mercoledì 30 settembre 2009

Democrazia pagata privatamente.

Dunque la toppa al pallone obamico pieno di buchi della riforma del sistema sanitario Usa, detta assicurazione pubblica, non è stata accettata neppure da una parte dei "democratici", perché, secondo quanto scrive Repubblica, certi parlamentari ("democratici") temono di perdere i finanziamenti che a loro servono per le prossime elezioni, finanziamenti cioè quattrini, magari provenienti dalla cosiddetta lobby delle assicurazioni private. E questa sarebbe la grande democrazia Usa? Dove senza quattrini non vai da nessuna parte?
Una riforma giusta, già diminuita nel suo impatto sociale, viene considerata "socialista", e rigettata. E il giovane Obama, facondo e gioviale? E i suoi ammiratori?

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martedì 29 settembre 2009

Disoccupazione.

I calcoli che certi media pubblicano sulla disoccupazione non tengono conto delle centinaia di migliaia di lavoratori "al nero", sfruttati ancora più duramente di quelli "regolarmente" sfruttati nelle fabbriche e negli uffici, nei "servizi" eccetera. Soprattutto nel sud d'Italia, il fenomeno del lavoro nero è vastissimo. Ci sono dunque disoccupati ed occupati male.

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lunedì 28 settembre 2009

Dobbiamo ripeterci? Sì. Ogni discorso sugli eventuali armamenti nucleari dell'Iran che non chiarisca chi possiede, tra gli Stati, armi nucleari e quante e da quando, e se le ha mai usate, è da leggere o da ascoltare come un'impostura infame. Servizievole al desiderio di guerra che la repubblichetta abusiva d'Israele, la padroncina, e il suo grosso cane americano, hanno nei confronti dell'Iran.

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Zampa liscia ai padroni.

L' anziano commentatore, transitato in tutti i giornali della borghesia italiana, noto ai suoi tempi per le imperdibili note da ragioniere delle percentuali elettorali italiane, un vero maestro di zampa liscia ai padroni, l'altro giorno sul Corriere ha definito, presentando le elezioni politiche in Germania, i tedeschi della (ex) DDR come "oppressi dall'URSS", due volte lungo la sua vomitata, senza residui critici.
La DDR (RDT) faceva parte di un sistema di allenaze, guidato dall'URSS, esattamente come noi facevamo e facciamo parte di un sistema di alleanze guidato dagli USA.
La Repubblica Democratica Tedesca era uno Stato sovrano la cui "ragione sociale", la produzione di giustizia nella distribuzione della ricchezza, cioè il socialismo, giustamente allarmava e allarma la borghesia - ed i suoi rappresentanti armati di penna o tastiera.

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giovedì 24 settembre 2009

Photo Opportunity.

E' inutile che il giovanotto si faccia fotografare con i due marpioni, l'israeliano e il palestinese, che si stringono la mano, al massimo serve per il suo album di famiglia: ti ricordi quando il papà era presidente?
Perché Obama non procede a mettere in cantiere il taglio dei miliardi che ogni anno il suo Paese versa ad Israele? Domanda facile facile. Vedi alla voce "fabbricanti d'armi". Il governo Usa, del resto, è una succursale del governo israeliano travestita da paese "alleato".
Quanto all'anziano leader palestinese, che si presta alla sceneggiata, stendiamo un velo...

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martedì 22 settembre 2009

Eroismo.

Da anni è crescentemente notevole il fenomeno degli abusi lessicali, dovuto ad ignoranza o a malafede, se queste due forze non lavorano insieme. E' ovvio che quando gli abusi lessicali sono opera mediatica e dunque rivolti alle masse, il danno è maggiore.

"Eroe", termine che scivola facilmente nella retorica, significa: persona che senza ricompense materiali compie un atto non comune a favore degli altri - ed a sfavore di se stesso, fino, potenzialmente, alla perdita della vita.

L'eroe è dunque attivo per gli altri nonostante un pericolo anche grave, e gratis.

Talvolta il termine viene usato come sinonimo di "protagonista" - si legge: "il nostro eroe"...

In questi giorni i soldati italiani rimasti uccisi a causa di un attentato da essi subito in Afghanistan, sono stati definiti spesso come "eroi".

Probabilmente chi li definisce in questo modo è un ignorante, oppure è in malafede, o entrambe le cose.

I soldati italiani e gli altri, moltissimi, morti (soprattuto civili) in questa e in altre guerre, sono vittime. E hanno avuto diritto di uscire dall'anonimato, divenendo per alcuni giorni "protagonisti". Non tutti i morti in questa e nelle altre guerre hanno la stessa sorte.

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lunedì 21 settembre 2009

Pil vecchio arnese.

Uno di questi giorni ho letto su Repubblica un articolo del sociologo Luciano Gallino sul tema della misurazione socioeconomica del "benessere" dei Paesi, solitamente misurato in rapporto al cosiddetto Pil, il prodotto interno lordo, scilicet tutta la merce che vien venduta e comprata in un paese. In tempi abbastanza recenti tale misurazione è stata criticata per il suo economicismo, dal momento che se sei ricco, ma vivi in un garage a cielo aperto, non stai "bene" come chi ha la metà dei tuoi soldi ma vive in un posto caratterizzato da aria respirabile...

Tutte cose ovvie... mi ha colpito che Gallino abbia inserito nella sua argomentazione - favorevole alle nuove regole di misurazione del cosiddetto benessere -l'osservazione che chi prende 500 euro al mese di pensione viene calcolato di solito insieme a chi ne prende 5000, dando la media un risultato (2750) falso.

Ma pensa!

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giovedì 17 settembre 2009

Deserto.

Il nostro paese, come la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, è afflitto dalla dittatura del capitalismo (ditta dura del libero mercato), e fa parte del fronte imperislista, questo conta. Tuttavia il nostro paese è particolarmente malato anche di una forma subdola di impostura mediatica che continua a crescere. La guida di questo processo del far accettare come vera ai cittadini , per mezzo della moltiplicazione ed iterazione delle menzogne, una realtà che non esiste, in ogni settore, è in mano al presidente del consiglio. Il quale ha raggiunto questo alto livello di concentrazione di potere mediatico grazie alla complicità e alla debolezza delle forze politiche che avrebbero dovuto opporglisi, anche mobilitando, quando ancora era possibile, i cittadini svegli.

L'ultima occasione, qualcuno se ne ricorderà, fu il movimento di milioni di cittadini interessati a ciò che sembrava una nuova guida, un ex sindacalista CGIL di cui ora non ricordo neppure il nome, sarà l'età: Cofferati, Sergio Cofferati, sì. Sappiamo com'è finita, e com'è finito lui, che del resto era sempre stato un moderato.

Adesso tutto è da ricostruire, perché il capitalismo e i suoi servi, con il giro di vite aggiuntivo dell'impostura mediatica berlusconiana, hanno fatto il deserto.

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mercoledì 16 settembre 2009

Si dimetta presto, o si metta a tacere.

Il giovanotto dinoccolato e fotogenico che "presiede" il maggior bordello del pianeta ama da matti parlare, non ho ancora capito se sta lì per questo, per chiacchierare di "riforme", per dare una rinfrescata al volto ripugnante del paese più bellicista della storia, dopo anni di faccia da GWB, oppure se si è trovato a "presiedere" a dispetto degli orribili gruppi imperialistici che tedengono il vero potere. E che mi pare abbiano iniziato da tempo a cucinarlo.

Se non è un pagliaccio, si dimetta.

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sabato 5 settembre 2009

Sconfitta Imperialista in Afghanistan.

E' del tutto evidente che gl'imperialisti in Afghanistan stanno perdendo la loro guerra, quindi non possiamo che essere soddisfatti, senza tuttavia dimenticare le molte decine di morti civili provocate dall'aviazione imperialista ieri l'altro, e senza dimenticare la patetica impostura delle elezioni (do you remember?), il cui risultato è ancora oscuro ai pochi che se ne ricordano.

Il pollastro di Washington è quasi cotto.

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venerdì 4 settembre 2009

Una foto.

Dagli Usa su Repubblica ieri  una quantità di parole a partire dall'immagine fotografica di una bambina distesa dietro un divano all'interno di un salone, mentre un uomo sta sullo sfondo seduto a una grande scrivania. Scattata, la foto, in un noto sito del potere mondiale. Pare, sembrerebbe, non si sa mica.
Toccante, non c'è che dire.

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mercoledì 2 settembre 2009

La merdosissima minestra del sistema.

Colui che la deriva tragicomica del nostro paese ha posto in carica come presidente del consiglio, dopo la Repubblica cita per diffamazione anche l'Unità (per due milioni di euro).
Io credo che un cittadino qualsiasi che si consideri diffamato dalla stampa abbia diritto di chiedere un risarcimento, ma sono convinto che il de quo non sia un cittadino qualsiasi, infatti sfortunatamente è il capo del governo, per dir così, ed è ovvio che sia oggetto di attacchi da parte della stampa di opposizione, attacchi che hanno senso politico anche quando appaiono inerenti alla cosiddetta vita privata del de quo, il quale del resto ha sempre proposto di sé un'immagine a tutto tondo, ed ha significativamente trasformato le sue residenze private in luoghi di decisioni governative. Senza contare che il de quo possiede millanta strumenti mediatici tramite i quali può bombardare con le sue narrazioni i miei connazionali.

Quanto alla raccolta di firme contro l'attacco del de quo alla libertà di stampa, io non credo che in Italia ci sia libertà di stampa, quindi non mescolo la mia alle illustri o sconosciute firme. Detesto la Repubblica, che in questi mesi sfoglio soltanto perché ha il pregio di saper trattare il de quo come merita, ignoro l'Unità, dimentico il Manifesto anticomunista. Tutti sono fogli asserviti al capitalismo e all'imperialismo, e su di essi scrive solo chi accetta la merdosissima minestra del sistema.

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Prospettive di crisi, occasioni di lotta.

Il fenomeno inarrestabile, per fortuna, dell'immigrazione e quello crescente della scarsità e perdita e nerezza del lavoro, entrambi riguardanti centinaia e centinaia di migliaia di persone, se non milioni (22 milioni in Europa i disoccupati), propone nuove prospettive di crisi sociale al governo italiano e ad altri governi europei meno impresentabili del "nostro". Tali prospettive di crisi, crisi del capitalismo, del consumismo a credito, crisi del sistema, sono altrettante occasioni offerte alle forze che s'ispirano al socialismo per rialzare la testa organizzando i milioni di nuovi diseredati e di recenti declassati dal "credito", articolando i disagi diversi in un unico movimento anticapitalistico. C'è un sacco da fare per rimettere in piedi la ragione della giustizia sociale, contro il capitalismo, l'imperialismo - contro il razzismo, vero strumento di potere culturale in mano ai padroni del mondo.

La vittoria della Linke in Germania è un buon segno, ma certo le elezioni solo soltanto un attimo.
Linke significa sinistra, in tedesco: in inglese link significa collegamento. E' necessario collegare i pezzi sparsi e tenuti separati.

Ogni punto d'attrito manifestantesi nella mostruosa macchina (la ditta dura del libero mercato), ogni sua disfunzione, foss'anche una misera sede d'ospedale dismessa e occupata da gruppi di persone prive d'abitazione, foss'anche la misera tensione crescente tra negozianti e ubriaconi in un angoletto turistico (sono esempi presi dalla cronaca fiorentina), è un punto da sfruttare, da parte delle forze che s'ispirano al socialismo, per organizzare la lotta contro il sistema capitalistico. Ogni "fastidio" è potenzialmente fabbrica di combattenti. Ogni fastidio va salutato con ottimismo.

Già: ma le forze che s'ispirano al socialismo sono piccole e disperse, tra loro litigiose. E allora che fare? Intanto rimettere in circolazione idee come quelle contenute in questo post, vecchie ma dimenticate, vecchie ma buone.

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