martedì 31 dicembre 2013

Russia

La brutalità del governo russo, seminante vento da anni, raccoglie tempesta esplosiva e micidiale da parte di gruppi disposti a tutto nel nome, non sappiamo quanto puro, dell'indipendenza di Paesi certo oppressi a scopo di controllo dell'area balcanica. A parte il fatto che una quantità di variabili si sono da tempo inserite nell'area, quel che succede ci porta a rimpiangere la defunta Unione Sovietica, che era capace di contenere la molteplicità senza schiacciarla stupidamente. Noi di solito non critichiamo la Russia, qui, perché si tratta di una potenza in grado di arginare gli Usa. Ma non basta essere "nemici dei nostri nemici" per essere nostri amici.

Etichette:

lunedì 30 dicembre 2013

Da Vendola a La Russa

Da qualche parte abbiamo letto un parere personale di Maurizio Molinari, corrispondente in Usa de La Stampa, riportato da un suo collega. Comunque sia: l'intero spettro della politica parlamentarizzata italiana, da Vendola a La Russa, corrisponderebbe al partito democratico americano, mentre non vi sarebbero corrispettivi del partito repubblicano, in Italia. Giorni or sono, mentre rivedevamo l'eccellente No Country For Old Men, dei fratelli Cohen, ci è tornata in mente la teoria del Molinari: "questi sono tutti repubblicani", abbiamo pensato. Per poi riflettere sul fatto che circa la metà degli aventi diritto, in Usa, non va a votare. 

Etichette: ,

giovedì 26 dicembre 2013

Male

Alcuni giovani immigrati chiusi in una specie di carcere italiano (CIE, Roma) a quanto pare si sono cuciti le labbra dando luogo così ad una protesta che noi non condividiamo nei suoi modi spettacolarmente autolesionistici. D'altra parte pensiamo che l'atto di cucirsi o farsi cucire le labbra debba richiedere un coraggio fuori del comune, e che non possa dipendere soltanto dalla disperazione. Il fatto che questi giovani dispongano di tanto coraggio e che lo usino così male * ci dà la misura della miseria politica in cui ci troviamo.

* Si pensi all'infibulazione.

Etichette: ,

martedì 24 dicembre 2013

Sommossa vaginale

Il trisillabo pussiraiot, che troviamo spesso menzionato dai media, è riferibile alla griffe Pussy Riot. Con tale  denominazione alcune ragazze russe che si esibivano musicalmente sono incappate nella censura del loro Paese e sono finite in carcere.  Ora vengono rilasciate. Buon per loro. La valenza "politica" delle Pussy Riot, da noi, è esagerata - mentre mai abbiamo sentito erogare dai media una traduzione delle parole Pussy (Fica) e Riot (Sommossa). Censura?

Etichette:

domenica 22 dicembre 2013

Rosari

Sui media che teniamo d'occhio si critica con una certa forza la minoranza interessata per motivi di stretta necessità ad un certo metodo di cura che si chiama Stamina. Noi non sappiamo di biologia né di medicina, ma ci piace pensare ai problemi di ciò che si chiama scienza, una parola che con l'aiuto del latino, da cui deriva, significa sapere. Si critica da parte dei media anche la minoranza di credenti nella non innocenza delle scie biancastre che talvolta adornano il cielo. Noi non sappiamo di fisica né di aeronautica, come non sappiamo di biologia né di medicina. Siamo modesti cultori dei diritti e rovesci del sapere, e ci pare che gli scientisti ufficiali ed i lori reggicoda mediatici si agitino un po' troppo contro le due accennate minoranze di credenti.
Un argomento degli scientisti è: non ci sono prove che il metodo Stamina funzioni, né che le scie celesti siano segni di deliberato avvelenamento. Ma la eventuale mancanza di prove non chiude le questioni: le situa in un ambito, quello della scienza, e lì vorrebbe ingabbiarle. Invece il sapere, quando è vivo,  si nutre anche di fede, o di scetticismo, o di possibilismo.
I credenti nella velenosità delle scie non sono più colpevoli di chi crede in un qualche dio, o nel diavolo, ed i credenti nel metodo Stamina non sono più colpevoli di chi distribuisce in San Pietro scatolette contenenti quelle catenelle dette rosari.

Etichette:

venerdì 20 dicembre 2013

Sete

Vorremmo fare un tentativo, quello di mettere in rapporto tra loro due fenomeni rispecchiati dalle cronache di questi giorni: da una parte il chiasso notturno provocato da gaudenti attivi in strada nelle zone cittadine dotate di ritrovi, che disturba il desiderato sonno di coloro che, di casa in quelle stesse zone, praticano l'obsoleta abitudine del dormire notturno; dall'altra il coinvolgimento, ludico e venale insieme, di molti appassionati con le macchine ("machines") dotate di quella fessura ("slot")attraverso cui transita, pare, una montagna di monete, le quali ultime passano dalle tasche degli appassionati a quelle dei detentori delle macchine, locupletando nel contempo le casse dello Stato. Abbiamo inteso, dai media, che lo sforzo di alcune amministrazioni cittadine di limitare il chiasso notturno dei gaudenti da un lato, dall'altro la perdita di tempo e denaro da parte degli appassionati delle slot machines, a quanto pare in qualche caso disastrosa, ha incontrato seri ostacoli: i gestori dei ritrovi che danno da bere ai gaudenti notturni "ricorrono" contro i divieti di protrarre l'erogazione liquida oltre una certa ora, perché ciò li danneggerebbe economicamente, mentre i gaudenti non di rado lasciano sulle pareti degli edifici che fan loro da cassa armonica scritte ingegnose (tipo "risvegli in corso", ma anche "il silenzio è di tutti"). Lo Stato da parte sua vorrebbe penalizzare quelle amministrazioni comunali che gli fan mancare quanto gli è dovuto in tasse dal "gioco d'azzardo". Noi crediamo che il sonno sia in genere sacro, e che il sonno notturno sia addirittura intoccabile; pensiamo che la passione ludico-venale per il gioco d'azzardo sia una squallida manifestazione di nullità umana*; tuttavia nello stato presente delle cose non si può né si vuole davvero impedire a chicchessia di "vivere la notte" di locale in locale, né si può né si vuole davvero impedire a chicchessia di giocare d'azzardo e di perdere i soldi. Infatti si è democraticamente lasciato il campo ed anzi la sacralità al denaro ed al profitto, che hanno tanto bisogno di libertà quanto gli uccelli di aria per volare, quanto i pesci di acqua per nuotare. Non si saziano mai, il denaro ed il profitto, di libertà, la loro di crescere, l'altrui di servirgli. E' per questo che noi non siamo liberali. Perché abbiamo sete di giustizia.

*Una, non l'unica.

Etichette:

giovedì 19 dicembre 2013

Auguri

Abbiamo scorto (da "scorgere") una lettera a Repubblica della presidentessa della camera dei deputati Boldrini in risposta a certi commenti critici, se non malevoli, sul suo viaggio in occasione del funerale di Mandela. E l'abbiamo letta. Essendo stata accompagnata colà dal suo uomo, la Boldrini, c'è chi ha avuto da eccepire, sospettando un qualche abuso del noto genere, "interessi privati in atti d'ufficio", forse. 

Vengo anch'io? Sì, tu sì! 

Che dire? 
Anche niente, in fondo in fondo, perché più che di "interessi privati in atti d'ufficio" è in questione il buon gusto. Nella lettera dell'altera signora non emerge infatti con chiarezza che il suo "compagno" sia andato, abbia soggiornato e sia ritornato a spese sue. 
Auguri alla presidenziale coppia, comunque!

Etichette:

mercoledì 18 dicembre 2013

Altezza d'uomo

L'autore della famosa foto presa nel 1977 in strada a Milano durante una manifestazione, di un giovane in giacchetta che punta* una pistola tenuta con entrambe le mani, bianco e nero, è caduto dal balcone di casa sua, sesto piano, mentre insieme alla moglie lo addobbava nataliziamente, trascinandola giù. 

* non ad altezza d'uomo.

Etichette: ,

martedì 17 dicembre 2013

Sadismo

Non è che, se fosse avvenuta durante una giornata estiva, la cerimonia lampedusana di cui il tg2 l'altro ieri ha diffuso un filmato clandestino, sarebbe stata meno brutale, degna com'è di un film omosessualmente sadico, genere carceri. Quindi è sciocco insistere sul fatto che è avvenuta  "d'inverno". Non è la temperatura, in questione. E' il sadismo.

Etichette: ,

Neppure una 500!

Massimo Giannini, che è un ragazzo promettente, ha trascorso alcuni giorni a New York, così apprendiamo dall'articolo di fondo (!) da lui scritto ieri nel supplemento economico di Repubblica. Durante questo soggiorno newyorkese il Giannini sostiene di non aver visto neppure una Fiat 500: si tratta di una decisiva testimonianza che gli serve a dar forza alle sue tesi, assai critiche nei confronti delle prospettive Fiat-Chrysler e soprattutto nei confronti di Marchionne, l'architetto della fusione tra le due aziende. E' probabile che il Giannini, con questa sua sciocchezzuola, abbia voluto informare i lettori del suo viaggio a New York. Tutto qui. E' ancora un ragazzo.

Etichette: ,

sabato 14 dicembre 2013

"Ruttare"

A proposito delle manifestazioni, dette "dei forconi", che stanno svolgendosi qua e là in Italia, a noi pare che manifestare sia meglio che non manifestare, che uscire dai luoghi chiusi, privati, sia meglio che non uscirne e parlar banalmente male, appunto in privato, "dei politici", "dei ladri", "dei partiti". Quanto all'insistenza con cui alcuni esponenti di questo movimento di protesta dichiarano la loro "apoliticità", oltre che "apartiticità", già l'abbiamo sentita, questa; significa che costoro sono molto ingenui oppure fingono. Lo sfoggio di bandiere tricolori, del resto, fa pensare, ebbene sì, che il movimento sia affetto da nazionalismo, cosa che lo colloca automaticamente "a destra". Veniamo da ultimo a ciò che avrebbe detto un esponente del movimento ieri, accennando, forse in merito alle politiche economiche internazionalmente guidate (FMI, FED, BCE), a "banchieri ebrei". Sul Corriere di oggi abbiamo letto la seguente definizione della espressione "banchieri ebrei": "rutto". Non sta bene ruttare, né scorreggiare, in pubblico! E' intervenuto sul tema anche il Pacifici, personaggio di primo piano della comunità ebraica italiana, definendo l'uscita del forconista "delirante". Tra psichiatria ed enterologia, noi non sappiamo se il forconista ha sbagliato di più usando il sostantivo o usando l'attributo: poteva dire solo "banchieri" e tutti sarebbero stati più o meno d'accordo, un po' troppo "di sinistra", però; poteva dire solo "ebrei" e ben pochi gli avrebbero dato ragione, troppo "di destra". Ha scelto un compromesso "politicamente scorretto": ecco, i forconisti sono "politicamente scorretti".

Etichette: , , ,

giovedì 12 dicembre 2013

Medice, cura te ipsum

Antisemita ...

Eccomi!

Hai letto quell'articolo sulla Repubblica di ieri dove lo Scuto trattava delle cure che i medici ebrei, o alcuni di loro, prodigano ai nemici?

No, e tu l'hai letto?

No!

E allora di che cosa stiamo parlando?

Di niente...

Ecco!

E l'intervista a David Grossman lì accanto, quella l'hai letta?

No, e tu?

Neanch'io!

Guarda che il nostro autore s'incazza, se sprechiamo così il suo spazio!

Eh, pazienza!

Etichette:

mercoledì 11 dicembre 2013

Maria Giovanna in Uruguay

Hola!

Guarda guarda guarda guarda!

Come va?

Da antisemita, mia cara; mastico amaro...

Su, via, sei ancora offeso?

Offeso, che dici mai? Piuttosto, perché sei venuta in questo mio tugurio?

Volevo domandarti che cosa ne pensi della legalizzazione della marijuana in Uruguay...

Non ne sapevo niente, tu mi porti le novità, dimmi...

Un dollaro al grammo, quaranta grammi a testa al mese, monopolio di Stato, non male, vero?

Male no, ma sai come diceva quello? "I piccoli mutamenti sono nemici dei grandi mutamenti"...

Meglio che niente...

Marito vecchio!




Etichette: ,

martedì 10 dicembre 2013

Tacete!

Sembra che abbia fatto scandalo l'invito di Grillo ai suoi sostenitori affinché segnalino un giornalista meritevole di riprovazione, soltanto uno al giorno, mica venti o trenta, e forse proprio quell'unicità, a pensarci bene, ha scandalizzato la losca combriccola del giornalismo italiano.
Vediamo: un giornalista scrive peste e corna di tizio o caio, lo ridicolizza, lo sputtana, in quanto i giornali sono roba che va in mano a milioni di persone, può anche darsi che tra questi milioni qualcuno legga l'articolo sputtanatorio e così via. In nome di ciò che nella losca combriccola del giornalismo italiano si chiama libertà di stampa, d'espressione, quel che si vuole, nessuno può alzarsi e dire, scrivere, per esempio in un blog letto come quello di Grillo, che il tal giornalista è uno stronzo, perché il coro inizia a piangere lacrime finte ed a parlare di "squadrismo".

Venduti, ruffiani, spie, delatori, servi, tacete!

Etichette: , ,

lunedì 9 dicembre 2013

Statue dell'abbattimento

Se i tipetti che hanno abbattuto una statua di Lenin in Ucraina credono di aver fatto qualcosa, si sbagliano: le statue non contano niente, contano le idee e la loro realizzazione. Il leninismo è stato danneggiato per decenni in Unione Sovietica e in Cina, a Cuba, e non parliamo dei danni che ha ricevuto in Europa occidentale, in Italia poi è da leggere avidamente la "Storia del PCI" scritta da Giorgio Galli, altro che abbattimento di statue. Trattasi di statue dell'abbattimento. 
Resta il leninismo, cioè: il marxismo-leninismo, che continua a scavare. salute!

Etichette: ,

domenica 8 dicembre 2013

Fine dell'equivoco

La vittoria di Renzi Matteo da Rignano sull'Arno nelle primarie PD sperabilmente libererà la città di Firenze dalla sua presenza, ma rappresenta l'ultimo tombale momento di una rovina cominciata molti anni or sono, quando un altro piccolo opportunista, Achille Occhetto, liquidò il PCI. 
Del resto il PCI non era altro che un partito socialdemocratico camuffato da comunista.
La vittoria di Renzi Matteo da Rignano sull'Arno d'altra parte dimostra che il PD non è neppure più un partito, infatti perfino la Lega, nelle sue primarie, ha ristretto la partecipazione agli iscritti, mentre il PD la ha allargata a chiunque avesse almeno sedici anni, una carta d'identità, due euro e la ipotetica capacità di firmare, dopo averla letta (risate), una "dichiarazione d'intenti".
Molto bene, è finita una storia, completamente. Le brutte facce da rinnegati, alcuni dei quali addirittura innominabili, che qualche decennio fa iniziarono il loro squallido percorso da rinnegati nel PCI, poi PDS, poi DS, infine PD ("senza elle"), sono ora sostituite da facce di sconosciuti giovanotti e giovanotte che con il socialismo non hanno mai avuto niente a che fare, anzi: non sanno neppure che cos'è. Più nessun equivoco, cazzo! In definitiva di questo dobbiamo esser grati a Renzi Matteo da Rignano sull'Arno. Più nessun equivoco!

Etichette: , ,

sabato 7 dicembre 2013

Mandelamente

Che il clamore luttuoso suscitato dalla morte dell'assai anziano leader sud africano Mandela nasconda come una coperta schifezze di ogni genere e stupidaggini - evocate dall'opera del defunto - è dimostrato dalla prospettiva che ai funerali partecipino il criminale di guerra G.W.Bush e i presidenti imperialisti B.Clinton e B.Obama: manca solo Nethaniau, capo del governo segregazionista israeliano! E' dimostrato, venendo ai nostri locali pezzi di materia politica, dal Berlusconi che adopera quel pochissimo che gli hanno raccontato su Mandela per sovrapporre la sua squallida vicenda a quella tragica del defunto, il quale si è fatto ventotto anni di galera.

Etichette:

venerdì 6 dicembre 2013

Anna Frank romanista

Nella pagina di Repubblica oggi dedicata all'arresto avvenuto qualche giorno fa a Varsavia di tifosi della Lazio si notava una foto in bianco e nero del volto della famosa Anne Frank, autrice di un diario drammatico perché la ragazza morì dopo essere stata internata in un campo di concentramento hitleriano - ritoccata, la foto, per quanto riguarda il resto della figura della ragazza, a colori giallorossi , notoriamente quelli della Roma, gran rivale cittadina della Lazio.
Che cosa c'entra Anne Frank in maglia giallorossa con l'arresto di tifosi laziali convenuti a Varsavia per sostenere la loro squadra alle prese con il Legia nell'ambito della Europa League ed ivi arrestati per aver commesso vari reati tra i quali il porto di asce, coltelli, tirapugni eccetera, domanderebbe un ingenuo? 
Ebbene, il giornale suggerisce che la foto ritoccata di Anne Frank costituirebbe un adesivo di propaganda antiromanista, sequestrato ai laziali a Varsavia. 
Ma com'è che un simile adesivo può fare della propaganda antiromanista, domanderebbe un ingenuo?
Noi che seguiamo il calcio da molti decenni ed assistiamo da tanto tempo al fenomeno dell'assunzione da parte di alcune tifoserie (tra cui quella laziale) di slogan e simboli presi dal mondo diciamo della lotta politica, crediamo che il descritto adesivo laziale perversamente alluda all'ebraicità (Anne Frank era un'ebrea tedesca) della tifoseria romanista non in quanto quest'ultima tifoseria sarebbe in senso stretto appartenente alla minoranza ebraica, ma in quanto per certi laziali dare dell'ebreo o del negro rappresenta un'offesa. Infatti abbiamo visto foto e filmati di striscioni, laziali e non solo, con su scritto per esempio "squadra de negri", o frasi inneggianti ai "forni", quest'ultimo strumento simboleggiando in modo superficiale l'eliminazione degli ebrei (e non solo) nei campi, persone che evidentemente prima morivano di malattia, di stenti,  o per essere stati uccise, e poi venivano cremate.
Quanto al giornale Repubblica, che inserisce la foto ritoccata di Anne Frank nel contesto della notizia di cui sopra, ebbene: fa della propaganda alla stupida propaganda dei peggiori tra i tifosi laziali.
Viene da pensare che il quotidiano sia "romanista"!

Etichette: , ,

giovedì 5 dicembre 2013

Un po' di giustizia?

Un referendum venti anni fa uccise il sistema proporzionale, semplicemente il più giusto, ora i giudici costituzionali bocciano lo spaventoso sistema inventato dai funzionari berlusconiani nel 2006 e ridanno spazio al proporzionale, quindi evviva, per una volta. Certo, noi amiamo ben altro che le elezioni, ma ci si deve accontentare di un po' di giustizia, alla fine. E questa lo è. Cosa inventerà la banda degli opportunisti, in nome del "bipolarismo", per annegare di nuovo il proporzionale?

Etichette: , ,