sabato 24 aprile 2010

Incredibilmente.

Mick Sàlvati e Louis Battista hanno fatto paragoni (sul Corriere) tra quel che è successo durante gli ultimi giorni tra Fini e l'altro - niente - e gli effetti del cosiddetto centralismo democratico nel defunto partito comunista italiano (PCI). In questo modo costoro hanno centrato l'obbiettivo del loro giornale, quello di promuovere sempre e comunque la causa del capitalismo, hanno evitato di prendere posizione tra Berlusconi e l'altro, e, invece di trattare del popolo della libertà, cosiddetto, hanno fatto ironie sul PCI, che non esiste più da molti anni, ma che, incredibilmente, fa ancora paura ai padroni e ai loro scribacchini.
Paragonare il centralismo democratico, idea organizzativo-politica forte tipica di un partito che voglia dirsi tale, con l'autoritarismo aziendalistico della Biscia, è assurdo. Paragonare un segretario del PCI a Berlusconi è una porcata.

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