domenica 31 gennaio 2016

Giochi senza frontiere

I "giochi senza frontiere" in Europa non sono più praticabili, i fiumi di affamati provenienti da Africa ed Asia hanno fatto saltare le regole stabilitesi una ventina di anni or sono; gli Stati devono difendere i loro confini, gestire l'afflusso degli affamati, pazienza per viaggiatori turistici e commerciali, pazienza per i costi che cresceranno. Continueranno i "giochi", devono essere continuati, ma con le frontiere, che sono limiti, nella realtà sempre utili. 
Vedremo.

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venerdì 29 gennaio 2016

Giornata della smemoratezza

La memoria è sempre ingannevole, ci pare il suo bello, se diventa obbligatoria si vuota di senso, ragione per cui è ovvio che la giornata della memoria dovrebbe essere dimenticata. Intanto abbiamo intravisto nelle pagine di un quotidiano di prima grandezza che qua e là oratori di vario rango hanno parlato contro l'erezione di muri in Europa; certo si riferivano alla mancanza di entusiasmo che alcuni Stati manifestano davanti ai fiumi di affamati oggi prementi ai loro confini, ma, a proposito di memoria fallace, si sono dimenticati del muro che gli ebrei d'Israele hanno piazzato addosso ai palestinesi, e del rifiuto espresso da Netanyahu di accogliere profughi siriani.

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giovedì 28 gennaio 2016

Licenziate fratres

Pare che sia stato licenziato un dirigente della Rai a causa dell'errore commesso durante una trasmissione tv - in fatto di orario - in occasione del capodanno. Auguriamo al dirigente ogni bene, e l'aiuto di bravi avvocati, siamo sicuri,  allo scopo di farla pagare alla dirigenza Rai, colpevole della suddetta oscenità licenziatoria. Ma non è questo il punto: il punto sta nella crescente foia che fa tremare di goduria i cani del padrone, pubblico o privato non conta: davanti alla salsiccia olezzante che è per loro la possibilità-voluttà di licenziare, oggi il tipo che timbrava il cartellino in mutande, domani il dirigente con l'orologio in anticipo, domani l'altro non so chi, magari il colpevole di toccamento di glutei della collega, non so. Licenziare, licenziare, questo è il verbo del 2016, nel segno del comando sul lavoro, su ogni lavoro, quando invece il punto sta nell'assumere, nel pagare bene, nel far lavorare bene.  

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martedì 26 gennaio 2016

Armi a Roma

L'uomo che ieri ha involontariamente messo in agitazione Termini, a Roma, bislacco con il suo mitraglino finto e forse ignaro di tutto, anche dei colori da lui indossati, deve esser visto come uno che la fortuna ha voluto baciare e proteggere dai rischi enormi che maligni lo guardavano leccandosi le labbra.

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domenica 24 gennaio 2016

Sposa bagnata sposa fortunata

Le cosiddette unioni civili sono da legalizzare per riconoscere alle persone interessate la legittimità dei loro diritti di organizzarsi la vita, figli inclusi. Si ricorda ai cultori della cosiddetta volontà di Dio in merito alla vita umana associata che le loro credenze sono un resto superstizioso; si ricorda agli schifiltosi che la legge suddetta permette le unioni civili, mica le rende obbligatorie - su allegri! Potranno gridare ancora "viva gli sposi" ed ancora ignari sorridere dicendo "sposa bagnata sposa fortunata". 

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martedì 12 gennaio 2016

Inferno

L'orribile massacro di Istanbul ieri commesso da un uomo-bomba ai danni di turisti europei (tedeschi) potrebbe richiamare l'attenzione dei governi europei sulla necessità elementare di cambiare politica nei confronti delle regioni dolenti di Africa e Asia Minore. Dovrebbe, se tali governi avessero a cuore la vita dei loro cittadini. Siamo nell'inferno, non soltanto lo abbiamo portato in Africa e in Asia Minore, ci siamo dentro. Vedi Parigi, e tutti i casi precedenti, gravi o meno gravi. Tuttavia ciò non conta, per i governi europei, che anzi approfittano dei rischi interni di attentati per ingabbiare ancor di più i cittadini nella rete del controllo, in nome della sicurezza. Mentre, come la Francia, continuano a bombardare in Libia.

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lunedì 11 gennaio 2016

Dimentichi del fatto che l'uomo ucciso giorni or sono a Parigi perché ritenuto serio offensore armato era, invece, dotato di coltello (Intifada fai da te?) e di nient'altro, i media seguitano a blaterare di questo assassinio commesso dalla polizia francese come se in questione fosse chissà quale pericolo scampato. 

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giovedì 7 gennaio 2016

Impero

La Corea del nord (Paese che dai media si continua a definire "comunista", ciò che l'ereditarietà della guida del suo governo falsifica in modo totale e indiscutibile) ha il diritto di commettere l'errore di armarsi di bombe nucleari come lo hanno o lo hanno avuto (preso, in realtà) un'infinità di altri Paesi. Il fatto che tutti si siano dichiarati contro il recente test nucleare nordcoreano, anche Cina e Russia, serve a dimostrare che l'Impero esiste.

*E' opportuno chiarire che qui e altrove, nel blog, per "impero" s'intende l'accordo tendenziale planetario tra Usa, Europa, Cina, Russia. Si considera che tale accordo liquidi le prospettive, implicite nel concetto di "imperialismo", di una opposizione valida, ciò che era evidente quando Urss e Rpc si contrapponevano agli Usa. 
Sappiamo che diversi anni or sono Hardt e Negri proposero una loro teoria filosofico-politica nel fortunato libro intitolato Impero. Non ne seguiamo le tracce.

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domenica 3 gennaio 2016

Tra i due litiganti il terzo gode, ed il quarto anche

L'uccisione di un oppositore esponente della minoranza sciita in Arabia Saudita, effettuata come esecuzione di una condanna a morte, ha suscitato reazioni forti, ufficiali e non, in Iran, Paese a maggioranza sciita, e tra gli sciiti sparsi nel mondo, per esempio in Libano (Hezbollah). A proposito delle crudeli difficoltà di convivenza tra correnti religiose diverse, eppur facenti parte dello stesso ceppo: noi europei ci siamo religiosamente incarcerati, ammazzati, torturati, bruciati vivi per secoli, e dunque sappiamo di cosa si tratta. In merito alla corrente musulmana sciita rimandiamo i lettori interessati a certe pagine che l'ottimo Elias Canetti le dedicò nel suo libro Massa e potere (Masse und Macht), e ricordiamo che vi sono sottocorrenti delle due correnti. Non è facile capirci qualcosa, mai, nelle diatribe dottrinarie, anche quando sono politiche o d'altra natura. Invece è abbastanza facile considerare che l'Arabia Saudita è amica degli Stati Uniti e che l'Iran, il maggiore centro sciita, è sotto tiro non soltanto degli Usa, ma anche dell'Arabia Saudita, e naturalmente di Israele, un Paese cui non dispiace che i musulmani si ammazzino tra loro e che i loro Paesi si dissanguino in guerre e attentati. A proposito di guerre tra musulmani, ricordiamo quella spaventosa tra Iraq e Iran (1981-1988). E quella attuale, in corso in Siria. Senza dimenticare l'attività dell'Isis, organizzazione sunnita, sia in Africa settentrionale che nella stessa Siria, e in Iraq, dove gli sciiti, dopo la eliminazione da parte degli Usa di Saddam, hanno messo in minoranza i sunniti.

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Il tipo che a Tel Aviv ha sparato in pubblico causando la morte di due persone e ferendone altre, armato non di coltello, ma di mitraglietta o simili, forse matto ("ma non scemo", avrebbe detto Totò), è stato denominato dai media come "arabo-israeliano". Ciò ci ricorda che in Israele ci sono cittadini non ebrei, tuttavia ci pone un problema: perché gli israeliani non arabi non vengono definiti come "ebrei-israeliani". Se è scontato che "israeliano" vuol dire ebreo, tanto vale dire ebreo, no?

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Idioti!

Il valore intellettuale delle "visualizzazioni" web è di poco superiore al risultato di ipotetici transiti digitali scimmieschi su una tastiera. E noi che ci sforziamo di scrivere bene, di pensare bene, di provocare bene!

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