giovedì 30 luglio 2015

Goi Pride

Hai visto a Tel Aviv?

Prego?

Ieri durante un Gay Pride ...

"Gay Pride a Tel Aviv": è uno scioglilingua?

Non sai che Tel Aviv è una città Gay Friendly?

Non lo sapevo, e che cosa vuol dire: amichevolmente allegra? Anche con i palestinesi?

Ma no, vuol dire che i gay ci possono stare bene.

I gay o i goi?

I goi?

Sono chiamati così i non ebrei dagli ebrei, non lo sapevi?

No... Comunque ieri un fanatico ha attaccato un gruppo di gay a Tel Aviv, a coltellate, un ebreo di quelli vestiti tutti in nero, con i ciuffi arrotolati sulle orecchie, ora ti volevo chiedere...

ha attaccato un gruppo di gay o di goi?

Goi, no, mi confondi, gay, ora ti volevo chiedere: è un esempio di Amok? Tu sei un conoscitore dell'Amok, no?

No, non è Amok, perché l'Amok è fatto a casaccio, invece qui il tuo cosiddetto fanatico ha scelto chi colpire: i goi, cioè no, i gay...

Quindi?

Urge l'acquisto di un dizionario enciclopedico.


Etichette: , , ,

mercoledì 29 luglio 2015

Tra gli effetti dei conflitti sparsi dentro e attraverso i Paesi affacciati sul Mediterraneo meridionale ed orientale, se basta, dei quali il più incancrenito è quello tra i palestinesi e gli usurpatori che spadroneggiano in Palestina, ce n'è uno di gravità incalcolabile: l'enfasi religiosa. In altri termini da tali conflitti esce rinforzato il pacchetto di illusioni e assurdità che le religioni costituiscono. 

Etichette: ,

giovedì 23 luglio 2015

Dalla bocca di Renzi Matteo, in Israele, sono uscite tra l'altro due affermazioni: la prima è che quel Paese esiste "non per concessione dell'Occidente allo scopo di riparare alla Shoah"; la seconda è che "la sicurezza israeliana è la nostra sicurezza". La prima esprime un'opinione che trova forza qualora si tolga la negazione "non". La seconda è un paradosso, infatti Israele è in modo evidente una fabbrica che produce problemi e insicurezza. Il pensatore o la pensatrice che ha suggerito le due affermazioni a Renzi Matteo dev'essere una persona che ignora il vecchio detto: più la tocchi, la merda, e più puzza.

Etichette:

martedì 21 luglio 2015

Un attentato attribuito all'Isis ha ucciso un certo numero di giovani, soprattutto curdi, in Turchia, non lontano dal confine della Siria. Fin qui il governo turco non pare essersi impegnato contro l'Isis, combattuto invece da forze curde, certo a Kobane e in Iraq. Il motivo risiede nell'interesse turco per la caduta del governo di Assad, in Siria, e nella solida ostilità turca nei confronti dei curdi, notoriamente presenti in Turchia. 
L'Isis in effetti lavora non solo per sé, ma anche per la Turchia, che ha nella Siria un nemico; l'Isis però lavora anche per Israele, che ha tutto l'interesse di veder distrutti i suoi nemici - possibilmente per mano altrui: ha interesse che la Siria sia un macello così come che lo sia la Libia, anni fa distrutta dal cielo da parte dei "liberatori" europei, da terra dai combattenti antigheddafiani. Israele preferisce avere a che fare eventualmente con bandette incarognite: sempre meglio che Stati dotati di eserciti veri. 
Si rinfaccia alla Turchia di non battersi contro l'Isis, ad Israele no*. C'è anzi qualche povero servitorello che ancora va in pellegrinaggio da Netanyahu a sparare le solite ruffianate sulla "memoria".

* sedici elicotteri da combattimento prestati alla Giordania, leggo sabato 26 sul Corriere.

Etichette: , ,

lunedì 20 luglio 2015

English Hitler

La futura regina Elisabetta negli anni trenta, settenne, saluta a braccio teso insieme ad altri - filmino "domestico". Che fuori dalla Germania le idee diciamo alla Hitler avessero sostenitori si sapeva,  e si sapeva (Giorgio Galli insegna) che Hitler non avrebbe certo disdegnato una qualche alleanza con la Gran Bretagna, appoggiandola sui favori di cerchie altolocate inglesi. Nel film "Quel che resta del giorno" il link è ben rappresentato, vedere per credere. 
Inutile dire che quel che si fa con le braccia a sette anni politicamente conta zero: conta politicamente invece che i media mostrino stupore a causa delle simpatie novecentesche per le idee che Hitler tentò di mettere all'opera. 

Etichette: , , ,

Germanofobia

L'andamento della questione greca sta suscitando o meglio resuscitando fiati germanofobici, così un vignettista su Repubblica immagina uno scambio verbale tra due tipi, dei quali il primo afferma che "i tedeschi sono sadici", e il secondo replica:"ciò dimostra che sono umani". Un pubblicista sul Corriere s'infila in una riflessione sulla mancanza di "egemonia culturale" tedesca - a fronte della potenza tedesca. Afferma costui: nessuno canta canzoni tedesche, nessuno legge gialli tedeschi, e nessuno vede film tedeschi, "a parte la serie Derrick". 
Vuoi mettere con gli Usa, dice, con Hollywood, i jeans, la Coca Cola? 

Etichette: ,

martedì 14 luglio 2015

Chi comanda

L'Iran, strozzato dalle sanzioni, ha accettato di rinunciare per anni a perfezionare il suo armamento atomico, cui ha diritto dal momento che molti altri Paesi a lui vicini e da lui lontani lo hanno - apertamente o di nascosto. Ha accettato di rinunciare alla sua indipendenza, infatti subirà controlli stranieri in merito al suo sviluppo atomico. Le proteste israeliane sono teatro, in realtà agli usurpatori della Palestina va di lusso: loro l'atomica la hanno. 
La Grecia ha ceduto ai ricatti della cosiddetta Troika, e, salvo imprevisti, dovrà rinunciare alla sua indipendenza in fatto di programmi sociali ed economici, e continuerà a sedere a tavola insieme ai grandi e ai piccoli Stati dell'Unione europea, magari in un angolino, quello dei cattivi.
I due casi, l'iraniano e il greco, indicano chi comanda.

Etichette: , ,

martedì 7 luglio 2015

Agli zoppi grucciate

La situazione difficile della Grecia era tollerata dal sistema detto "troika" (trattasi di slitta russa tirata da tre cavalli, sfortunatamente mutati in Fmi Bce ed Ue) in presenza di governi votati all'obbedienza, che significa: "agli zoppi grucciate" e va' là  che vai bene, collega. Da gennaio in Grecia c'è un governo che vorrebbe dar meno grucciate agli zoppi, questo è il motivo dell'attuale tragedia, con o senza virgolette, non sappiamo. Ciò significa, qualora in un Paese dei ventotto aderenti alla Ue, non si dice in uno dei membri dell'euroclub, vinca le elezioni una coalizione incline alla disobbedienza: te la saluto, la democrazia!

Etichette:

lunedì 6 luglio 2015

Al peggio c'è limite

Nell'ipotesi che la Grecia sia costretta a uscire dall'euro ed a stampare la sua moneta, dracma o altro, allo scopo di poter pagare pensioni e compagnia bella, la certo conseguente inflazione, a due se non a tre cifre, in altre parole l'aumento vertiginoso dei prezzi ritradotti (in modo arbitrario da chi li fa) in dracme, potrebbe trovare qualche freno od ostacolo: ispirato da un governo, com'è quello capeggiato da Alexis Tsipras, orientato al rispetto (se non altro) degli oppressi, che sono coloro che i prezzi li pagano senza potersi rifare. 
Ciò ci ricorda che quando (2002) da noi la lira fu tradotta in euro governava una banda di mostri, con la conseguenza che una merce da mille lire passò a costare un euro circa senza freni od ostacoli.

Etichette: , ,

mercoledì 1 luglio 2015

Mai pagata una donna in vita mia!

Berlusconi è accusato di aver comprato testimoni per dieci milioni di euro nella prospettiva del processo subito a suo tempo per corruzione di minorenne e concussione, processo che lo ha da ultimo visto assolto. Perché dunque avrebbe dato sette milioni alla "nipote di Mubarak" detta "Ruby", e tre alle gentili signorine che gli tenevano compagnia la sera nel villone di Arcore? Perché è un buono?
I casi sembrano due: o hanno ragione i giudici di oggi o la cassazione di ieri. C'è del buono, però: contrariamente all'accusa di aver comprato parlamentari per far cadere il governo Prodi, certamente destinata a cadere in prescrizione, l'accusa di aver pagato le signorine non sembra che cadrà in prescrizione.
Mai pagata una donna in vita mia, si è vantato spesso Berlusconi. Infatti: non ne ha pagata una, ma una ventina.

Etichette: ,