mercoledì 23 settembre 2015

Elezioni greche e minacce italiane

Installatosi alla testa del primo partito italiano con il mezzo delle primarie aperte a cani e porci, messo da Napolitano nella posizione di presidente del consiglio con un colpo di mano, Renzi Matteo ha commentato ieri in pubblico l'esito delle elezioni greche - che sono state vinte dagli astenuti (45 %), ma hanno visto prevalere il voltagabbana Tsipras - riferendosi alla sconfitta dell'ala sinistra di Siriza (accento sulla prima "i") come a qualcosa di prezioso, per lui, contro la sinistra del PD, che dovrebbe sentirsi minacciata, in caso di scissione, di sconfitta alle elezioni. 
No, la sinistra del PD deve uscire dal partito e unirsi con SEL, con Rifondazione comunista, con il PDCI e le altre forze che esistono nella politica vera, allo scopo di creare un insieme che sappia raccogliere i voti e l'energia dei milioni di italiani che restano antagonisti alla prepotenza dei padroni e dei loro servitori.
Comunque: meglio morire con in mano l'iniziativa che vivere facendo da controcanto alla banda Renzi.

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