lunedì 9 novembre 2015

Lutto nazionale

Compattamente in lutto la nazione, da ieri, per la perdita da parte dell'eroe sportivo Rossi Valentino da Tavulia (Pe) del suo decimo titolo di campione mondiale di motociclismo, attribuita sembra da tutti a vile complotto ispanico perpetrato in Siviglia. "O Siviglia tu sia maledetta da ogni cuore che prova coscienza", si canterà in futuro. Forse no, comunque non sappiamo. Dimentichi certo che l'eroico Rossi si è messo da sé nella situazione di perdere il titolo, che aveva già in mano, grazie alla sua imbecillità ed alla sua prepotenza. 
Il caso è degno di nota non settoriale: nel corso degli ultimo quattordici giorni, cioè da quando la pedata plateale del Rossi Valentino è stata vista da tutti colpire l'avversario Marquez Marc, i media, o almeno molti media, hanno lavorato con lena a cancellare la verità, o ad edulcolarla, o a dissolverla in un lago di compiacenza familistica riversato su questo figlio della nazione. Degno. Non a caso menzionato da Renzi Matteo, vabbè, e spronato perfino dal Serra Michele! Per dire. E' un modello di mistificazione nazionalistica.

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