venerdì 20 maggio 2011

Davanti a 8 bandiere a stelle e strisce il presidente degli USA ieri ha con disinvoltura e senza leggere, così parrebbe, emesso le sue sciocchezzuole sulla cosiddetta libertà e la cosiddetta democrazia risorgenti, secondo lui, in Tunisia, Egitto, Libia e in Siria - consigliando al presidente di quest'ultimo Paese di accogliere le richieste del "popolo", o di farsi da parte, accidenti che impressione!, e promettendo "aiuti" a tutti, nel nome dell'indiscutibile capitalismo. Quanto all'orribile faccenda in corso da 63 anni in Palestina, ha consigliato ai contendenti di trovare un accordo reciproco, però, che idea!, ai palestinesi di riconoscere Israele (ma non ha detto: "come stato ebraico", ciò che pretendono quegl'insaziabili); agli israeliani di considerare lo stato palestinese venturo in rapporto alla situazione territoriale del 1967. Quest'ultimo sembrerebbe un richiamo "duro", ma gl'israeliani sanno che si tratta di chiacchiere. E continuano ad usurpare spazio palestinese, a costruire le loro colonie.
Tra le balle del presidente USA, ieri, spicca la sua affermazione che Bin Laden non è stato oggetto di un omicidio.

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