mercoledì 28 aprile 2010

Rosarno dorme.

Leggo sul Corriere di ieri (27 aprile 2010) che gli sfruttati africani di Rosarno partivano, per il loro lavoro nero di raccolta, da un luogo prossimo ad un commissariato di polizia....Ma era presto, di mattina, forse gli agenti di pubblica sicurezza dormivano ancora, o no?

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Primo maggio.

Si discute se far lavorare i dipendenti di negozi, bar eccetera il primo maggio, in barba alla festa dei lavoratori....non c'è da stupirsi di questa fottitura strisciante di tutte le conquiste fatte nel corso del ventesimo secolo dai lavoratori organizzati....
Personalmente d'altra parte sono favorevole a lasciare che ogni tipo di "esercizio" sia sempre aperto secondo turni organizzati, anche di notte, perché no? Così più persone avrebbero da lavorare... e tutti sarebbero liberi di "fare tutto" sempre. Ma anche per natale, pasqua, ferragosto, ognissanti eccetera, se no, allora, non vale!

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martedì 27 aprile 2010

Gas immaginario.

Non c'è prova, leggevo ieri sul Corriere, che in Afghanistan alcune scuole frequentate da bambine e ragazze siano state "gasate" da parte dei talebani ( a quanto pare nemici della scolarizzazione femminile) allo scopo di scoraggiare la frequentazione scolastica. In una certa zona del paese diverse scolaresche femminili avrebbero presentato sintomi assai spiacevoli, sì, ma il nesso tra questi sintomi e l'eventuale inquinamento doloso dell'aria (da parte di talebani o di altri) è per ora frutto dell'immaginazione e della propaganda imperialista, ripresa dai tg e dalla stampa di questo nostro miserabile paese.

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lunedì 26 aprile 2010

25 aprile.

Il 25 aprile è la festa di coloro che non accettarono, dopo l'otto settembre 1943, la soluzione di nascondersi e aspettare che i cosiddetti alleati vincessero la guerra: i partigiani, combattenti di ogni classe sociale e di ogni intendimento politico, contro i resti del fascismo e contro l'enormità delle armate tedesche. Di liberazione non parlerei, perché siamo diventati, dal 1945, schiavi degli americani. Non è esagerato parlare di schiavitù, se è vero che in Italia ci sono numerose basi militari americane anche dotate di ordigni atomici che assolutamente non sono ispezionabili dalle autorità del nostro paese, se è vero che mai i governi italiani hanno osato contraddire la politica imperialistica Usa. Se è vero che uomini dei servizi segreti Usa sono liberi di fare ogni tipo di scorreria nel nostro territorio. Se è vero infine che i governi Usa hanno sempre monitorato la politica italiana, quando tra le forze politiche c'era il PCI, con lo scopo di impedire la formazione di governi d'ispirazione anche solo vagamente socialista.
Che il cosiddetto presidente del consiglio attuale parli di questa festa come lui la intende, "festa della libertà", appartiene all'osceno, ma c'insegna che la liberazione è ancora lontana.

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sabato 24 aprile 2010

Incredibilmente.

Mick Sàlvati e Louis Battista hanno fatto paragoni (sul Corriere) tra quel che è successo durante gli ultimi giorni tra Fini e l'altro - niente - e gli effetti del cosiddetto centralismo democratico nel defunto partito comunista italiano (PCI). In questo modo costoro hanno centrato l'obbiettivo del loro giornale, quello di promuovere sempre e comunque la causa del capitalismo, hanno evitato di prendere posizione tra Berlusconi e l'altro, e, invece di trattare del popolo della libertà, cosiddetto, hanno fatto ironie sul PCI, che non esiste più da molti anni, ma che, incredibilmente, fa ancora paura ai padroni e ai loro scribacchini.
Paragonare il centralismo democratico, idea organizzativo-politica forte tipica di un partito che voglia dirsi tale, con l'autoritarismo aziendalistico della Biscia, è assurdo. Paragonare un segretario del PCI a Berlusconi è una porcata.

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Avanti.

Orrendo, il Volto Santo Rattoppato del clown Augusto si svela nel suo più nero orrore quando la liscezza dei servi cede, quando la plastica della finzione si crepa, e il popolo della libertà arretra impaurito, accorato, ammutolito: è un attimo, poi Agusto si ricompone, lo spettacolo del circo ricomincia, mentre il Clown Bianco, da dietro, fa segni, con l'indice si picchietta la fronte... Su, allegri, tutti quanti, e naturalmente: avanti.

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mercoledì 21 aprile 2010

Gino secondo Battista.

Letto un breve articolo sul Corriere dell'altro ieri firmato dal fanatico dell'equilibrio Pierluigi Battista, dove si attacca pesantemente Gino Strada senza nominarlo, paragonandolo a noti filantropi e umanitari del passato e del presente, però politicamente corretti. Invece il Gino sarebbe, a causa delle sue idee, politicamente scorretto e compromesso con regimi e personaggi politici che fanno orrore al Battista.
Non so chi mi sia più antipatico, tra il Gino e il Battista, questione di sensibilità...probabilmente il fanatico dell'equilibrio e della moderazione, Battista, non tollera fanatismi (veri o supposti) che vede fuori, ignaro del suo. Trattasi di "proiezione" del "negativo".
Il punto di vista del Gino è semplice: da medico sui luoghi di guerra constata gli orrori che si imprimono nella carne dei feriti, mutilati, ammazzati, quindi è ostile alla guerra, senza se e senza ma.

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sabato 17 aprile 2010

Augusto e il Clown bianco.

Dell'eventuale separazione in due tronconi del cosiddetto popolo della libertà è necessario interessarsi, mascherina alla bocca, naso tappato, in quanto tale separazione costituirebbe un indebolimento della Biscia, almeno nell'immediato. Perciò abbiamo scorso con qualche curiosità i molti articoli dedicati sul Corriere a questa prospettiva, senza capire, certo per colpa nostra, se il Corriere la teme o la vuole realizzata. Del resto è probabile che si tratti di schiuma. Fini che rinuncia alla poltrona di presidente della camera dei deputati? Che tenta la via dell'avventura come un Rutelli o un Casini, tra la sparizione e la mera sopravvivenza, come un Follini (do you remember?) ?

Troppo, il Clown bianco non può separarsi da Augusto. E' insieme che fanno ridere, nell'area del circo.

(Eravamo in errore: Fini si è staccato da Berlusconi  ed ha perso tutto, però è stato coraggioso)

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venerdì 16 aprile 2010

Capro espiatorio.

L'attenzione mediatica al prezzo della benzina serve a coprire l'aumento di tutte le altre merci, dunque l'aumento del prezzo della benzina fa da capro espiatorio. I prezzi comunque aumentano, e certo non calano, nonostante le chiacchiere sulla crisi della "domanda". I commercianti, e coloro che possono rifarsi scaricando sui prezzi delle loro merci l'aumento dei prezzi che devono pagare (come tutti), hanno accumulato in decenni tanto grasso che possono resistere anni e anni senza mollare: piuttosto chiudono bottega e vanno a godersi il maltolto accumulato all'estero - così ha fatto in questi giorni un grosso rivenditore di pneumatici a Firenze, lasciando nella merda 17 dipendenti.

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Vincono i peggiori.

Mi domando se la morte di una nullità ottantottenne, in gioventù repubblichino, mediocre comico, incastratosi da vecchio nelle schifose tv della Biscia, meriti quattro intere pagine sul primo quotidiano nazionale. Rispondo: sì, perché i peggiori dominano.

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Divieto di curare.

Trucco antico: fai piazzare armi o droga o chissacché in casa del tuo nemico, gli mandi la pula e a colpo sicuro lo arresti. Così in Afghanistan hanno fatto gli imperialisti e i loro servi locali con l'ospedale di Emergency, ai loro occhi colpevole di curare anche i combattenti per l'indipendenza del paese, notoriamente occupato da truppe nemiche e da assassini privati detti contractors, governato da un burattino gagà.

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mercoledì 14 aprile 2010

Non fate la carità.

Adro, provincia di Brescia, Italia, cioè no: Padania....Il sindaco "leghista", è noto, ha tolto la mensa ad alcuni bambini di un asilo i cui genitori erano in debito con il comune in merito ai pagamenti: mentre i bambini con i genitori in regola avevano la normale mensa, i bambini con i genitori in fallo avevano pane e acqua, a quanto pare senza virgolette. Puniti e soprattutto umiliati, penso. Qualcuno anonimamente si è fatto avanti e ha pagato il debito accumulato dai genitori in fallo, 10.000 euro, leggo sul Corriere del 14 aprile.

Quadro lucido di "capitalismo caritatevole", quello che piace. Al posto della giustizia sociale la carità. I preti apprezzano. I padroni sospirano. Cinque colonne sul Corriere.

Tocco comico. Su Repubblica ieri 15 aprile leggo che il buon uomo avrebbe precisato di "non essere comunista": ciò significa che il buon uomo ha le idee un po' confuse. Il programma comunista non prevede carità alcuna, mi spiego: elemosina.

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martedì 13 aprile 2010

Uranio ucraìno.

Un nuovo metodo di risoluzione del problema bombe atomiche s'intravede in un gustoso articolo sul Corriere di ieri (13 aprile), dove si narra che, dopo anni di "impegno" Usa, presto il governo ucraìno (con l'accento sulla i) alienerà l'uranio in suo possesso affidandolo a chi? Ma al governo Usa.

Dal momento che i padroni del mondo e i loro più o meno sinceri servitori temono che stati od organizzazioni "inaffidabili" s'impadroniscano del sapere e della materia utili a realizzare bombe atomiche e che le usino come i padroni del mondo hanno fatto nel 1945 in Giappone, adesso si agitano molto (chi la fa l'aspetti) contro Iran e Corea del Nord (quella "cattiva", invece quella del sud è "buona"), e, quando possono, comprano l'uranio in possesso d'altri, come hanno fatto con il governo ucraìno. Perché non cada in mano dei "cattivi" (bad people, diceva GWB).

Altrimenti useranno le maniere forti, magari per interposta nazione "alleata".

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lunedì 12 aprile 2010

Viscidamente.

Viscidamente suggeriscono, il Corriere e la Repubblica, che l'incidente aereo toccato ad uno dei gemelli reazionari che governano la Polonia (e ad altri con lui in volo verso la Russia per non so quale anniversario della esecuzione di massa di personale polacco militare effettuata dai sovietici in tempo di guerra, a Katyn) maleodori, cioè non sia casuale. Non sanno niente, i rottami fumano, ma si spendono in narrazioni sospettologiche.

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sabato 10 aprile 2010

Un uomo in ascesa.

Lo specialismo acceca per mezzo dei dettagli, dunque la lettura di una cosiddetta intervista, sul Corriere di sabato 10 aprile (p.26), al sindaco (ebreo, naturalmente) di Gerusalemme, dà all'ingenuo lettore un'idea globale della questione palestinese oggi, 2010.
Pare che il tipo sia così ricco, per affari suoi, da aver accettato uno stipendio simbolico (pari a 20 cent di euro all'anno) per la sua alta carica, lanciante nella politica che conta: leggiamo che anche il pregiato Olmert (v. alla voce Piombo fuso) sia stato, prima che capo del governo israeliano, sindaco di Gerusalemme. Dunque ce lo ritroveremo tra i piedi, l'attuale sindaco dell'antica città in questione.

L'ingenuo lettore sa che la faccenda è spaventosamente semplice: i governi israeliani, sostenuti dagli Usa e dalle comunità ebraiche del globo, non ìnopi, oltre che da "ragioni" religiose millenarie, senza contare l'arroganza ricattatoria derivante dall'aver subito, i nonni e i padri degli attuali arroganti, la nota micidiale persecuzione a metà del secolo scorso in Europa, imparagonabile (a giudizio degli attuali arroganti , tanto che si direbbe che gli ebrei posseggano il brevetto della vittimologia e non tollerino tentativi di imitazione)... i governi israeliani, dicevo, stanno metodicamente pappandosi tutta la Palestina e dintorni, compresa la cosiddetta città santa, Gerusalemme. Questa è la verità.

L'intervista, diremmo meglio: la fornitura giornalistica della parola al sindaco de quo è luminosa. Costui semplicemente respinge ogni idea di riconoscimento di diritti ai palestinesi (a proposito: i più non usano neppure il termine, chiamando le loro vittime semplicemente "arabi") in merito alla controversa e davvero antichissima città, se non quello di concorrere commercialmente sotto il giogo israeliano. In nome dell'arroganza di cui sopra e del capitalismo. Perfetto modello.

"Io sono per lo sviluppo economico della città e ogni impresa che voglia installarsi qui ha il diritto di farlo". Niente rappresentanza commerciale palestinese. Libero mercato e concorrenza.

"No a tutte le istituzioni (...) che mettano in discussione la sovranità su Gerusalemme". Niente restituzione del quartier generale dell'OLP.

"Nessuna città al mondo accetterebbe di lasciare in piedi strutture illegali per ragioni legate alla razza o alla religione". Niente stop all'abbattimento dei palazzi costruiti dagli "arabi".

"Negli ultimi duemila anni la città non è mai stata aperta quanto sotto la sovranità israeliana". Aperta sotto...ragionamento da colonialista...

(Il prezioso testo è firmato da Davide Frattini. Il sindaco di Gerusalemme è Nir Barkat)

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venerdì 9 aprile 2010

Rossi scoloritissimi.

Enrico Rossi, nuovo pres della regione toscana, intervistato sulla tv di Repubblica, mi ha fatto un'impressione non malvagia, mi pare intelligente e colto, molto meglio del curiale Martini, ha perfino menzionato il "socialismo" del 20° secolo....Peccato che si sia prodotto in una fotta clamorosa, quando ha detto che non c'è capitalismo senza regole.
Il capitalismo stravolge le "regole" ai suoi fini e ne crea di nuove, che mantiene fino a quando gli servono, comunque è costitutivamente selvaggio e predatore.

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domenica 4 aprile 2010

14 milioni di euro l'anno.

Ma cosa farà mai quel signore, primo nella classifica dei manegeroni pubblicata ieri 4 aprile dal Corriere, per beccare 14 milioni di euro l'anno? Chi crede di essere, l'"allenatore" dell'Inter?
Complimenti a lui, e naturalmente alla sua famiglia.

Serve il Sovrano con abilità? Certo. Chi comanda, serve, e fa prosperare. Il Denaro.

E' abile nel sottrarre ricchezza ai più, facendola convergere sui pochissimi. Ecco perché lo pagano tanto bene.

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Il salotto.

Il successo della cosiddetta lega nord, in certi luoghi portante all'assunzione del governo, mi sembra che stia creando, nei commentatori le cui prove mi diverto a scorrere, la tendenza a "valorizzare" questo ormai anziano movimento politico razzista, xenofobo, sguaiato, ignorantista e popolaresco: uno dei commentatori sostiene che la lega ha "una storia" da raccontare, ecco ecco, sarebbe un riferimento alla moda dello story telling, mentre il pd per esempio non avrebbe tale "storia"; un altro commentatore sostiene che la lega ha "vinto" perché sta tra "la gente", "porta a porta".............basta!
Stanno tentando di trasformare la merda in un pasticcetto da servire alla tavola borghese-capitalistica della quale sono i cerimonieri, gli animatori. Così come da anni fanno con i cosiddetti partiti concepiti da Berlusconi, tentano di farli accomodare in salotto, come han sempre fatto, solo che non si rendon conto che il salotto appartiene all'ospite.

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venerdì 2 aprile 2010

Enclave?

Il devastatore prima del governo Prodi e poi della sinistra, Veltroni, sfortunatamente non passato "in Africa" come aveva prospettato, commentando i risultati delle elezioni ha definito "enclave" la parte d'Italia dove il centro sinistra ha vinto, oltre che in puglia e basilicata. Genova, Bologna, Firenze, liguria emilia toscana umbria e marche per questo devastatore sono una "enclave". Romano inguaribbile. Ridicolo spregiatore della sinistra. Apprendista stregone licenziato.

La sconfitta nel lazio, a parte il devastatore, che ormai conta zero, è dovuta solo al fatto tragicomico che il presidente della regione, scelto con osceni criteri televisivi dal pd, si è scoperto che andava a farsi consolare da travestiti brasiliani , anche a spese della regione, anche con l'auto blu, tutto qui, la sconfitta per pochi voti di differenza brucia, "perdere Roma" brucia, capiamo la tristezza, bonino ciccio, sta' bonino, ma questo non autorizza a dare per scontate le vittorie elettorali nelle regioni dell'Italia centrale.

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