mercoledì 14 novembre 2012

Maestro, ho timore che mi diano dell'antisemita...

Chi?

I miei amici progressisti, soprattutto le lettrici dei maggiori quotidiani...

E perché?

Perché mi fa molto arrabbiare quello che combina Israele. Hai visto ieri a Gaza?

Ho visto un paio di tg, mi pare che sia piaciuto molto il videogioco della macchina centrata dall'alto, per Natale lo vedremo nei negozi di balocchi...

Giocattoli, maestro, giocattoli, si dice giocattoli...

Che fa rima con...

Vermiciattoli?

Se è per questo balocchi fa rima con sciocchi, non dobbiamo arrabbiarci, compagno Fritz, ma cercare di connettere...

E allora connettiamo!

L'assassinio dei nemici, pensa alla fine di Giulio Cesare, o a quella di Trotzky, è una vecchia pratica ed è molto comune, non si vede perché una potenza come Israele non dovrebbe servirsene. Hanno i mezzi, hanno la copertura, o la connivenza degli Usa, credono perfino di avere la ragione dalla loro parte, figurati!

Maestro, tu sei antisemita?

Quello di antisemitismo è un concetto che fa da foglia di fico, sai le foglie del fico dipinte sui genitali a scopo di censura, sopra certe opere d'arte?

Ma la politica militare di Israele non è mica un'opera d'arte!

Be', la guerra è anche un'arte, se vogliamo...

Il nostro autore ha scritto qui tante volte dei post contro Israele, lui non la pensa come te, ci va giù duro...

Fatti suoi, ognuno ha diritto ai suoi eventuali errori, torniamo a noi!

Ecco, ma tu sei o non sei un antisemita?

Un ebreo ignorante, o fanatico, o in mala fede, direbbe senz'altro che sono un antisemita, ma che m'importa, quello che conta sono i fatti. Gaza è un fatto, non una metafora. Gaza è un campo di concentramento colmo di internati costretti a sopravviverci per punizione: hanno peccato, anni fa, eleggendo Hamas, sai l'organizzazione sociale e politica che Israele bolla come terrorista? Gli internati lanciano razzi contro luoghi abitati dagli israeliani, e Israele risponde con la sua forza immensa e sofisticata...

E' la storia del lupo e dell'agnello?

No. Non ci sono né lupi né agnelli, in giro. Sono in questione schieramenti di esseri umani testardi e disonesti, tutto qui.

Come se ne esce?

Andreotti diceva che ci sono due tipi di matti, quelli che si credono Napoleone, e quelli che pensano a riordinare le ferrovie dello Stato; ma dimenticava un terzo gruppo: quelli che sperano che la questione israelo-palestinese possa essere risolta. Non se ne esce, compagno Fritz. Serve attendere con pazienza, noi vecchi poco, voi giovani molto, e quelli che verranno chissà quanto tempo, che questa porcheria sia compiuta in modo totale. Quando tutte le posizioni di questo kamasutra dell'orrore saranno state esplicitate, saremo arrivati al termine del libro.

Del libro...

Questa è una metafora, compagno Fritz.

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