venerdì 7 ottobre 2016

Prima i cittadini

Una ministra del nuovo governo britannico guidato dalla May, ha proposto di richiedere alle aziende del Paese le liste dei non britannici loro dipendenti, una mossa alquanto sgraziata e soprattutto portatrice di ostilità, ciò di cui non crediamo che gli inglesi sentano il bisogno. Tuttavia, ebbene sì, un Paese ha il dovere di pensare, per primi, ai suoi cittadini, sia sul lavoro che in altre circostanze di interesse sociale. Questo vale anche per la recente presa di posizione referendaria avutasi in Svizzera a danno dei lavoratori italiani, per esempio, che ogni giorno vanno in quel Paese a prestare la loro opera. E dovrebbe valere anche da noi. Prima i cittadini del Paese, il che non significa necessariamente "gli italiani", "gli svizzeri", "gli inglesi". Altrimenti lo Stato a che cosa serve?

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