giovedì 6 febbraio 2014

A memoria

Woody Allen è accusato di nuovo, dopo venti anni circa, di aver avuto con una sua figlia adottiva dei contatti impropri. Stavolta lo accusa la figlia stessa, ormai diventata una donna. Ai tempi il Koenigsberg (questo il cognome vero di W.A.) fu assolto dai giudici in base all'ipotesi che la bambina avesse confuso la realtà con la fantasia. I bambini sono testimoni poco credibili proprio per questo; gli adulti invece sono testimoni poco credibili perché sono influenzati dai loro pregiudizi. Parola di Schlomo Freud.
Nessuno dunque è credibile, come testimone, e meno lo è quando dai "fatti" sia trascorso tanto tempo; eppure, negli ultimi decenni, della memoria testimoniale è stato fatto un mito, perfino gli storici da decenni vanno in giro armati di strumenti tecnici ad intervistare persone anziane che, distolte per qualche mezz'ora dalla loro attività fondamentale, guardare la tv, raccontano quel che si ricordano, proprio come la graziosa figlia adottiva del Koenigsberg. 
Non credere ai bambini, agli adulti, ai testimoni privi di prove concrete, è sbagliato, come principio. E' tuttavia sbagliato anche crederci, come principio, se non ci sono prove.

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