giovedì 15 ottobre 2015

Pago in contanti, capo?

Il cafoncello che Napolitano installò al governo tempo fa ha annunciato, tra le sue "innovazioni", quella di abolire il tetto dei mille euro per le transazioni in contanti, portandolo a tremila euro. Vedremo se all'annuncio seguirà qualcosa di meno scivoloso delle cosiddette slides. In futuro l'evasione fiscale si allargherebbe anche nell'ambito dell'acquisto di merci, dove è già presente, mentre è già spaventosa nell'ambito dei pagamenti delle prestazioni d'opera. Ieri abbiamo visto in tv un tipo, la cui stronzaggine è talmente colossale che quasi ci fa simpatia, parlare, a proposito dell'abolizione del tetto di mille euro, di "libertà" del cittadino di "pagare come vuole", compito dello Stato rimanendo quello di colpire l'evasione fiscale. Lasciamo però da parte questo Buster Keaton della stronzaggine e torniamo al cafoncello di Rignano. Noi abbiamo osservato le sue gesta dai tempi in cui egli tafanava la città di Firenze, che del resto se lo era voluto con il mezzo delle "primarie", e ci ricordiamo che una delle sue prime decisioni fu quella di abolire i cosiddetti guardiani della sosta, una sorta di vigili urbani disarmati che transitavano fuori dal centro della città e colpivano coloro che abusano dello spazio pubblico con le loro automobili. Adesso il cafoncello di Rignano* opera in grande stile allo scopo di "rilanciare l'economia", che tradotto significa avanti tutta, fate quel che volete, basta che circolino soldi, il resto non conta.

*Non è che a Firenze manchino le merde, tuttavia il cafoncello è nativo di Rignano, non di Firenze, come scrivono in tanti. Trattasi di paesello distante una trentina di chilometri dalla città. Neanche bruttaccio, tra l'altro.

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