venerdì 19 agosto 2016

Meglio morir sotto le bombe americane

Siamo certi che se i russi non partecipassero attivamente ai bombardamenti in Siria, che com'è ovvio causano morte e distruzione, molto minore sarebbe l'attenzione alla Siria stessa da parte dei "nostri" servili media, tremendamente filoamericani e disposti a qualunque minimizzazione dei danni cosiddetti collaterali che gli americani provocano da decenni ovunque nel mondo - disposti nel contempo ad enfatizzare i danni provocati dai loro nemici, che sono di conseguenza nostri amici.

(28 Settembre. Sul Manifesto di ieri segnaliamo un articolo di Manlio Dinucci, a pag.14, sulla propaganda che infesta i media a proposito della guerra civile e non solo in Siria. Tra le cose interessanti che scrive il Dinucci ce n'è una che ci sembra sfiziosa: la Clinton, come segretario di Stato Usa, nel 2012, scrisse in una sua mail che data la relazione strategica Iran-Siria "il rovesciamento di Assad costituirebbe un immenso beneficio per Israele, e farebbe anche diminuire il comprensibile timore israeliano di perdere il monopolio nucleare".)

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