venerdì 28 giugno 2013

La potente J.P.Morgan

Che la potente banca J.P.Morgan abbia diffuso un testo che attribuisce a certi Paesi europei il limite di avere troppa democrazia e troppa diffusione della decisionalità politica in rapporto alle esigenze di un'economia capitalistica "sana", può stupire e "indignare" solo chi crede nel capitalismo. Noi invece sappiamo che il massimo nemico del capitalismo è il socialismo (in preparazione del comunismo), ma sappiamo anche che nemici del capitalismo (dunque da abbattare in ogni modo) sono tutti i tipi di ostacolo al suo dispiegarsi pieno, che esige totale comando. E totale subordinazione da parte delle masse.
E dunque: bene J.P.Morgan, si spera che qualcuno apra gli occhi. E che faccia un passo oltre la "indignazione", magari verso l'organizzazione della lotta di classe.

Etichette:

martedì 25 giugno 2013

Ieri su Repubblica un articolo di Zucconi su un assassino seriale facente parte dell'esercito Usa, che si vanta di aver ammazzato oltre duemilasettecento iraqeni in battaglia, non mostrava alcun segno di presa di distanza da questa maialata imperialista, proprio nessuno. 
In definitiva, però, meglio così che non quando questo Zucconi finge di criticare l'America, che gli garba da matti, costi quel che costi.
Ah, il tanghero di cui sopra ha riportato dalla guerra una grave malattia, quindi presto lascerà il pianeta.

Etichette:

lunedì 24 giugno 2013

L'insistenza sulla "pulizia" privata delle persone pubbliche, vedi il caso in corso montato contro Josefa Idem,  che talvolta porta alle dimissioni perfino di alte cariche dello Stato, com'è accaduto anni or sono al presidente della Repubblica Federale Tedesca, non ci convince: restiamo caparbiamente attaccati alla distinzione tra privato e pubblico (quando non hanno influenze reciproche, com'è invece nel caso di Silvio Baba). Una persona può essere "pulita" privatamente ed inetta come esponente di governo; può invece avere sì commesso qualche infrazione privata e "far bene" (nei limiti del momento storico) nel governare, infatti sono in questione situazioni sociali ben diverse, e le persone sono influenzate nel loro agire dalle situazioni sociali in cui si trovano.
L'insistenza sulla "pulizia" privata prima e durante la responsabilità politica significa secondo noi questo (ne traiamo la convinzione dall'essere tale tendenza imperante negli Stati uniti d'America): chi governa, foss'anche il presidente dei suddetti stati uniti, non conta un fico secco, è un bambolotto del potere vero, gettato in pasto alle mandrie degli elettori (per metà, giustamente, non elettori), non importa quel che fa perché non può fare niente che il potere vero (chiamatelo Impero, la rima è involontaria) non voglia; deve perciò avere almeno la faccia pulita, avere le carte della normalità (dell'epoca) a posto e dev'essere soprattutto "onesto". Del resto la pressione mediatica sulla "onestà dei politici" serve affinché le mandrie, invece di vedere chi le opprime, se la prendano con i bambolotti cattivi...

Non basta però, perché il quotidiano per signora che scorriamo di questi tempi, Repubblica, se la prendeva ieri non solo con la Idem (ad opera di Gad Lerner, stendiamo un velo), ma anche con un calciatore piuttosto noto, Miccoli, incolpato per aver al telefono usato, sembra, parole scortesi nei confronti di San Falcone martire. Ma uno non sarà libero di dire al telefono quel che vuole di chi gli pare, a torto o a ragione - senza vedersi dare addosso? Evidentemente no. 
Dal caso Miccoli consegue che la nostra ipotesi di spiegazione dell'atteggiamento mescolatorio tra privato e pubblico, se vale per la politica, non è detto che valga anche per altri settori.
Perché si mescolano le carte private con le carte pubbliche?
E soprattutto: quando si mescolano?

Vediamo intanto che un risultato del mescolamento-confusione  tra dimensione pubblica e vita privata dei personaggi noti è l'ipocrisia del politicamente corretto; pochi se ne discostano, anche per il fatto che alle "star" si domandano pareri su ogni argomento. Per il fatto che sono "star". Come agli esponenti politici si richiede di essere privatamente "puliti".

Etichette: , ,

giovedì 20 giugno 2013

Magari la bella Josefona Idem preferiva davvero vivere in palestra, con a casa un marito e tre figli!
Noi abbiamo conosciuto una signora che viveva in una galleria d'arte...
Comunque l'idea che un ministro o un parlamentare o un qualsiasi esponente politico-amministrativo debbano essere privatamente limpidi e "puliti" come un laghetto alpino è una stronzata che ci viene indovinate da dove. 
Senza esagerare con i carichi penali:  un esponente politico-amministrativo si valuta per la politica che applica al suo campo, nei limiti che l'epoca impone, non sull'Imu pagata intera o con lo "sconto". Non sulla "sincerità" privata - roba da fanciulli.
Josefona Idem è andata da sola a rappresentare il governo là in Calabria dove si celebrava il funerale di una ragazza ammazzata e bruciata dal fidanzato, ce ne vuole di coraggio! A dir qualcosa, a tacere, ad esserci.

.... senza bisogno di ricordare che siamo il paese che ha votato Silvio Baba  tre volte capo del governo...

Etichette:

martedì 18 giugno 2013

Forse anche i manifestanti di Istambul credevano che il famoso parco alberato fosse un "bene comune", ma il governo si è incaricato di mostrar loro come stanno le cose. 
Qualche giorno è passato da quando abbiamo scorso su Repubblica un  articolo di un certo T.Garton Asch (o Ash), un agente dell'impero (o dell'imperialismo, se volete), il quale, a proposito di questa bagatella turca, elencava una serie di fenomeni analoghi, strano che non abbia messo nel mazzo l'occupazione di Zuccotti Park (non è sulla costa romagnola, ma a N.Y), cioè: non è affatto strano, perché a questo agente dell'imperialismo (o dell'impero) interessa sputtanare l'islam  e i suoi valori culturali (forse lavora pure per il Mossad), e l'occupazione di Zuccotti Park era invece anticapitalistica, ingenua, da "indignati", ma nemica almeno transitoriamente del sistema che ci opprime tutti. 
I valori culturali islamici sono quello che sono, si trasformano, come tutti i valori, resta che a noi importa di più l'equità sociale che non il diritto a baciarsi in autobus o quello di transitare seminudi in città, eppure fa anche caldo!
Le ragazze oppositive moderne, colte e multilinguistiche amate da T.G.A. devono essere cittadine di qualche Paese islamico, altrimenti lui le ama di meno. 

Etichette: , ,

giovedì 13 giugno 2013

"La reggia di Caserta è un bene comune", abbiamo sentito dire ieri sera in tv da un'avvenente giovane donna. Il tg trattava dei cattivi affari che il celebre "sito" realizza in termini di visitatori, e della stanchezza che a quanto pare coglie i lavori di manutenzione. 
La persona citata, non ricordo a che titolo conoscitrice della materia, pronunciando la celebre formula ("bene comune") che da qualche semestre attira anche la nostra pigra attenzione,  e che ha dato luogo ai tempi ad una pungente definizione da parte di Rossana Rossanda, quella di "benecomunismo", ci ha aperto  uno spazio di comprensione. Per i benecomunisti l'atto di denominare un qualche "oggetto" come Bene Comune è sacrale ed esorcizza fatti che, invece, rimandano a realtà del tutto diverse, si tratti di acqua potabile, boschi, brughiere o per l'appunto regge prestigiose. Fatti spiacevoli, ma di natura solida, come lo sono il potere e/o la proprietà privata. Invece della presa del potere i benecomunisti praticano la presa verbale. Sacramentale, ecco, la formula "bene comune" è come un sacramento.
Corpus Domini Nostri Jesus Christi?
No!
E' un'ostia!

Etichette: , ,

A quanto pare i commercianti si stracciano le vesti a causa dell'aumento del costo degli affitti dei negozi, talvolta folle, e per il prossimo aumento dell'Iva...Mai uno che ammetta che il calo delle vendite dipende dall'altezza raggiunta dai prezzi delle merci, di tutte le merci, di tutti i servizi...I prezzi devono scendere, Iva o non Iva, se quest'imposta cresce dell'uno per cento semplicemente i commercianti devono neutralizzarne l'aumento non scaricandolo sui prezzi al pubblico, invece di arrotondare in su, come certo faranno...quanto agli aumenti dei costi degli affitti commerciali: chi sono i proprietari cattivoni che chiedono cifre pazzesche? I Puffi ?

Etichette: ,

mercoledì 12 giugno 2013

Con un sistema elettorale normale la destra avrebbe perso anche le elezioni di febbraio, nonostante che i molti seguaci di Silvio Baba alle politiche corrano a votare per il Volto: mentre alle amministrative restano  fuori dalla politica, di cui normalmente non capiscono un cazzo, del resto a Silvio Baba delle amministrative non importa niente, infatti gli basta avere il di dietro al caldo di un seggio in parlamento  allo scopo di evitare la legge, perché lui è uno Speciale, deve stare al di sopra della legge.
Invece Beppone Grillo, che si è divertito a mandare una mandria di senza nome in parlamento, poi ha capito che il divertimento in questo modo era finito, ora dovrà inventarsi qualcos'altro, siamo in attesa. Resta di grande interesse il silenzio elettorale di circa la metà degli aventi diritto, anche nella coltissima Capitale, costoro sono presi in esame da vari tipi di esperti, i quali ricordano che qua e là nel vasto mondo si vota come da noi e pure meno, insomma tutto bene! A noi che esperti non siamo viene da pensare che molti non votino semplicemente per disinteresse, perché hanno di meglio (secondo loro) da fare. Per lo stesso motivo noi abbiamo ignorato del tutto la fiera delle vanità organizzata a Firenze dal quotidiano per signora progressista La Repubblica.

Etichette: , ,

mercoledì 5 giugno 2013

La testa sanguinante del sindaco di Terni, mescolato con gli operai della sua città che non vogliono essere trattati come numeri della siderurgia ma come persone vere che hanno bisogni e desideri, in definitiva che vogliono vivere, è molto bella. Gli rende onore. 

Etichette: , ,

lunedì 3 giugno 2013

hai letto l'articolo di Adriano Sofri sul femminicidio?

Sì...

No, sul serio lo hai letto?

Certo, ed ha ragione...

Ragione? Tu mi sorprendi!

...ha ragione di scrivere su Repubblica, con le idee che coltiva...

Su, dimmi, illuminami...

io non illumino, io oscuro; annotto, non aggiorno...

va bene, maestro, annottami...

detto così fa pensare ad altro, mia cara...ma ti dirò in breve: la conquista che conta, naturalmente  da perfezionare, è l'uguaglianza, tutti siamo uguali davanti alla legge, la legge è uguale per tutti, questa è la vera giustizia; tutti abbiamo il diritto di vivere al meglio nei limiti in cui questo meglio non divenga il peggio per gli altri, questa è la vera equità sociale. Non ci sono politicamente né donne né uomini né giovani né anziani né  bianchi o neri o di diverso colore della pelle, siamo tutti uguali, e, per venire all'ammazzare: se qualcuno uccide o ferisce una donna o un uomo, è la stessa cosa. Questa è la meta, che vive come tale, ancora non raggiunta, da più di due secoli, l'uguaglianza, con la giustizia...

e la fraternità? e la libertà?

non sono un modello da seguire, i fratelli  ... quanto alla libertà, bisogna meritarla, suvvia! Intanto è necessario toglierla ai mangiauomini, cioè ai capitalisti...

e Sofri?

Sofri sbaglia, lavora per erodere il principio dell'uguaglianza in politica, nel nome delle differenze, ed ecco che scrive per la Repubbica, giornale che vorrebbe mettere al posto della politica, del collettivo, il personale, i diritti "umani". Certo che una donna per me è diversa da un uomo, ed anche per te, per ciascuno, nella sua vita, ma non politicamente, non collettivamente, e non nell'ambito della legge.

Scrive Sofri: gli uomini che uccidono donne sono assai di più delle donne che uccidono uomini...

Sì, l'ammazzare in genere è soprattutto maschile, sono gli uomini che uccidono, molto di più delle donne, questo è un fatto: ma non è un fatto politico, è biologico, sociologico, psicologico, e deve restare in questi ambiti. Non è politico, e se appare politico è perché i pensatori alla Sofri, e sono tanti, ci stanno lavorando da decenni, a sostituire il principio dell'uguaglianza con quello della differenza...Hai capito?

Mica tanto, mica tanto...E' scuro! La politica e la legge sono due cose diverse...

Sì, ma la seconda dipende dalle decisioni della prima.

Etichette: , ,

L'elezione diretta del presidente della repubblica, chance probabilmente offerta da alcuni azzeccagarbugli  pd alla destra in cambio di un mutamento del sistema elettorale, cioè dell'uscita dal cosiddetto porcellum vigente, costituirebbe da noi in Italia un grosso rischio, quello di vedere realizzato l'incubo: Berlusconi presidente e poi, alla scadenza del mandato, senatore a vita, in altre parole ben riparato fino alla sua morte dai pericoli che secondo  la  legge incombono su di lui.
Detto in altri termini: non siamo in Francia, siamo in Italia, ed in Italia c'è Berlusconi a fare la differenza, quindi l'elezione diretta del presidente non è adatta ad un paese come il nostro, almeno per i prossimi decenni (posto che ...).

Etichette: , ,