venerdì 30 luglio 2010

Lotta di classe.

La mossa di Marchionne, uscire dai vincoli del contratto nazionale metalmeccanici per imporre condizioni di lavoro e contributive simili a quelle vigenti nei paesi "poveri", così faecendo dell'Italia industriale una Polonia, una Romania ecc., è un contributo al rilancio della organizzazione della lotta di classe in Italia, degna del capitalismo, che sa cambiare le regole del gioco in corsa, spiazzando gli avversari...Ma il capitalismo, in Italia, ha avversari?

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Separati Berlusconi e Fini?

Augusto e il Clown Bianco, Berlusconi e Fini, davvero stanno per separarsi... Sembra! Non faranno più i loro numeri insieme?

Avevamo previsto che no, non si sarebbero separati...pazienza...

Fini ha commesso, dal suo punto di vista, un errore a far sciogliere il partito AN nel PDL, Berlusconi ha commesso, dal suo punto di vista, un errore facendo di Fini la "terza carica dello Stato"...Ora pagano entrambi, di più Fini...

Noi speriamo che da tutto ciò venga qualcosa di cattivo per il governo della Biscia, cioè qualcosa di buono (insomma, accontentandoci, dati i tempi) per la giustizia sociale, unica cosa che c'interessa...

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Tutti a guardare.

In ritardo sui fatti narrati, diciamo la nostra sulla faccenda della cocaina "a Milano".... Facciamola finita con la proibizione di cocaina eccetera, sarebbe opportuno che le persone, note o ignote, si comprassero la loro sostanza esattamente come si comprano (o pagano alla consumazione) alcolici e superalcolici, o tabacco, o psicofarmaci...
Non vogliamo certo sostenere che una benzodiazepina sia come un pacchetto di sigarette o un whisky o una tirata di coca, ma si tratta pur sempre di sostanze "psicoattive"...
Quando in questione sono personaggi famosi o noti ai più, nel giro "droga", scatta il guardonismo moraleggiante, ipocrita e invidioso...
La "strafica" perde l'aura di "santità" mediatica....l'ignoto "rivela" di aver sniffato insieme all'altra vip...tutti a guardare...Luridume...

Accendiamoci una sigaretta e passiamo ad altro...

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mercoledì 28 luglio 2010

Pena di morte in Italia.

In Italia a tratti la pena di morte si eroga senza preavviso e per reati lievi, magari infrazioni, come l'altro giorno in provincia di Terni, dove su una stradina due carabinieri (viene da carabina) hanno ucciso un uomo di 34 anni, colpevole di viaggiare su un motorino senza targa, vecchio e scalcagnato, colpevole di aver reagito con violenza (pare) al blocco, armato di coltello, colpevole di aver ferito i due carabinieri...Ammesso che la versione ufficiale sia anche lontanamente prossima all'accaduto, ammesso, non concesso, meritava di morire, quest'uomo così giovane che se ne andava per i fatti suoi su un vecchio motorino senza targa lungo una straduccia secondaria? Non bastano due uomini, autorizzati a usare la violenza da parte dello Stato, a placarne uno?
Può capitare di essere ammazzati per così poco, per una reazione magari esagitata, da parte di chi dovrebbe essere parte della nostra sicurezza?

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lunedì 26 luglio 2010

Difesa della razza a Gerusalemme.

Giorni fa su Repubblica abbiamo letto la storia di un breve amore tra un israeliano musulmano e una israeliana ebrea, la quale ultima ha prima accolto il corteggiamento e le conseguenti attenzioni erotiche dell'uomo, e poi, quando ha saputo che lui non è ebreo, lo ha denunciato. Il giudice, ci pare che la storiella abbia avuto luogo a Gerusalemme, ha condannato l'uomo "per stupro" con l'argomentazione che, non avendo lui dichiarato "prima" alla donna la sua appartenenza etnica, il rapporto sessuale avuto sarebbe stato da lui estorto come con l'inganno.
Com'è noto non pochi ebrei considerano gli accoppiamenti generativi tra ebrei e "non ebrei" una vera sciagura. Com'è noto non pochi ebrei hanno a cuore la purezza della razza. La loro, che naturalmente sono guai se qualcuno la menziona come razza. Anzi, da decenni usare il termine razza significa entrare tra le spine del politicamente scorretto, foss'anche si trattasse di cani.

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martedì 20 luglio 2010

L'omo della provvidenza.

Ieri sul Manifesto in terza pagina la brava e colta Ida Dominiianni (cinque sono le "i") tifava per il nuovo probabile ma osteggiato leader dello schieramento di centro sinistra, Nichi Vendola, un personaggio dotatissimo in fatto di imbonimento democratico, di sicuro il migliore da opporre alla Biscia, lo riconosciamo perché abbiamo avuto occasione di studiare il tipo durante una trasmissione su La 7: a parte la "lisca" e l'orecchino, che gli alienerà i voti dei più moderati e morigerati, il Vendola sembra davvero che creda alle cazzate che dice, lo definiremmo, con il poeta, "falsa faccia di vera tragedia", ma va bene così: contro la Biscia tutto fa, magari Del Piero o Totti. Dopo Veltroni si spalancano praterie di possibilità.
La brava e colta Dominiianni concludeva il suo articolo, intitolato al "desiderio" ( ma de che?) , agitando il timore che, pur di frenare quest'omo della provvidenza, le forze conservatrici di entrambi gli schieramenti rispolverino il proporzionale, tipicamente meno protagonistico del maggioritario.

Dico: il suffragio universale è un errore, ma almeno facciamolo rispettando le proporzioni, Ida!

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lunedì 19 luglio 2010

Sculture maltrattate.

Il danneggiamento avvenuto a Palermo per mano di ignoti, ci riferiamo alle due sculture raffiguranti i due magistrati Borsellino e Falcone rovesciate in terra e parzialmente infrante, potrebbe essere una risposta alla bruttezza delle sculture stesse. Orribili sculture opera di "artisti" raccomandati e ruffiani occupano luoghi anche degni di nota delle nostre antiche città, facendo a pugni con la bellezza intorno, depositata ma viva. Tale bellezza potrebbe, a Palermo, essersi incarnata nelle mani di ignoti feriti dall'orrore dell'arte ruffiana e raccomandata, oltre che dalla retorica ignobile delle trombette...

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martedì 13 luglio 2010

Ladri.

I ladri si distinguono in legali e illegali, di solito i ladri legali stanno nei luoghi dove si vende qualche merce, ogni merce, inclusi i servizi, incluso il denaro, vedi alla voce banche, i ladri illegali sono quelli di cui tratta la cronaca cosiddetta nera, rapinatori, borsaioli, ladri d'appartamento, truffatori, usurai, ma qui vedi di nuovo alla voce banche. La violenza che esercitano sulle loro vittime i ladri illegali, di solito, è maggiore della violenza esercitata dai ladri legali, i quali in realtà ti vendono qualcosa in cambio del denaro che ti derubano, mentre i ladri illegali non fingono di vendere: tolgono e basta.

I ladri illegali talvolta si organizzano, e allora si parla di criminalità organizzata, che non è uguale alla tale o talaltra associazione di industriali o commercianti eccetera, ma le somiglia. Non a caso le cronache parlano di "infiltrazioni" degl'illegali tra i legali. I metodi illegali sono più spicci degli altri, i legali, ma la materia che essi metodi trattano è la stessa, il denaro, il capitale, che è una notte in cui tutti i porci hanno lo stesso colore.

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sabato 10 luglio 2010

Teste di giornale.

I quotidiani che sfogliamo, spesso con grande velocità, Corriere, Repubblica e Manifesto, soprattutto i primi due, riempiono in questi giorni molto spazio prezioso con articoli su malversazioni ipotetiche, supposte, probabili, commesse da certi dignitari vicini al cosiddetto presidente del consiglio, verdini, bianchetti, rossastri, allo scopo forse (forse) di combattere il governo, chi lo sa?
Repubblica combatte contro questo governo, il Corriere lo vorrebbe "migliore", crediamo.
Comunque sia, il tema della cosiddetta corruzione, insieme a quello della cosiddetta criminalità organizzata, è molto frequentato, deve provocare del godimento narcisistico. Viene da pensare che, nelle teste di quotidiani come i due di cui sopra, circoli l'idea di una possibile non malversazione e di una possibile non criminalità organizzata, di una politica "pulita" e di una pratica capitalistica rispettosa delle leggi.
Queste teste di giornale crediamo che idealizzino la cosiddetta democrazia e il capitalismo, l'idealizzazione essendo un facile errore, se non una banale forma d'ipocrisia. E che non pensino, o non vogliano pensare, che il capitalismo trasforma le leggi e quindi la legalità secondo i suoi interessi, che la cosiddetta democrazia (questa) non è altro che un imbroglio politico del capitalismo stesso.
La malversazione e la criminalità (organizzata) sono il capitalismo.
In sintesi: politicamente i ladri e i mafiosi non sono molto interessanti, se non sono definiti con i loro nomi veri, da ciò deriva che l'insistenza delle teste di giornale di cui sopra è mistificatoria.

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giovedì 8 luglio 2010

Libertà di piovra.

Ieri un tg della sera ha dedicato alcuni minuti alla piovra "indovina" che in Germania si tiene mediaticamente d'occhio, pare, in merito alle previsioni sull'andamento dei mondiali di calcio. A proposito di libertà di stampa, questa "notizia" serve a coprire il tempo invece dedicabile a notizie vere. I giornali e telegiornali abusano del loro tempo e della loro carta, sprecandoli con sciocchezze, nascondendo invece l'informazione seria, magari relegandola in angolini invisibili.

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lunedì 5 luglio 2010

Intercettami tutto...

Parecchi anni fa, ricordiamo, ghirlande umane dette girotondini manifestavano per la magistratura, sul serio, non è uno scherzo, oggi grumi di popolo viola manifestano per la libertà d'intercettazione, sul serio, non è uno scherzo, e di stampa, lavorando sempre per la magistratura (quella che assolve i ricchi e sbatte in galera i poveri) e per i giornali e telegiornali (quelli che giorno dopo giorno ingannano lettori e spettatori facendogli credere che "cristo è morto di sonno") ...

Intanto il nemico seguita a comandare, i giudici a truccare la bilancia, i giornali a fare la loro sporca propaganda.

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Tredicesima.

La forma natalizia e gratificatrice della cosiddetta tredicesima, dopotutto una ruffianata d'accordo con i commercianti, non deve ingannare: si tratta solo di stipendio. Dunque l'emendammento, proposto alla cosiddetta manovra economico-finanziaria del governo da un carneade in cerca di visibilità, è un attacco provocatorio allo stipendio dei dipendenti pubblici...Perché poi solo a loro, dovrebbe essere tagliata la tredicesima, e non ai privati?

Ciò rientra nei piani di privatizzazione, accompagnata sempre dall'annientamento progressivo di ciò che è pubblico, beni, servizi, persone, lavoro.

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