venerdì 28 febbraio 2014

Pizza e baccalà

Roma intesa come comune soffre di una mancanza di oltre ottocento milioni di euro (non abbiamo capito se definibile volgarmente "buco" o elegantemente "deficit" (in latino significa "manca"): va detto che, a quanto noi sappiamo, un buco è certo un deficit, ma un deficit non è per forza un buco. Il primo si riferisce ad una sparizione più o meno losca, il secondo alla manifesta differenza tra entrate ed uscite). Da qui il decreto detto "salva Roma" che fu bocciato da Napolitano in quanto dentro ci era stato infilato di tutto, anche pizza e baccalà; l'altro ieri il nuovo governo ha deciso di ritirare la seconda forma di tale decreto perché, dato il lavoro delle opposizioni detto "ostruzionismo", non sarebbe stato approvato in tempo. Ieri il sindaco di Roma, Marino, ha minacciato di fermare la città, nei limiti delle competenze comunali, qualora il governo non provveda. Magari ponendo la questione detta "di fiducia". Il rischio, se l'intera faccenda non sarà risolta, è che il comune di Roma sia commissariato.

Perché no?

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mercoledì 26 febbraio 2014

Crimea

L'Ucraina (accento sulla i) non sta più insieme, in compenso da qui impariamo un poco di geografia: questo il vantaggio delle crisi che hanno luogo nel vasto mondo. 
La famosa trecciona amata dai media "occidentali" è stata rimessa in libertà, i poliziotti che hanno fatto danni sono stati costretti ad esibirsi inginocchiati ed a chiedere perdono, insomma: almeno non si dirà che questa è una "rivoluzione arancione". Infatti sembra che sia piuttosto rossa di sangue - e nera d'ideali. Ma è così, e tanto ci deve bastare. Per quanto ci abbiano mostrato in pratica ogni sera la stessa piazza illuminata. E sia. 
Un pezzo di Ucraina si stacca. Un altro pezzo, a proposito di geografia, la famosa Crimea (dove il Piemonte partecipò a una guerra internazionale antirussa nel secolo diciannovesimo), non sembra che ci stia, al gioco antirusso. E siamo a due pezzi: forse non è finita qui. 
Sarà come per la Jugoslavia? 
No. Troppo vicino alla Russia.
Vedremo, o non vedremo.

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mercoledì 19 febbraio 2014

Studi storici

In Corea del Nord pare che non si mangino i bambini, ma soltanto perché i bambini sono pelle e ossa: quest'ipotesi in definitiva rassicurante ci deriva da un articolo di Repubblica dell'altro ieri, dove tra l'altro si paragona la Corea del Nord con la Germania hitleriana. Il pregevole testo ci convince del fatto che gli studi storici non vivono un periodo felice.  

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venerdì 14 febbraio 2014

15 febbraio 1944

Il 15 febbraio 1944 i bombardieri americani distrussero l'abbazia di Monte Cassino (basso Lazio), sede antichissima dei benedettini, costruzione di gran pregio e storia, dove si erano rifugiate centinaia di persone scappate dalla battaglia in corso, in prossimità della linea difensiva "Gustav", tra tedeschi da una parte ed alleati (americani, inglesi, neozelandesi; marocchini, tunisini algerini comandati dai loro padroni francesi; gurka nepalesi comandati dai loro padroni inglesi; canadesi eccetera) dall'altra *. La battaglia, durata mesi, avrebbe visto morire circa trentamila soldati delle due parti in causa. Gli alleati sostenevano che l'abbazia fosse stata occupata dai tedeschi, mentre invece oramai è noto che dentro l'abbazia di tedeschi non ce ne erano. Frustrati dalla resistenza formidabile, gli alleati vollero distruggere l'abbazia, sotto le cui macerie trovarono la morte almeno duecento persone, felici, noi crediamo, di essere schiacciate in nome della libertà e della democrazia. Chi è interessato a questa enorme battaglia, che ebbe termine solo nella primavera inoltrata, ha da leggere molto. Noi, per motivi personali che qui non contano, abbiamo letto un libro recentemente uscito che s'intitola appunto "Monte Cassino 1944", autore Nando Tasciotti, editore Castelvecchi. Non abbiamo trovato quel che cercavamo, ma abbiamo imparato qualcosa. Per esempio che la distruzione dell'abbazia fu crudele, stupida e controproducente.

* Circa millecinquecento soldati italiani combatterono in quell'occasione sotto il comando tedesco; un certo quantitativo era già agli ordini degli alleati, come esercito del "regno del sud". Per quest'ultima forma d'impiego di pezzi dell'esercito italiano v. "La pelle", interessante racconto di Curzio Malaparte.

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martedì 11 febbraio 2014

Terrorismo

Sui due militari italiani nei guai in India c'è da dire che l'accusa di terrorismo che hanno a carico non è strana, infatti esiste, fin dai tempi della seconda guerra mondiale, un terrorismo in divisa (Churchill parlò di bombardamenti terroristici da effettuare sulle città italiane e tedesche; gli americani distrussero con la bomba atomica due città allo scopo di annichilire il Giappone - e terrorizzare l'Unione Sovietica). Sparare a casaccio contro una barca, questo hanno fatto i due fucilieri italiani, è terrorismo. D'altra parte la prospettiva di punibilità dei due dimostra che l'Italia è un Paese che non conta molto: questo, se pensiamo all'impunità dei militari Usa all'estero, è piacevole.

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giovedì 6 febbraio 2014

A memoria

Woody Allen è accusato di nuovo, dopo venti anni circa, di aver avuto con una sua figlia adottiva dei contatti impropri. Stavolta lo accusa la figlia stessa, ormai diventata una donna. Ai tempi il Koenigsberg (questo il cognome vero di W.A.) fu assolto dai giudici in base all'ipotesi che la bambina avesse confuso la realtà con la fantasia. I bambini sono testimoni poco credibili proprio per questo; gli adulti invece sono testimoni poco credibili perché sono influenzati dai loro pregiudizi. Parola di Schlomo Freud.
Nessuno dunque è credibile, come testimone, e meno lo è quando dai "fatti" sia trascorso tanto tempo; eppure, negli ultimi decenni, della memoria testimoniale è stato fatto un mito, perfino gli storici da decenni vanno in giro armati di strumenti tecnici ad intervistare persone anziane che, distolte per qualche mezz'ora dalla loro attività fondamentale, guardare la tv, raccontano quel che si ricordano, proprio come la graziosa figlia adottiva del Koenigsberg. 
Non credere ai bambini, agli adulti, ai testimoni privi di prove concrete, è sbagliato, come principio. E' tuttavia sbagliato anche crederci, come principio, se non ci sono prove.

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lunedì 3 febbraio 2014

Fellatio

Mi vergogno a parlarne ...

Bene!

Un parlamentare ha dubitato che le sue colleghe del Pd siano state elette per meriti politici, asserendo che questa tappa della loro carriera sia dipesa ...

Ma come parli? Sembri il nostro autore ...

ti ho detto che mi vergogno ... dunque, sia dipesa ...

dal verbo "dipendere", mi raccomando ...

da altre abilità!

Cioè? Spiegati bene, lo sai che non seguo la cronaca ...

da abilità erotiche inerenti ...

inerenti ...

la fellatio ...

ha detto fellatio, quel parlamentare ?

No, veramente ha detto un'altra parola, mi vergogno ...

Quindi ?

Scandalo, sdegno e proteste, denunce eccetera ... Tu che ne pensi ?

Ignoro quale sia l'abilità erotica orale delle parlamentari del Pd, e dei parlamentari PD in genere, quella politica è zero, lo dimostra la qualità umana ed intellettuale, oltre che politica, del loro segretario ...
Tuttavia il tizio che ha provocato le signore PD è caduto nell'errore di mescolare il privato con il politico, del resto si tratta di un errore ormai vecchio di quattro decenni, tu ancora non eri nata ...

Come se ne esce ?

Piantando paletti che delimitino la sfera privata e la separino da quella pubblica, facile no?

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