giovedì 30 aprile 2009

Liberazione.

Nei giorni scorsi qualcuno ha proposto di rinominare il 25 Aprile "Festa della libertà", così come da anni il Primo Maggio è spesso travisato come "Festa del lavoro", così come da qualche anno gli "omicidi bianchi" sono chiamati "morti bianche". La versione italiana della ditta dura del libero mercato, detta democrazia, la versione italiana del capitalismo, tra le peggiori, lavora anche al linguaggio, promuove menzogna e mistificazione. Le menzogne fanno carriera e diventano verità. Liberazione, non libertà, lavoratori, non lavoro, omicidi bianchi, non morti bianche. Liberiamoci.

lunedì 27 aprile 2009

Vomito.

Sabato 25 su La Stampa ho letto in una pagina interna, molto interna, la cronaca relativa ad un assassinio commesso in Lombardia, mi pare, o in Piemonte, da due giovani italiani. L'ucciso è un diciassettenne di origine jugoslava, conoscente dei due, i motivi apparenti dell'assassinio, commesso per mezzo di coltello prima e piccone dopo, sono da riferire ad un piccolo traffico di hashish.
Mi domando quale rilievo avrebbe avuto il fatto se due giovani di origine jugoslava avessero ucciso un diciassettenne italiano.

martedì 21 aprile 2009

Ginevra. Ipocrisia e tabù.

Il convegno dell' ONU a Ginevra sul razzismo, argomento di un certo rilievo, non monopolizzato organizzativamente dalla combriccola Usa Ue, per fortuna, è divenuto oggetto di ipocrisia euroamericana in relazione al semplice ed ovvio fatto che la politica israeliana nei confronti dei palestinesi è intrisa (da sempre) di razzismo, e comunque di disprezzo per la vita (altrui). Il razzismo israeliano, come ogni errore israeliano, è indicibile, è un tabù: felicemente sul pianeta vi sono molti popoli che invece sono liberi (tramite i loro rappresentanti) di dire pane al pane e vino al vino. In sintesi: Israele come Stato è una ingiusta creazione realizzata sessanta anni fa a spese dei palestinesi, sostenuta all'inizio un po' da tutte le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, per opportunità politica e per senso di colpa, gonfiata dai soldi americani e dai soldi delle ricche comunità ebraiche di tutto il mondo, che fa del disprezzo e della prepotenza la sua ragione, abolendo dalla sua immagine il concetto di torto. In Israele non ci sono specchi, politicamente parlando, quei pochi vengono spezzati, in nome del vittimismo. Israele è una fabbrica a ciclo continuo di antisemitismo, di cui si serve come propellente.
Sostenere che Ahmadinejad è "come Hitler", una sciocchezza, produce di sicuro la spinta ad una paradossale rivalutazione di Hitler. E' ciò che gl'israeliani vogliono.
Mentre i morti crescono innumerevoli, e l'ingiustizia fa carriera, questa macchina per farsi odiare montata da sessanta anni in Palestina resta un oggetto d'infinita analizzabilità.

Etichette:

lunedì 20 aprile 2009

Spionaggio illegale?

Braccobaldo, il simpatico dinoccolato ragazzo che rappresenta brillantemente l'imperialismo di sinistra, ha legalizzato le porcate commesse dai torturatori usa nel vasto mondo, e, ho letto su un quotidiano che esce a Roma, ha introdotto (ma forse la chicca è opera del foglio di cui non riporto il titolo per decenza) il concetto di "spionaggio illegale".
Su, allegri!

Cani e porci.

Alle prossime elezioni, che per me sarebbero anche amministrative, oltre che referendarie e per il per lamento euro pio, io non voterò, nel senso che non andrò a votare. Non sarà la prima volta, e del resto molto spesso dal 1968, anno della mia prima, ho annullato spesso la scheda. Guai a lasciarla in bianco!
Non andrò a votare perché sono contro il voto accessibile a cani e porci, tutto qui, per non mescolare la mia croce pensata e sofferta con le croci cieche e ignoranti della maggioranza (schiacciante).

Etichette:

giovedì 16 aprile 2009

A proposito di velocità dentro l'area cittadina.

Nella città dove sono nato e dove vivo è in corso la costruzione di una sorta di metropolitana di superficie, una delle cui tre linee dovrebbe passare accanto al battistero, proprio in centro, lasciamo perdere...strade strette...
I lavori stanno mettendo intere zone della città ko: la circolazione, i traffici vari, i rifornimenti, gli acquisti, restano afflitti, alcuni negozi licenziano i dipendenti, alcuni chiudono.
La mia città vive sotto il tallone dei negozianti ed è schiacciata dal movimento turistico, "è Firenze quella cosa dove tutto sa di muffa, tutto vive sulla truffa movimento forestier" (Giovanni Papini 100 anni fa)...
Viva la scossa, dunque?
La velocità di movimento sarà certo maggiore per tutti, a lavori finiti (se finiranno), e molte persone si convinceranno a non usare la macchina, certo!
Eppure mi domando se c'era bisogno di mettere su tutto questo spaventoso lavoro, in attesa del suo risultato, così "duro", imponente, grossolano.

Non sarebbe bastato rimettere le rotaie, le rotaiucce, di qualche convoglio di tram? Tram, mondo cane, tram, tram...

mercoledì 15 aprile 2009

Il rispetto per l'alta velocità.

Giorni or sono quattro persone sono morte in un incidente stradale che ha visto un'auto distruggere un muro, di notte. Evidente l'alta velocità, di norma non rispettata (come meriterebbe) da chi guida auto o moto, veicoli ormai molto veloci, anche nelle categorie più utilitarie. Il non rispetto per l'alta velocità in quanto dimensione estrema del movimento, cioè il guidare veloce senza averne l'abilità (necessaria al massimo grado) , senza avere l'esperienza del dominio del mezzo, è la prova dell'abissale imbecillità dei guidatori e dell'altrettanto abissale criminalità del mercato dell'auto e della moto. I quattro, come le migliaia che muoiono ogni anno (in Italia), sono vittime di un sistema mostruoso.

giovedì 2 aprile 2009

Le promesse.

Ho letto sul Manifesto di ieri che un uomo politico di un paese che non nomino, non so quando, una volta ha detto: HO FATTO DELLE PROMESSE MA NON HO PROMESSO DI MANTENERE LE MIE PROMESSE.
Mica male!