venerdì 16 settembre 2016

Omicidio stradale?

Da giovani, per non dire da ragazzi, abbiamo fatto l'esperienza di recarci ai cancelli di questa o quella fabbrica allo scopo di stabilire rapporti politici con gli operai meno indisponibili ai messaggi della sinistra cosiddetta extraparlamentare, i quali avevano la forma materiale di volantini. "Studenti, operai, uniti nella lotta". Una mattina che stavamo "volantinando" davanti al cancello di una fabbrica nella zona di Sesto fiorentino, sarà stato il 1972, l'autista di un autobus aziendale entrò od uscì in modo irruento, talché noi fummo costretti a scansarci in fretta. Protestammo, ma il guidatore dell'autobus aziendale ci gridò il consiglio di restare a casa, se avevamo paura. 
Ci consentiamo questo ricordino in pubblico dopo aver sentito che a Piacenza un lavoratore, intento a partecipare ad un picchetto nel corso di uno sciopero, è stato schiacciato da un grosso autotreno, un cosiddetto Tir, operativo nell'ambito dell'attività della azienda interessata allo sciopero. I compagni del defunto sembrano sostenere che lo schiacciamento è stato voluto, i cosiddetti inquirenti hanno un parere diverso. 
Noi una mezza idea ce l'avremmo.

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