lunedì 29 giugno 2015

Bruscolini

Bce Fmi e Ue intendono usare la Grecia, costi quel che costi, per "educare" ogni Paese che magari voglia (volesse) decidere ancora qualcosa autonomamente in fatto di lavoro, pensioni, servizi pubblici e simili cose. Ne colpiscono uno, di Paese, per educarne venti, o diciannove, quanti sono aggregati al carro. I pochi miliardi che servono in tempi brevi alla Grecia per non "fallire" sono bruscolini, in sé. Ma significano obbedienza o disobbedienza. 

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venerdì 26 giugno 2015

La strage di ieri in Tunisia ha colpito bagnanti europei che stavano godendosi il sole nonostante l'evidenza che in certi luoghi noi europei rischiamo di pagare tutte le malefatte dei nostri governi, vecchie e recenti, in Africa. 
Non che in altri continenti i governi europei e quelli Usa abbiano fatto cose giuste!
A parte la prudenza che gli europei,  desiderosi di vero calore estivo a prezzi bassi, dimenticano dimostrando una notevole "idiozia", l'orrenda strage di ieri, commessa da uno sciagurato reso cieco dall'odio, noi europei la meritiamo. 
Noi come collettività "occidentale", non come singoli "grulli" in vacanza al mare. 
Prima c'è stato il colonialismo predatorio, alla metà del Novecento c'è stata la boiata commessa e permessa in Palestina, che ha umiliato ed umilia nei palestinesi tutti gli arabi, se non tutti i musulmani della Terra. Poi le due guerre contro l'Iraq, beninteso nel mazzo c'è anche la guerra contro l'Afghanistan. 
Servirebbe un dipartimento di studi storici per elencare tutte le porcate "occidentali" fatte ai danni dei musulmani. I quali si sterminano tra loro, anche, in base alle alleanze di alcuni dei loro Paesi tra loro e/o con gli "occidentali", alleanze che acuiscono le divisioni religiose tra sciti e sunniti. Si veda quel che accade in Iraq, per esempio. Gli attentati sono innumerevoli.
Da ultimo è apparso alla nostra attenzione l'Isis, organizzazione disgregatrice di Stati che fa comodo ai nemici degli Stati che disgrega o vorrebbe disgregare. 
E' in corso una malattia probabilmente mortale e assai difficile da curare, non si dice da guarire.

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giovedì 25 giugno 2015

Porto delle perle

Settanta anni or sono (estate 1945) gli Usa posero fine alla guerra contro il Giappone con il lancio di due bombe atomiche su due città giapponesi. 
Tale mostruosità sterminatoria fu dovuta al timore degli Usa di dover contendere ai nemici isola dopo isola nel Pacifico con perdita di tempo soldi e soldati; fu dovuta anche al desiderio di far paura all'Urss, ed alla voglia di vendicare i danni subiti dall'attacco realizzato al porto delle perle da parte dell'aviazione giapponese. Se non, come scrive S.Romano sul Corriere di oggi, alla curiosità di provare la nuova arma in tempo di guerra. 
Noi siamo certi che lo sterminio di centinaia di migliaia di giapponesi inermi, morti subito oppure nel corso del tempo, non sia abbastanza ricordato né come si dovrebbe. E c'immaginiamo invece quanto ne avrebbero parlato scritto eccetera eccetera se le bombe fossero state lanciate dai sovietici, o dai tedeschi.

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sabato 20 giugno 2015

Free guns

Non garantiamo che sia vero, ma è circolato ieri sui media che un'associazione Usa di fautori della libertà di sparare avrebbe sostenuto quanto segue: se le persone riunite nella chiesa di Charlestone dove il giovane Roof ha realizzato il suo delitto fossero state armate, avrebbero potuto evitare la strage. Noi non abbiamo idea di che cosa sia la destra in Usa. 

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giovedì 18 giugno 2015

Il giovane "bianco" che ha ucciso - dentro una chiesa sita nella città di Charlestone (Carolina del sud) - nove persone "nere" con un'arma da fuoco,  ha realizzato in pochi istanti il lavoro che gli agenti di polizia yankee eseguono in diverse settimane, se non mesi. Il suo problema, ora, risiede nel fatto che lui non indossava una divisa. Forse per motivi anagrafici, infatti ha solo ventuno anni. 

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Tutti derubano tutti, se possono, il commercio è furto legalizzato, paghi novanta quel che costa dieci, mentre i politici saliti dove si decidono le spese di pubblico interesse, ignari di ogni etica, raccattati, fanno a mezzo con imprenditori spregiudicati. Cedono potere decisionale in cambio di denaro. Vendono quello che hanno. A caro prezzo. Non è una prerogativa romana. A proposito: il sindaco Marino non è lì da una settimana, non può far finta di niente, quindi ora ha la possibilità di dimettersi come atto di rifiuto distintivo rispetto ai politici raccattati e privi di etica. 

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lunedì 15 giugno 2015

Caramelle mou

In diversi ballottaggi la partecipazione al voto è scesa sotto il 50 %, a Venezia ciò ha comportato la sconfitta del decentissimo ma un poco triste  Casson, noto ex giudice dei tempi di "Mani Pulite" (primi anni novanta), presentato dal PD. E' probabile che sia il PD il "brand" più penalizzato dalla astensione. Siamo lieti che il cosiddetto segretario del PD mastichi amaro, in attesa che si rompa i denti, acciocché non mastichi più: succhierà le caramelle mou.

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Il miglior riportino del Mediterraneo ha detto ieri che il Paese da lui governato fece guerra contro Gaza, l'ultima, in modo assai elegante ed al massimo attento a non far danni, i quali dipesero (passato remoto del verbo dipendere) invece dalle cattive abitudini di Hamas, dall'uso cioè di scudi umani. Quanto precede è documentato da una commissione d'indagine sulla guerra a Gaza che il ricco Israele si è comprata, intanto che una commissione d'indagine dell'Onu sta concludendo il suo lavoro. I ricchi si comprano gli avvocati migliori, ed anche i giudici.

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venerdì 12 giugno 2015

Malavita milanese

Affiancare la notizia del ferimento a sangue di due ferrovieri da parte di alcuni giovani (forse centroamericani privi del biglietto) su un treno in prossimità di Milano, alle immagini della sosta di molti migranti africani dentro e intorno alla stazione centrale della stessa città, ciò che un tg di ieri sera ha fatto, è sbagliato. Potrebbe provocare ostilità nei confronti degli africani e dei non "italiani" in genere da parte degli spettatori, o aumentarla. La prima notizia fa parte della cronaca nera e rimanda alla malavita milanese, mentre le immagini della stazione centrale di Milano qua e là trasformata in quel che non è appartengono ad un'emergenza tutta diversa. Emergenza che, noi siamo certi, il brillante presidente del consiglio saprà affrontare e risolvere da par suo, beninteso con il sostegno di tutti i soci europei, che non vedono l'ora di condividere con l'Italia la gestione di tante giovani braccia. 

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sabato 6 giugno 2015

Russia

Lunga intervista (due pagine) rilasciata da V.Putin al Corriere, non priva d'interesse. L'intervistato ci suggerisce di osservare la mappa mondiale delle basi militari americane e di confrontarla con quella delle basi russe, ci informa del fatto che sommergibili americani incrociano al largo della Norvegia potenzialmente puntando i loro missili su Mosca: tempo del percorso aereo 17 minuti. In merito alla frittata Ucraina suggerisce di ripensare al Kossovo. Da leggere. 

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martedì 2 giugno 2015

Fantasticheria militare

Durante la guerra in Africa settentrionale tra le armate dell'impero britannico e quelle dell'alleanza tra italiani e tedeschi, intanto che da ovest sbarcavano in Marocco gli americani, si ebbero battaglie spaventose (vedi El Alamein, 1942) nel corso delle quali, è un'ipotesi fantamilitare, i combattenti dell'Isis ed i loro camioncini attrezzati con cannoncini avrebbero resistito per cinque minuti, prima di essere annientati, a scelta dagli amici dell'oro o da quelli della svastica.

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Play station e votazioni

Le votazioni hanno recato doni vari che presto saranno dimenticati. Ne scegliamo due: a Segrate, in provincia di Milano, Berlusconi e i suoi si sono presentati ad una festa elettorale di centrosinistra scambiandola per una di centrodestra. Il vegliardo ha raccomandato in giro di "votare per Paolo", fino a quando gli hanno risposto che il candidato era una donna. Lo scambio non segnala solo la confusione del vegliardo, è chiaro, ma l'intercambiabilità delle scene.
Quanto all'astensione, mediamente del 50%, ci è venuto stamani di pensare che essa oggi dipenda anche dalla materialità del votare, operazione che bisogna fare di persona, fisicamente, camminando verso il seggio eccetera. Vuoi mettere con un "mi piace" eseguibile in qualunque luogo ci si trovi?
A proposito di virtualità altamente tecnologiche, un terzo dono ci han fatto queste elezioni: la foto del giovinetto Renzi che attende, dicono le didascalie, i risultati giocando con la Play station una partita di "calcio". 
"Matte, smetti di giocare, è ora della merenda!"

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