sabato 29 ottobre 2016

I figuranti convenuti ieri in Piazza del Popolo, a Roma, per la manifestazione indetta a favore del Sì da Renzi e soci, sventolavano bandiere color salmone. Tra gli esponenti riconosciuti si è visto Cuperlo, il quale sta "lavorando" per aggiustare la legge elettorale, se non lo fa per mantenere un posto in Parlamento nella prossima legislatura.

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venerdì 28 ottobre 2016

Il terremoto, o Kara

Un esponente politico israeliano, tale Kara, avrebbe espresso una pia attribuzione causale in merito al recente terremoto avvenuto nell'Italia centrale. Secondo questo ebreo il terremoto sarebbe la punizione che l'Altissimo ha voluto dare all'Italia per il fatto che certi suoi esponenti Unesco si erano tempo fa astenuti nella votazione di un odg che sottolineava la palestinesità di certi luoghi "sacri" di Gerusalemme. Fortuna che si erano astenuti, se avessero votato a favore adesso avremmo avuto anche il maremoto. Chiediamo che il rabbinico idiota sia espulso dal governo di cui fa parte e che si rompano o si sospendano le relazioni diplomatiche tra Italia e Israele.

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mercoledì 26 ottobre 2016

Gorino

E' necessario inquadrare la resistenza di non pochi abitanti di Gorino (si legga Giorgio Bassani, L'airone, volendo avere immagini vive della zona) al comando prefettizio di ospitare in un locale ostello un certo numero di donne africane rifugiatesi in Italia, in astratto sgraziata, nel contesto della stanchezza che una gran parte dei cittadini italiani ed europei sentono in rapporto alla fragilità delle loro spalle ed ai pesi infami che la combriccola UE continua a caricarci sopra. Sono pesi di ogni genere, le "normative europee", il cui gravare sulle accennate stanchissime spalle è progettato da tecnocratici ingegni che possiedono la caratteristica di non essere stati eletti da nessuno. E qui torniamo al prefetto di Ferrara.

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venerdì 21 ottobre 2016

Bigné

La confraternita dello zucchetto, di cui fanno parte, a legioni, anche volontari dotati di prepuzio, di recente esercita il suo collaudato vittimismo in merito ad un voto Unesco, assai partecipato, sullo stato di un luogo "sacro" di Gerusalemme, dichiarato palestinese, al contempo tal voto sottolineando che il luogo è occupato da Israele. Come lo è. Trattasi di platoniche dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, altri sono gli argomenti da usare con l'usurpatore, ma non importa: gli scriventi che appartengono alla confraternita dello zucchetto e i loro zelatori dotati di prepuzio sanno bene che il voto non sposta una piuma, ma fingono indignazione. In realtà sono contenti come un goloso che ha appena fatto rifornimento di bigné.

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mercoledì 19 ottobre 2016

NO

Siamo contrari alla riforma della costituzione perché in nome della velocizzazione operativa ("governabilità") e del risparmio in merito al numero degli eletti, valori in astratto accettabili, si vuole andare nella direzione di lasciare mano libera al comando capitalistico e imperialistico. Tale comando è attualmente frenato dal fatto che, oltre alla camera dei deputati, decida anche il senato, che fa diciamo da supervisore delle leggi approvate dalla camera. Ai tempi tale "bicameralismo" fu adottato per evitare rischi dittatoriali. Adesso la "dittatura" è travestita da velocità decisionale e operativa, da "governabilità". Lo stesso vale per l'attuale progetto di togliere potere decisionale alle regioni, dandone di più allo Stato centrale. 
Se l'attuale governo, ed il suo leader, siano soltanto stupidi, o siano invece consapevoli del servizio che fanno al capitalismo e all'imperialismo, ed insieme del danno che causano alla democrazia ed alla giustizia, ciò lo lasciamo sospeso.
La riforma della costituzione è programmata nel contesto di una legge elettorale che prevede di portare, tramite "ballottaggio", alla "vittoria" un partito tra i due che nella prima fase delle elezioni raccolgano anche pochi milioni di voti, ma risultino "primi". Con questi pochi milioni di voti il partito vincitore al ballottaggio può poi conquistare una maggioranza schiacciante alla camera dei deputati, e può "governare" indisturbato per tutta la legislatura (5 anni). 
Come qui abbiamo scritto altre volte, siamo favorevoli al sistema proporzionale, invece, cioè alla equità della rappresentanza, e, conseguentemente, alla politica. Quando il presidente del consiglio afferma il valore del "sapere chi ha vinto le elezioni la sera stessa delle medesime", infatti, si dichiara contrario non solo alla democrazia ed alla equità rappresentativa, ma anche alla politica.
Per cui è necessario votare NO, qualora sia confermato il voto referendario per il prossimo 4 dicembre. Ed è necessario che il metodo elettorale maggioritario sia spazzato via.

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domenica 16 ottobre 2016

ARMIR

Nel quadro delle provocazioni organizzate e praticate dagli Usa ai danni della Russia l'Italia parteciperà con 140 soldati all'opera di guardia ai confini nord occidentali dell'immenso Paese come membro della Nato. Chi si scandalizza è distratto e ipocrita. Necessario è prendere le distanze dalla Nato ed in genere cessare di servire gli interessi degli Usa e dei loro principali alleati, gli inglesi. Nel frattempo ci si conceda di ironizzare sul numero di uomini (e le donne no?) di quest'armatina italiana, da chiamare magari ARMIR.

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lunedì 10 ottobre 2016

Dogs & Pigs

Trump, che ci ricorda un conoscente di circa cinquanta anni fa, diciamo un amico di amici, a piccole dosi anche divertente, diciamo egosintonico, è stato offeso dall'attore De Niro, che in pubblico gli ha dato del cane (dog) e del porco (pig), e subito i tg della colonia americana dove siamo nati e cresciuti a riprodurre il filmato. Di De Niro ricordiamo uno sketch ai tempi della seconda guerra del Golfo, quando si fingeva arabo rispondendo ad un finto ispettore Onu che no, non disponeva di "armi di distruzione di massa". De Niro, assetato di denaro e dissipatore del suo innegabile talento in film osceni, si schiera dunque contro Trump, cioè per Hollywood, cui deve tutto. Hollywood è da poco meno di un secolo uno strumento del dominio Usa sul mondo, come la CIA, le bombe atomiche, il dollaro, il debito pubblico più grande della Terra, e la forza militare. Chi sia il presidente conta poco, o nulla.
Trump è politicamente scorretto, questa l'unica differenza tra lui e la Clinton. 

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venerdì 7 ottobre 2016

Prima i cittadini

Una ministra del nuovo governo britannico guidato dalla May, ha proposto di richiedere alle aziende del Paese le liste dei non britannici loro dipendenti, una mossa alquanto sgraziata e soprattutto portatrice di ostilità, ciò di cui non crediamo che gli inglesi sentano il bisogno. Tuttavia, ebbene sì, un Paese ha il dovere di pensare, per primi, ai suoi cittadini, sia sul lavoro che in altre circostanze di interesse sociale. Questo vale anche per la recente presa di posizione referendaria avutasi in Svizzera a danno dei lavoratori italiani, per esempio, che ogni giorno vanno in quel Paese a prestare la loro opera. E dovrebbe valere anche da noi. Prima i cittadini del Paese, il che non significa necessariamente "gli italiani", "gli svizzeri", "gli inglesi". Altrimenti lo Stato a che cosa serve?

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giovedì 6 ottobre 2016

Una prece

Che da anni e anni fosse diventato un giullare di corte era chiaro a chiunque non fosse cieco, come che avesse messo su una certa qual ridicola superbia in qualità di erogatore di Dante alle masse; non abbiamo visto il film"La vita è bella", ma certo il must di ogni lecchino è oggi arruffianarsi gli ebrei, così come in passato lo era sparlarne, ed ora ci ricordiamo la patetica esplosione di gioia servile al momento della premiazione "oscar", gioia canina, doggish submission al padrone del cinema, e sia pure recitata. Oggi il fu Benigni, e sia pure semiserio, prende posizione per la riforma renziana della Costituzione. E' la sua pietra tombale. 

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lunedì 3 ottobre 2016

Il referendum ungherese ha visto prevalere largamente i no alla cosiddetta accoglienza dei migranti e rifugiati imposta dalla UE, tuttavia i partecipanti non hanno raggiunto il 50%, ragione per cui si può parlare di una mezza sconfitta di fatto del governo di Viktor Orban. E si può supporre che almeno metà dell'elettorato non gli sia favorevole, migranti o non migranti. Insomma, Ungheria vivace!

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sabato 1 ottobre 2016

Hai visto in tv il dibattito sul referendum tra Zagrebelsky e Renzi?

No, ma chi è Renzi?

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