mercoledì 14 ottobre 2015

Confessione

Ieri il Corriere aveva la prima pagina occupata da una foto di infermieri all'opera con feriti o defunti, scattata probabilmente a Gerusalemme. Sotto la foto il titolo "Intifada, uccisi tre israeliani Netanyahu: sarà reazione dura". Sotto tale titolo un altro titolo, "Il male negazionista". Il primo rimandava alle pag. 16 e 17, il secondo a pag.30. Questo secondo articolo trattava della prospettiva di un divieto per legge dell'espressione di opinioni negatrici della realtà delle uccisioni di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Come si vede la connessione tra i due articoli, congiunti a cura della redazione del Corriere, è debole di fatto. Ragione per cui noi la definiamo tendenziosa. Tale tendenziosità ha tuttavia il pregio di confessare che la difesa della memoria inerente la realtà delle uccisioni di massa di ebrei ha a che vedere con la difesa delle "ragioni" di gente come Netanyahu e comunque con la difesa della "legittimità" dello Stato di Israele e della sua politica.
Va da sé che il divieto di esprimere opinioni contro la realtà delle uccisioni di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale è una porcata - essa sì negazionistica.

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