venerdì 26 ottobre 2012

Una giovane donna si sarebbe provocata gravi ustioni attribuendone però la colpa a membri del Ku Klux Klan, un'organizzazione razzistica d'incappucciati un tempo famosa anche grazie al cinema; l'investigazione sul caso, che è rimbalzato dagli Usa - in fregola preelettorale - in altre parti del mondo, non avrebbe rilevato tracce di mani estranee sull'accendino della giovane servito a dar fuoco al liquido infiammabile che la ha ustionata; inoltre agli investigatori sarebbe parso bizzarro che la sigla delle tre K sull'auto della ragazza sia stata tracciata con pasta di dentifricio.
Se questa seconda fase dell'evento, dopo la prima, condita di planetaria costernazione vittimologica, si confermasse quella più vicina alla realtà, bisognerebbe concludere 1, che la giovane vittima ha bisogno di chiarirsi un poco; 2, che comunque ha avuto il suo momento di celebrità; 3, che è stata il crudelissimo KKK di se stessa.

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