domenica 30 aprile 2017

Eventino, Renzino, Partitino

A proposito della rielezione di Renzi Matteo a segretario del PD, avvenuta ieri con votazioni aperte a chi fosse intenzionato a pagare la sua partecipazione all'eventino 2 euro, ribadiamo la nostra opinione, qui da anni sostenuta. Un partito serio elegge i suoi dirigenti con il mezzo della selezione tra gli iscritti militanti in sedi congressuali di vario livello dove si discute, si presentano programmi ed analisi politiche ed infine si eleggono delegati i quali, in sede di congresso nazionale, eleggeranno il segretario. Ne consegue che il PD non è un partito serio, ma un cartello elettorale. 

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martedì 25 aprile 2017

Alitalia alé

Nel referendum Alitalia il 67% dei molti votanti ha bocciato quanto proposto dai loro dirigenti (anche dai sindacati principali) e dal governo: meno posti di lavoro subito, meno salario, scarsissime garanzie sulle assunzioni ipotetiche future. E' politicamente un risultato paragonabile alla libecciata di dicembre nel referendum sulla costituzione, una nuova risposta vivace e pepata a Renzi ed alla sua banda. Non vogliamo essere fregati, non ti vogliamo.
La crisi dell'Alitalia sembra dipendere dalla concorrenza, sui voli brevi, delle compagnie aeree di basso costo, e dalle carenze alitaliane in fatto di voli intercontinentali, per ora poco coperti dalla concorrenza di basso costo. 

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lunedì 24 aprile 2017

En France

Buon risultato della Le Pen in Francia, ma cattivo a Parigi, buon risultato di Mélenchon, che però non va al ballottaggio, via il socialista, via Fillon, azzoppato a causa delle sue malversazioni familistiche. Macron vince e le borse esultano. Astensione al 22,23%.
Da quello che abbiamo capito il Macron è una specie di Renzi, uno "zampa liscia ai padroni", se vince i francesi avranno un presidente che promuoverà chi fa i prezzi e schiaccerà coloro che i prezzi li pagano senza poterli fare. Comunque tra poco ci sono altre elezioni politiche parlamentari, quindi i francesi potranno condizionare Macron, probabile vincitore.

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venerdì 21 aprile 2017

Brigare ebraico

Paolo Mieli sul Corriere del 21 aprile ha scritto che Rommel guidò "l'attacco nazista in Africa settentrionale": in quel vasto territorio ebbe luogo una serie di attacchi e contrattacchi tra i due schieramenti in guerra, quello degli amici dell'oro (inglesi e loro forze imperiali, con poi l'apporto degli americani) e quello degli amici della svastica (italiani e tedeschi); i tedeschi intervennero dopo che gli italiani (detentori coloniali della Libia da tre decenni) rischiavano di essere spazzati via dagli inglesi; tedeschi e italiani ebbero un momento di rivincita culminante con la presa di Tobruk, poi furono schiacciati dalle forze esorbitanti (Usa da ovest, Inglesi e loro forze imperiali da est); indimenticabile la lunga eroica battaglia di El Alamein (inverno '42-'43), vinta dagli inglesi e forze imperiali, persa dai tedeschi e dagli italiani (da leggere, su Alamein, la testimonianza di Paolo Caccia Dominioni).
L'accenno sbrigativo e fuorviante a Rommel di Mieli rientra nella sua estesa presentazione dei meriti bellici della "brigata ebraica", da qualche anno divenuta nota anche al grande pubblico in quanto i suoi rappresentanti diretti e indiretti (giacché il tempo passa per tutti), partecipando alle celebrazioni della liberazione (25 aprile - non manca chi gradirebbe anche la presenza dei rappresentanti diretti e indiretti della RSI) con le loro bandiere bianche e azzurre recanti la "stella di David", raccolgono calorose deprecazioni da parte di chi connette tale bandiera a quella di Israele, luogo dove la liberazione non vale da decenni - per i palestinesi. 

P.s. Mieli è ebreo, scriva quel che vuole dove e quando vuole, ma se scrive di cose ebraiche si dichiari. Altrimenti ci prendiamo per le natiche, o meglio: siamo danneggiati da una tipica confusione di interessi. Uno psicologo sociale per l'appunto ebreo, Henri Tajfel, studiò sperimentalmente (v. Gruppi umani e categorie sociali, tradotto e pubblicato in Italia da Il Mulino) il fenomeno del favoritismo per il proprio gruppo, suggerendo che è inevitabilmente umano favorire il gruppo cui si appartiene, anche quando tale gruppo è casuale e piuttosto inconsistente (come avveniva negli esperimenti, nei quali l'appartenenza a un gruppo dei soggetti sperimentali veniva anche sorteggiata); ragione per cui il favoritismo è da credere che si rinforzi quando il proprio gruppo ha la consistenza forte della minoranza ebraica.

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domenica 16 aprile 2017

Infinità

La vittoria di Erdogan in Turchia spaccherebbe in due parti quel Paese, ha detto qualcuno, dimenticando che spesso i referendum istituzionali "spaccano" in due parti i Paesi, vedi quello che decise (1946) da noi tra monarchia e repubblica. Comunque sia, a quanto pare la presenza di Erdogan al potere rischia per i turchi di diventare un incubo senza fine, o una lagna, abbiamo udito ieri parlare del 2034 come limite legale della sua potenziale presenza al potere. In molti rivolgeranno ad Allah preghiere affinché provveda a dare una scorciatina all'incubo. La vittoria di Erdogan è stata non smisurata, risultato  che per le opposizioni rappresenta un vanto, dato che la campagna elettorale non pare essere stata per loro molto prodiga di spazi mediatici di propaganda. Avrebbe perso in città grandi o colossali (Istanbul), vinto in provincia, Erdogan, che, non dimentichiamolo, non ignora gli interessi degli strati poveri della popolazione. Vedremo, o non vedremo.

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M'armo anch'io! No, tu no!

Non siamo pacifisti, ma favorevoli al combattimento difensivo, tuttavia siamo contrari alle forme crudeli e distruttive del combattere, vedi bombe atomiche e diavolerie varie provocanti sofferenze nei feriti. Siamo contro tutte le bombe atomiche, non contrari a certe bombe atomiche e favorevoli o silenti in merito ad altre possedute da altri. Poiché siamo contrari a tutte le bombe atomiche, mentre vediamo che numerosi Paesi le hanno, esplicitamente o nascostamente, troviamo ammissibile che la Corea del Nord, minacciata di continuo dal sud della penisola, sia armata atomicamente. Anche quel Paese ha diritto di sbagliare e di avviarsi verso la valle di lacrime che aspetta chi intenda guerreggiare con l'atomica. Ricordiamo che l'unico Paese nella Storia che abbia fatto uso militare della bomba atomica è la potenza Usa, nel 1945, su due città giapponesi.

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giovedì 13 aprile 2017

Bomba pasquale

La bombacciona pasquale scagliata ieri "contro l'Isis" in Afghanistan dagli Usa avrà come risultato altri attentati ovunque nel mondo e metterà in sinistra confusione il governo della Corea del nord, evidentemente minacciato dalle recenti iniziative militari Usa, le quali dimostrano come Trump si stia affidando, per restare in sella, al potere militare. E' utile che i governi "alleati" degli Usa si sgancino da iniziative militari del genere, non solo per spirito di giustizia, ma anche per prudenza e riguardo nei confronti dei loro cittadini, che rischiano ovunque, in ogni momento, in qualsiasi posto, di essere oggetto di vendette. Di essere schiacciati da camion, di saltare in aria mentre vanno per i fatti loro eccetera. Invece i governi "alleati" degli Usa, come il nostro, non hanno il fegato di mandare al diavolo Trump e i suoi generali del cavolo, in compenso "intensificano" la "sicurezza" nei loro territori così rendendo la vita quotidiana dei loro cittadini sempre più difficile.

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mercoledì 12 aprile 2017

Livori in corso

A proposito dell'antisemitismo in Francia, che si manifesta anche nelle scuole ai danni degli studenti ebrei, un lettore del Corriere ha scritto che tale manifestazione maligna dipende anche dalla diffusione di notizie sugli insediamenti ebraici nei territori della Palestina occupati da 50 anni da Israele, ragione per cui un po' di colpa di tale manifestazione maligna (di cui non conosciamo l'entità numerica) la hanno i media, ha scritto il lettore (dal nome ebraico, quindi non disinteressato).

A proposito del presidente siriano Assad un esponente dell'amministrazione Trump ha detto che costui è peggio di Hitler, in quanto Hitler non avvelenò i tedeschi come Assad avvelena i siriani. Al che un esponente della comunità ebraica Usa ha obbiettato che Hitler usò il gas per uccidere ebrei. Insomma, pare che nessuno sia peggio di Hitler, che oramai è divenuto proprietà privata della comunità ebraica internazionale. Ci viene in mente uno scambio di battute tra un certo Harry ed una prostituta negra, in Deconstructing Harry, di W. Allen. Harry sconsolato afferma sfogandosi che nessuno è uno schifo di uomo come lui, allora la prostituta negra, consolatoria, gli fa: no, Hitler era peggio di te. E Harry risponde: be' sì, in effetti Hitler era peggio di me.

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martedì 11 aprile 2017

Hiroshima e le donne americane

Ieri sera 11 aprile Rai Storia trattava della guerra nel Pacifico e della sua conclusione, affrettata dallo sganciamento di due bombe atomiche su due città giapponesi (estate 1945) da parte degli Usa. In un contesto alquanto giustificatorio del crimine Usa spiccava il discorso di una nota giornalista della Rai, la quale ha tirato in ballo "tutte le donne" d'America, secondo lei favorevoli alla bomba acciocché i loro uomini nel Pacifico cessassero di morire, "a milioni", ha detto la nota giornalista, correggendosi poi, "a migliaia". Non ha parlato delle donne giapponesi.

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lunedì 10 aprile 2017

Croste e corna

Le "59" bastonate Usa sulla Siria sono un atto di prepotenza cui siamo abituati, ma che dobbiamo segnalare ricordando che ogni Stato sovrano ha diritto di provvedere ai casi suoi nazionali come crede. Sta ai cittadini organizzati o disorganizzati eventualmente cambiare il governo del loro Paese, anche per mezzo della guerra civile, non sta ad uno sceriffo internazionale autonominatosi guardiano del mondo per scopi di dominio mascherati da motivi umanitari. Ciò vale anche per il lavoro militare che sta facendo la Corea del nord con i suoi missili e con le sue bombe atomiche. La Corea ha diritto di sbagliare, la Siria ha diritto di sbagliare, gli Usa non hanno il diritto di "correggere" gli errori altrui, invece hanno il dovere di grattarsi le croste e corna che hanno in quantità.

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domenica 9 aprile 2017

Stoccolma

Bei tempi, quando si moriva sotto le ruote d'una macchina o d'un camion, o ci si lasciava la salute, così per caso, per disgrazia, dimenticati dalla cronaca, sommersi dall'indifferenza, giusto amici e parenti si scaldavano un po'. Finivi in pace al cimitero o all'ospedale, o sulla sedia a rotelle, e amen.

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sabato 8 aprile 2017

Vuoi mettere?

Siamo certi che i morti ammazzati dai missili Usa scagliati sulla Siria avranno gustato l'evento oramai da molti decenni noto, ma a loro fin qui precluso: morire per mano americana, libera, democratica, umanitaria e gioconda. Vuoi mettere con la tetra, tirannica morte generata da armi russe? O dai veleni domestici?

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giovedì 6 aprile 2017

Sorrisi e Torrisi

Il senatore Torrisi, da noi mai sentito prima, è stato regolarmente eletto a presiedere la rilevante commissione affari costituzionali da una maggioranza non "riconosciuta" dai governativi, perciò gli è stato consigliato di farsi da parte. Giustamente il Torrisi non si è dimesso ed è perciò stato colpito dal suo "partito"con l'espulsione. Speriamo che tenga duro, il Torrisi. 

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martedì 4 aprile 2017

Quattro gatti

Le primarie Pd riservate agli iscritti hanno dato il loro risultato vero nel numero dei partecipanti: cinquemila a Roma, è il massimo raggiunto in Italia. Ciò indica che il Pd ha pochissimi iscritti, non ce ne stupiamo, e ancora meno iscritti motivati a votare per Renzi, per Orlando, per l'altro che ora sfugge alla nostra memoria. Per cui i tipi che nella vetrina dei tacchi a spillo di Lilli Gruber ieri sera cianciavano della vittoria di Renzi in termini di percentuali (67 %), facevano della falsa critica e della falsa informazione. 

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domenica 2 aprile 2017

Venezuela

Sergio Romano (Corriere, 2 aprile) propone una sintesi latino-americana che mette sullo stesso piano l'esperienza di socialismo a Cuba e il Cile di Pinochet - e l'Argentina dei militari; per fermarsi un po' sul Venezuela. Questo paese ha subito, nei suoi programmi di riqualificazione della vita quotidiana dei non abbienti, un arresto dovuto alla caduta dei ricavi dalle esportazioni di petrolio; l'inflazione è mostruosa, pare, ma Romano finge di non sapere che questo effetto non conferma la teoria della dittatura socialista, tutt'altro. Maduro, gestore dell'eredita di Chavez, perde consensi, e il parlamento appartiene all'opposizione. Anche questo dettaglio falsifica la teoria che Romano sembra abbracciare, di una dittatura socialista. Negli ultimi giorni una sorta di colpo di Stato esautorante il parlamento ha attirato sul Venezuela l'attenzione dei media fautori della democrazia cosiddetta liberale. Che chiudono non uno, ma entrambi gli occhi quando un Paese latino-americano cede la sua sovranità ai dollari ed alla Cia.
Forse, Romano, è ora di andare in pensione in modo definitivo.

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La grazia di un sopruso

Si trova oggi 2 aprile nel Corriere un toccante corsivo di Galli Ernesto della Loggia su un aspetto dell'antisemitismo in Francia. Senza fornire numeri il Galli segnala le difficoltà che i giovani ebrei troverebbero nelle scuole pubbliche francesi, dove essi sarebbero bistrattati dai giovani arabi, com'è noto in Francia numerosi. Ragione per cui i giovani ebrei sarebbero costretti a studiare nelle scuole private o nelle scuole ebraiche, le quali ultime però sarebbero pericolose in quanto oggetto di malefatte di malfattori magrebini. Il Galli sembra credere che la causa del fenomeno da lui segnalato senza fornire numeri stia nell'antisemitismo, ma bisogna chiedersi da che cosa dipende l'antisemitismo in genere e nel dettaglio nell'attuale epoca. Comunque stiano le cose, il Galli aggiunge la notizia che alcuni giovani ebrei dissimulerebbero la loro ebraicità per non farsi bistrattare da chi è loro ostile. Il Galli definisce tale necessità di dissimulazione "agghiacciante", dimenticando che gli ebrei non dichiarano mai di essere ebrei se non per stracciarsi le vesti vittimisticamente, una volta che abbiano ricevuto la grazia di un sopruso. 

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