mercoledì 28 ottobre 2015

Eccellenze oxfordiane

La vittoria in Polonia di un partito di "destra" ed insieme la sparizione di ogni partito di "sinistra" dal parlamento ha riempito T.G. Asch di tanta gioia che, pur essendo un "politologo", ha spropositato, su Repubblica ieri, che in Polonia una volta ci fosse "il comunismo". Cosa insegna ad Oxford, TGA? Le favole? 
In Polonia c'era un regime socialista dove vigeva il cosiddetto capitalismo di Stato, il comunismo è un'altra cosa, magari utopistica, ma non c'entra con quel che era in atto in Polonia, in ogni Paese legato all'Urss, in Urss, e se è per questo non c'entra neppure con quel che è in atto a Cuba, o nella RPC. Che qua e là partiti comunisti fossero o siano alla guida di vari Paesi non significa che in essi viga o vigesse il comunismo. Non è che TGA lo ignori, naturalmente.

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lunedì 26 ottobre 2015

Non tutte le bombe si assomigliano

C'informa l'Ansa, stasera 26 ottobre, che cento trenta mila siriani stanno fuggendo a causa dei bombardamenti dal mare russi. Supponiamo che provassero piacere, invece, quando a bombardarli dal cielo erano i francesi. 

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mercoledì 21 ottobre 2015

Ho l'impressione che il nostro autore tenda ad una certa trivialità, talvolta, e indulga 

Indulga, cos'è? Una tribù di pellerossa? Gli Indulga ... Hanno anche la tenda ...

al turpiloquio, all'offesa, allo scherzo da caserma

Caserma, occhio mia cara!

tu non hai la stessa impressione?

Cioè?

Che il nostro autore indulga ...

Talvolta indulge, sì, ma sai com'è, l'odio per l'infamia genera smorfie, boccacce, parolacce ... Comunque scrivigli, telefonagli, diglielo, che si contenga!

Lo farò




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lunedì 19 ottobre 2015

L'attico ai Parioli

Se hai una normale casa dove vivi, e non ne hai altre, è giusto che non paghi tasse, se hai una casa dove vivi guardando dall'alto i comuni mortali intanto che la percorri per tutti i suoi quattrocento metri quadrati di superficie - "l'attico ai Parioli", si diceva mezzo secolo fa per intendersi, allora la tassa ce la devi pagare sopra eccome, se non altro per scontare tutta l'evasione che sicuro sicuro hai commesso nella tua vita. Considerando anche che le tue altre casette le hai intestate ai pinchi e palline di tua conoscenza, prestanome e salvaculo. Ragione per cui il tipino che governa l'Italia abolendo tale tassa, come sembra che abbia intenzione di fare, ha voluto ingraziarsi l'elettorato abbiente, certo che l'elettorato diciamo di centrosinistra alle prossime elezioni non lo voterà, e se ne starà a casa, oppure voterà per Grillo o chissà cosa ma non per il PD. Pretesto della porcata è il rilancio delle compravendite di merci detto ripresa economica.

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giovedì 15 ottobre 2015

Pago in contanti, capo?

Il cafoncello che Napolitano installò al governo tempo fa ha annunciato, tra le sue "innovazioni", quella di abolire il tetto dei mille euro per le transazioni in contanti, portandolo a tremila euro. Vedremo se all'annuncio seguirà qualcosa di meno scivoloso delle cosiddette slides. In futuro l'evasione fiscale si allargherebbe anche nell'ambito dell'acquisto di merci, dove è già presente, mentre è già spaventosa nell'ambito dei pagamenti delle prestazioni d'opera. Ieri abbiamo visto in tv un tipo, la cui stronzaggine è talmente colossale che quasi ci fa simpatia, parlare, a proposito dell'abolizione del tetto di mille euro, di "libertà" del cittadino di "pagare come vuole", compito dello Stato rimanendo quello di colpire l'evasione fiscale. Lasciamo però da parte questo Buster Keaton della stronzaggine e torniamo al cafoncello di Rignano. Noi abbiamo osservato le sue gesta dai tempi in cui egli tafanava la città di Firenze, che del resto se lo era voluto con il mezzo delle "primarie", e ci ricordiamo che una delle sue prime decisioni fu quella di abolire i cosiddetti guardiani della sosta, una sorta di vigili urbani disarmati che transitavano fuori dal centro della città e colpivano coloro che abusano dello spazio pubblico con le loro automobili. Adesso il cafoncello di Rignano* opera in grande stile allo scopo di "rilanciare l'economia", che tradotto significa avanti tutta, fate quel che volete, basta che circolino soldi, il resto non conta.

*Non è che a Firenze manchino le merde, tuttavia il cafoncello è nativo di Rignano, non di Firenze, come scrivono in tanti. Trattasi di paesello distante una trentina di chilometri dalla città. Neanche bruttaccio, tra l'altro.

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Russi nel Mediterraneo

Il motivo per cui la Russia da qualche tempo si dedica al bombardamento mirato della Siria è da vedere, come indica l'ottimo Sergio Romano (Corriere, 15 ottobre), non nella generica amicizia tra la Russia ed il regime di Assad, ma nel fatto che i russi dispongono in Siria di una base navale, a Tartus, che non hanno intenzione di perdere. Come non volevano perderla, a favore sappiamo di chi, in quel di Crimea.

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mercoledì 14 ottobre 2015

Confessione

Ieri il Corriere aveva la prima pagina occupata da una foto di infermieri all'opera con feriti o defunti, scattata probabilmente a Gerusalemme. Sotto la foto il titolo "Intifada, uccisi tre israeliani Netanyahu: sarà reazione dura". Sotto tale titolo un altro titolo, "Il male negazionista". Il primo rimandava alle pag. 16 e 17, il secondo a pag.30. Questo secondo articolo trattava della prospettiva di un divieto per legge dell'espressione di opinioni negatrici della realtà delle uccisioni di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Come si vede la connessione tra i due articoli, congiunti a cura della redazione del Corriere, è debole di fatto. Ragione per cui noi la definiamo tendenziosa. Tale tendenziosità ha tuttavia il pregio di confessare che la difesa della memoria inerente la realtà delle uccisioni di massa di ebrei ha a che vedere con la difesa delle "ragioni" di gente come Netanyahu e comunque con la difesa della "legittimità" dello Stato di Israele e della sua politica.
Va da sé che il divieto di esprimere opinioni contro la realtà delle uccisioni di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale è una porcata - essa sì negazionistica.

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lunedì 12 ottobre 2015

Artigianalità omicida

Non crediamo che i poveri morti di Ankara (ieri se ne contavano 128) siano il risultato di un lancio erroneo di missili da parte delle navi russe, appostate nel Mediterraneo orientale allo scopo di togliere le castagne dal fuoco all'amico Assad in Siria, accusate di sparare male e di colpire in Turchia; i 128 morti sono invece il risultato di un atto deliberato contro manifestanti pacifisti i cui autori si collocano abissalmente in basso, quanto all'umano. Naturalmente questi assassinii di massa fatti per così dire a mano non possono non essere confrontati con gli assassinii di massa fatti per così dire a macchina da forze militari regolari, ma è proprio la loro artigianalità a ferire. 
Chi è stato? 
In definitiva non conta chi sia stato, ma che sia stato

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giovedì 8 ottobre 2015

Roma e le altre

Che il sindaco di Roma si sia dimesso o semidimesso, dal punto di vista pratico non conta molto, qualsiasi sindaco in questo mondo tutto affaristico ha le mani legate, se non vuole tenerle in pasta. L'enfasi in merito alle spesucce personali che Marino avrebbe caricato sull'amministrazione comunale è oscena. In questione semmai è il buon gusto. S'iniziò a battere i piedi mediatici già con la stupidaggine dell'auto di famiglia lasciata in divieto di sosta. Da ultimo sulle vacanze, sul non invito del Bergoglio. Cazzate. 
Abbiamo città sottomesse agli interessi di categorie imprenditoriali, di confraternite ladresche anche criminali, città cattive, care, imbruttite, intasate di auto e di scooter, attraversate da tangheri presto resi abili all'arte di fare i comodi loro. Un sindaco? Per Roma ce ne vorrebbero quattro o cinque. Con le mani libbere.



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mercoledì 7 ottobre 2015

La ruspa

Il nostro autore non si pronuncia sui recenti sviluppi della rogna israelo-palestinese

Sviluppi?

Sui nuovi fatti

Nuovi?

Insomma, non si pronuncia, è innegabile

Chiedilo a lui, magari si trova in viaggio

Non ha con sé il mezzo?

Neppure l'intero, ha, lui

Comunque

Comunque stanne certo, ne ha piene

Piene?

E non da oggi, intanto ha capito che v'è della camorra, laggiù

Camorra?

Caporioni ci campano, da entrambe le parti

E i morti aumentano

Con ogni mezzo, dal coltello al missile chirurgico, passando per la ruspa

La ruspa?

Sì, invece di smettere di tirar su case per gli ebrei di mezzo mondo, il governo israeliano tira giù le case dei palestinesi, quelle dove abitava magari un "terrorista"

Come se ne esce?

Ci pensa Renzi, oppure Putin

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Ventiquattromila euro

Parecchi non pagano il balzello che lo Stato impone a chi possiede uno o più televisori, è noto. L'importo varia da Paese a Paese, in Italia non si paga di più che altrove, comunque, giusto o sbagliato che sia, da noi l'evasione del cosiddetto canone tv è alta, ogni evasione del resto in Italia è alta. Dipende dallo scarso senso civico italiano, in genere.
Perché, tuttavia, devi pagare se possiedi un televisore che hai acquistato, o qualcuno ha acquistato prima di te, pagandoci sopra l'iva? Ciò vale anche per l'auto, la moto, che sopportano tasse alte anche se sono vecchie * o poco le adoperi - infatti se ne tassa il mero possesso. Senza contare l'assicurazione obbligatoria, anche se fai mille chilometri all'anno, tipo "da casa all'orto e ritorno". Eppure quando le hai acquistate, auto o moto, hai pagato l'iva, e se erano di seconda mano hai pagato una tassa sul passaggio di proprietà. Jaguar nuova o Fiat stravecchia non importa.
Torniamo al televisore: la Rai, beneficiaria diretta o indiretta del balzello, interrompe le sue trasmissioni con la pubblicità, da anni e anni, magari meno spesso delle altre tv, ma prende e come i soldi per la pubblicità. E' asservita al cosiddetto share ed alla pubblicità. Non merita certo i soldi del balzello detto canone tv!
Renzi Matteo e la sua band vogliono ora aggirare l'evasione del canone tv facendo pagare la tassa per forza a chi paga la bolletta dell'energia elettrica, inserendo il balzello, con lo sconto di tredici euro, in una bolletta. 
Pagare meno pagare tutti - su, allegri!

* La tassa sul possesso della casa , unica o molteplice, è cosa diversa, per la ragione che si tratta di un bene che tende a rivalutarsi: significa che un appartamento che nel 2000 si è pagato due cento cinquanta milioni di lire oggi vale circa due cento cinquanta mila euro (in lire virtuali sono circa sette cento cinquanta milioni).


29 ottobre.

Si apprende che la Rai ha pagato 24 mila euro all'economista e divo mediatico greco Varoufakis (al netto!) per una sua intervista nella trasmissione condotta da Fabio Fazio. Naturalmente la Rai avrà previsto entrate (in termini di spettatori e di introiti pubblicitari) superiori a tale uscita. Che resta infame, a fronte della prestazione di una ventina di minuti del divo Varoufakis. Costui può chiedere quel che vuole, è questione di mercato e di gusto: dargli quel che vuole è osceno. Come la mettiamo con il canone che tutti, anche coloro che di Varoufakis non vogliono saperne, devono pagare e pagheranno, grazie al trucco renziano di cui sopra?

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lunedì 5 ottobre 2015

Luftkrieg und Hypocrisie *

Pur di scusare quelle merde americane armate che oggi uccidono dall'alto dei cieli persone a grappoli, un noto commentatore non esita a menzionare i massacri che la guerra aerea fece nel corso del secondo conflitto mondiale, si spinge a ricordare l'infamia di Churchill, responsabile dell'annientamento, senza sconti ai civili, di Dresda e dell'intera Germania. Questo gourmet della perversione intellettuale tocca l'indicibile, quindi, infatti altro non gli resta, per giustificare quelle merde che lui tanto ama, che enfatizzare l'intelligenza chirurgica dei loro bombardamenti odierni in confronto alla brutalità dei tempi passati. Come una massaia davanti al tg continua a ripetere che "la guerra fa schifo". E' invece lui che fa schifo. 

* Vuol dire "guerra aerea e ipocrisia". Sebald ha scritto un libro intitolato Luftkrieg und Literatur, argomento: quanto furono leccaculo con i vincitori gli scrittori tedeschi dopo la fine della seconda guerra mondiale. Adelphi l'ha pubblicato con il bislacco titolo Storia naturale della distruzione.

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venerdì 2 ottobre 2015

L'ombrello

L'ottimo Sergio Romano giorni or sono ha evidenziato la domanda di un lettore interessato alle opinioni diciamo governative del Corriere della sera durante gli anni bellici del fascismo monarchico (1940-1943) e durante il fascismo repubblicano (1943-1945). Di questo dobbiamo essere grati a Sergio Romano, che tuttavia ha dato una risposta assai diplomatica spiegando che il governativismo del Corriere dipendeva dalla pervasività della dittatura fascista, specie nell'ambito della politica estera, e dal fatto che Mussolini leggeva i giornali ed era stato anche lui un giornalista, da giovane. Sarebbe come se ad una persona bagnata fradicia di pioggia si domandasse il perché del suo stato e questa, dimenticando che esistono ombrelli ed impermeabili, rispondesse: "Eh, pioveva!" 

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