domenica 27 novembre 2016

Marion Le Pen

La giovane Le Pen, di gallica avvenenza fornita, è passata da Firenze nel corso di una visita in Italia che l'ha vista incontrare il rude Salvini. 
Marion Le Pen ha ricevuto però anche l'attenzione dello scudiero di Renzi, Nardella Dario, sindaco di Firenze, il quale ha tirato fuori dalla naftalina pd (una marca nota) la resistenza, l'antifascismo e non so cos'altro, ah sì, la medaglia d'oro, tutte cose che c'entrano poco con con MLP; si tratta di riflettere, il Front National è una forza di opposizione popolare francese consolidata e prossima alla vittoria alle elezioni presidenziali: quando i socialisti non fanno il loro mestiere, questo mestiere è raccolto da altri, infatti è assai utile, perché ha come referenti le classi popolari. Chi paga i prezzi e non li fa, se preferite.
Ma è vero soprattutto che con l'antifascismo, la resistenza e la medaglia d'oro della città di Firenze è Nardella che non c'entra niente.

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sabato 26 novembre 2016

La rivoluzione non è la festa della fett'unta

Dopo una lunga malattia è morto Fidel Castro, a quanto ne sappiamo si trattava dell'ultimo grande animatore del socialismo, ragione per cui la sua morte, all'incirca naturale, rispecchia la morte del socialismo, che in realtà non è tanto morto di malattia, ma è morto a causa della sconfitta da esso subita da parte dell'avversario, che è il capitalismo - ed insieme l'imperialismo, che del capitalismo è l'emanazione internazionale. Il socialismo, a Cuba ed altrove, è stato coraggioso e duro, non soltanto giusto, e profondamente. La sua durezza, la durezza della rivoluzione, dipende, dipendeva, dipese, dal fatto che non era in questione "un pranzo di gala", come disse un altro grande animatore del socialismo, Mao Tse Tung, né la Festa della Fett'unta, diciamo noi.

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martedì 22 novembre 2016

Baci Perugina

Il noto perseguitato politico A.Panebianco ha diffuso ieri sul foglio clandestino "Corriere della sera", che abbiamo trovato su una panchina dell'atrio della stazione di Q. racchiuso in una scatola di Baci Perugina vuota, un articolo contro i sostenitori ufficiali del NO. L'eroico resistente sostiene che costoro, a parte il M5S, non hanno strategia, se non quella di tirare a campare, magari ripristinando il metodo elettorale proporzionale, che secondo A.P. garantisce ai partitini di sopravvivere. 
Non è vero che il metodo elettorale, o sistema, proporzionale serve a ciò, ma, se fosse vero, l'argomento di A.P. sarebbe ugualmente bacato, infatti i cosiddetti partitini sarebbero sempre rappresentativi di minoranze di elettori, dunque darebbero dignità alla rappresentatività del parlamento. Il metodo o sistema proporzionale è semplicemente democratico, giusto e squisitamente favorevole alla pratica politica.

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lunedì 7 novembre 2016

Fregarsene o non fregarsene?

Il capoccia Ue Juncker avrà detto "me ne frego" in francese, o in inglese, comunque la formula, con la sua variante "chi se ne frega?", non ha a che vedere che in modo superficiale con il motto esibito negli anni venti del secolo scorso dai giovanotti attivi nelle squadre fasciste, come invece ha detto un famoso conduttore di tg ieri sera - patetico. Il motto fascista ebbe un che di programmaticamente liberatorio, impegnato, a modo suo: fregarsene non è sempre un male, come non fregarsene è spesso un errore. Anche i futuristi in un certo modo "se ne fregavano", almeno intesero fregarsene, delle tradizioni, della luna, delle terzine, delle colline e dei mandolini. Le terzine non sono quelle del calcio femminile, attenzione!
Comunque, se Renzi insiste, a parole almeno, in dichiarazioni di indipendenza in fatto di spesa rispetto alla Ue, in un certo modo anche lui "se ne frega" delle regole. 

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domenica 6 novembre 2016

Sudatini alla Leopolda

Mentre il ridicolo Sudatini erogava le solite bischerate contornato dai suoi accoliti dentro la ex stazione Leopolda, luogo non privo di fascino, sì, ma oramai naufragato nel lessico idiota del giornalismo politico italiano, nel centro di Firenze si accanivano, contro i dimostranti ostili a Sudatini indisposti al confino entro una piazza distante dalla suddetta Leopola, Santissima Annunziata, le forze dell'ordine. Ciò è avvenuto ieri nel pomeriggio, ne sono responsabili lo stesso Sudatini, che non gradisce opposizione, il ministro degli interni, il prefetto e certo il questore, adeguatisi alle esigenze di Sudatini. Antidemocratiche. V'è chi lo bolla come "fascista", facendo un torto alla storia.

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L'ira di Dio

Nuova attribuzione causale postmoderna in merito ai terremoti che tormentano alcune province dell'Italia centrale: stavolta non è rabbinica, ma cattolica. Un religioso parlante da Radio Maria, quella che si può ascoltare pure sott'acqua, tanto ne è potente il segnale, avrebbe attribuito il terremoto all'ira di Dio, incazzatissimo con l'Italia a causa dell'approvazione della legge sulle "unioni civili", quelle per cui Filiberto convola a giuste cozze con Gualtiero, e Anna Maria con Lucrezia. Siamo in attesa del pronunciamento di qualche iman, facentesi portavoce di Allah.

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giovedì 3 novembre 2016

Uffa però!

Lo staff della Clinton contava un'assistente di origine araba la di cui avvenenza rincuorava lo spettatore afflitto dalle smancerie della capufficio: bruna, snella, profilo semita, maritata però con un maniaco delle foto intime in rete, è stata allontanata. Peccato, l'avremmo vista volentieri come ministra, un domani. Nulla che ci piaccia rimane, in questa corsa alla casa bianca.

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