lunedì 11 gennaio 2010

L'ippopotamo, la tartaruga e la faccia tosta.

Il famoso romanziere ispanoamericano Mario Vargas Llosa scrive pregevoli testi che i quotidiani di tutto il mondo pubblicano e traducono, forse a causa del fatto che MVL ha la penna facile e scorrevole, ma soprattutto perché sta dalla parte dei padroni (del mondo) e contro chi li osteggia. Sul Corriere dunque abbiamo letto un articolo narrante di un cucciolo d'ippopotamo rimasto orfano a causa dello tsunami (2004) e "adottato" da una tartaruga. MVL ha colto da par suo il grazioso fatterello nel suo alto e commovente significato: le bestie c'insegnano la via, e (oppure) sono meglio degli umani. Tipico del reazionario, sia detto avalutativamente, per carità. Esemplificando l'infamia degli umani MVL ha elencato le uccisioni che avvengono e sono avvenute tra gruppi religiosi ed etnici diversi ( ippopotami e tartarughe) in Iraq e nelle regioni della ex Jugoslavia, ma si è dimenticato di aggiungere al suo elenco le uccisioni di civili commesse dalle forze armate imperialiste in quei paesi, soprattutto in Iraq. Quale faccia tosta!

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