trasmissione condotta da Fabio Fazio. Naturalmente la Rai avrà previsto entrate (in termini di spettatori e di introiti pubblicitari) superiori a tale uscita. Che resta infame, a fronte della prestazione di una ventina di minuti del divo Varoufakis. Costui può chiedere quel che vuole, è questione di mercato e di gusto: dargli quel che vuole è osceno. Come la mettiamo con il canone che tutti, anche coloro che di Varoufakis non vogliono saperne, devono pagare e pagheranno, grazie al trucco renziano di cui sopra?

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