martedì 28 febbraio 2012

Il vicedirettore del Corriere, l'estremista della moderazione Battista, domenica commentava il prosciglimento di Berlusconi al termine del processo Mills godendone il significato e le prospettive di pacificazione tra la fazione anti e la fazione pro Berlusconi, pacificazione celebrata in questi mesi dalla grande coalizione che sostiene il governo Monti.

Non ci aspettavamo di meno.

L'esito del processo è stato il proscioglimento, per decorrenza dei termini, di Berlusconi, accusato di aver pagato Mills perché fornisse falsa testimonianza eccetera. Peccato che l'accorciamento dei tempi utili per la prescrizione sia stato deciso da Berlusconi e dal suo governo.

Si veda invece, come sempre nell'eccellenza dello stile, Franco Cordero ieri su Repubblica: in nome della verità, non dell'ipocrisia.

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sabato 25 febbraio 2012

In fatto di "articolo 18" i rappresentanti dei capitalisti al governo (as usual) esercitano la loro missione, che consiste nell'accrescimento del comando del capitalista sul lavoratore suo dipendente, allo scopo di ricavarne il maggior plus valore possibile, cioè: pagarlo poco, il meno che si può in un dato paese. In Serbia un metalmeccanico è pagato un quarto rispetto ad un metalmeccanico italiano.
Il licenziamento libero è uno strumento ricattatorio nel segno del comando del capitalista sul lavoratore suo dipendente.

A non esercitare bene il loro compito sono i sindacati, i quali, invece di passare mezze o intere giornate a parlare con Madame Fornero e compagni, dovrebbero dichiarare scioperi generali uno per settimana.
I partiti di sinistra, messi fuori dal parlamento a cura di Veltroni, non hanno forza.
Alcuni sfruttati s'immolano più o meno narcisisticamente, lasciati soli dalle loro organizzazioni, vendute o inesistenti, arrampicandosi in luoghi alti e gelidi, nuocendo alla loro salute anche con scioperi stupidi della fame, e catturano l'attenzione - qualche decina di secondi - sui tg: invece dovrebbero scendere a terra e combattere contro il capitalismo che li spreme prima di buttarli via.
Ma, molti di loro, sono stati rincretiniti dal consumismo e sono diventati piccolo borghesi.

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giovedì 23 febbraio 2012

In merito alla condanna a pagare sette milioni di euro alla Fiat per averne, un giornalista, danneggiato l'immagine (...) con la denigrazione (...) di un suo modello "mitico" comparato con altri due concorrenti durante una trasmissione della tv Rai, condanna che fa riflettere, l'ottimo Michele Serra su Repubblica ieri confabulava con se stesso in relazione al sospetto che in questo sistema socioeconomico abbiano più valore le merci delle persone.
Ma non era comunista, il Serra, da giovane?

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Ieri Repubblica ospitava un comunicato di tre psicanalisti in difesa della psicanalisi, che, dopo essere stata di gran moda per decenni, da parecchio tempo è caduta in disgrazia.

Gli psicanalisti devono analizzare le critiche che loro vengono rivolte (anche a capocchia), non difendere la loro (in)disciplina.

Noi qui, noi là, ma per favore!

Interessante è però che i tre appartengano a tre (in)discipline diverse, quella freudiana, quella junghiana, e quella lacaniana.

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Con ritardo vogliamo ragionare brevemente su Bettina, la decorativa Frau del presidente tedesco Wulff, il quale ha dato le dimissioni dal suo decorativo incarico perché i media eccetera avevano scoperto qualche traccia di marmellata sulle sue dita. Il Wulff ha parlato per pochi minuti, in compagnia della moglie, lì accanto a fare la bella statuina. Warum? Che cosa c'entra il coniuge? Forse il Wulff voleva mostrare la sua bella ombra? Forse è stata lei ad insistere? Ci è tornata in mente la coglioneria abissale dei politici americani, che "portano" la moglie sul palco.Forse vogliono mostrare che sono "normali".
La vita privatra è uno strumento della politica.

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Gl'introiti (buoni, ottimi, o nababbici) dei ministri dell'attuale governo c'interessano non guardonisticamente, ma per ribadire noi una vecchia e buona idea: che chi ha soldi e beni non starà mai dalla parte di chi non ha né soldi né beni.
Salvo rarissime eccezioni: F. Engels o C.Cafiero.

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giovedì 16 febbraio 2012

Leggiamo che il Manifesto starebbe per chiudere - anche perché gli sono venuti a mancare i soldi erogati dallo Stato, e che una sottoscrizione in suo favore da un milione di euro è iniziata sulla base di un contributo minimo di mille euro.
Come dice il grande Lebowsky: dov'è un bancomat?

A proposito di giornali e loro chiusura, abbiamo appreso, durante un tg cui assistevamo (privi di ogni giustificazione, dunque imperdonabilmente), che il noto Celentano ha detto, dal palco del cosiddetto festival di San Remo, che due testate cattoliche dovrebbero essere chiuse perché non si occupano dei "progetti di Dio" (così il Celentano), ma di politica. Ha anche dato del "deficiente" a un giornalista del Corriere della sera, del quale noi non sappiamo il grado di acutezza mentale, come non sappiamo niente delle due testate cattoliche oggetto dei fulmini del Celentano.

Lo Stato, nella forma dei due ultimi governi (quello cosiddetto e l'attuale, serio) ha in realtà deciso di contribuire alla chiusura di parecchi giornali, togliendo loro i suoi finanziamenti. V'è qualcosa dunque che lega lo Stato al noto Celentano.

"Dovè un bancomat?".

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martedì 14 febbraio 2012

In Grecia il parlamento ha votato in maggioranza a favore del prestito di almeno centotrenta miliardi di euro, da parte di chi li ha, alle banche greche; in cambio ha promesso la fame del popolo. Presto ci saranno nuove elezioni e vedremo, intanto siamo interessati a questo popolo che, a differenza di altri di nostra conoscenza, si ribella.
Il noto Gad Lerner, ieri su Repubblica, afferma che, da parte di chi ha i soldi da prestare alla Grecia in cambio sappiamo di che cosa, si pratica del colonialismo economico. Il Lerner ha scoperto che esiste il colonialismo economico, evviva!

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Il veto Onu di Cina e Russia al biasimo (acqua tiepida) votato dagli altri Paesi a carico del colpevole governo siriano ha fatto scandalo presso i sepolcri imbiancati che passano sopra, da anni, ai veti Usa alle mozioni di biasimo (acqua tiepida) a carico di Israele.
Il diritto di veto potrebbe valere nei casi in cui le conseguenze delle mozioni fossero violente e violanti, non certo nel caso recente e in quelli del passato, di solo biasimo (acqua tiepida).

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domenica 12 febbraio 2012

Cunt & Cant

Fucking black cunt, pare che un giocatore di calcio inglese abbia detto a un suo collega durante una partita. Queste tre parole, in quanto offesa razzistica, sono costate all'autore la fascia di capitano della nazionale inglese di calcio - allenata dal "tecnico" Fabio Capello. Che, sentendosi esautorato in merito al provvedimento, si è dimesso.

Queste tre parole non è facilissimo tradurle in italiano: fottuta troia nera sembra accettabile.

Nel Paese che ha dominato mezzo mondo, che ha sfruttato e schiacciato centinaia di milioni di esseri, che in questi ultimi anni ha collaborato con gli Usa a guerre sanguinarie contro popoli non precisamente "bianchi", che ha visto l'anno scorso una rivolta causata da violenze della polizia contro un "black", si è molto sensibili alle parole, non si transige neppure a proposito delle offese che i calciatori si scambiano durante le partite, se si tratta di offese che toccano il colore della pelle. Se il tizio avesse gridato a un avversario bianco fucking cunt non saremmo qui a perdere il nostro tempo.

In inglese c'è una parola, cant, che significa, più o meno: ipocrisia e autoinganno.

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giovedì 9 febbraio 2012

Perché non ci occupiamo mai dei fatti di sangue che, a quanto pare, avvengono copiosi da molti mesi in Siria? Abbiamo certo dei temi che ci stanno più a cuore di altri, com'è ovvio, e qui non si tratta di dare informazioni, ma di prendere appunti, per così dire "in pubblico". A punti, del resto anche quotidiani e telegiornali trattano gli argomenti che vogliono. Mica tutto lo scibile planetario.

La Siria, per altro, è alleata dell'Iran, dunque sospettiamo che la critica da parte dei "nostri" media a quel Paese dolente sia inquinata, il che significa che non ci fidiamo dei "nostri" media, in particolare quando toccano il Medio Oriente.

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martedì 7 febbraio 2012

Il famoso danzatore Bolle ha attirato su di sé attenzioni meno entusiastiche del solito dopo aver cinguettato certe sue impressioni sul degrado napoletano (presso il teatro San Carlo).
Il fatto che non pochi manchino di un letto con sopra un tetto per dormire, e di un posto dove abitare, che dormano sotto i ponti o sotto i portici anche squisiti che le città offrono, è un segno distintivo del degrado del sistema che ci domina, sempre generosamente produttivo di miseria e di nuove espulsioni dal normale benessere (casa, lavoro, salute eccetera).
La carità di un sottoponte, di un portico, non è la soluzione.

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lunedì 6 febbraio 2012

A proposito della neve a Roma, tutti vedono che la stragrande maggioranza dei cittadini (ovunque) si muove su mezzi privati individuali, la responsabilità di ciò è certo sistemica, tuttavia è assurdo pretendere che un'amministrazione comunale o la protezione civile tolga le castagne dal fuoco a decine, centinaia di migliaia di automobilisti sprovveduti in fatto di guida sulla neve e sprovvisti di catene o di pneumatici termici, che sono rimasti bloccati e bloccano le strade della città. Trasformando una modesta nevicata in un disastro.
L'anno scorso avvenne a Firenze, altra città impreparata di fronte alla neve, quest'anno a Roma.

Se ti muovi privato devi premunirti, non puoi aspettarti miracoli dal pubblico.

Inoltre ci piacerebbe sapere quanti di coloro che si lamentano sono in regola dal punto di vista del loro contributo in termini di tasse pagate (irpef)

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giovedì 2 febbraio 2012

Il tizio che ha fatto sparire a pro suo tredici milioni di euro destinati al partito cosiddetto Margherita avrebbe proposto di restituirne circa la metà: troppo buono!
Pare che al massimo rischi due anni di condanna, certo in prigione non andrà, e forse qualcuno dei suoi dirigenti non dorme sonni tranquilli.
E' un cinquantenne un po' troppo invecchiato (certo dagl'impegni politici), oggi iscritto al partito cosiddetto democratico, i tg lo mostrano parlante ad una riunione di ex partigiani.
ragazzi, siate un poco più selettivi, per favore!

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Su la Repubblica di ieri 1 febbraio B.Valli c'informa della probabile imminente guerra israelostatunitense contro l'Iran, che a quanto pare intende realizzare armi atomiche, le quali com'è noto non rientrano nelle disponibilità di alcun altro Paese della zona e del mondo. Com'è noto, soltanto l'Iran ha la passione per gli armamenti atomici, mentre Israele e gli Stati Uniti, i due Paesi che intendono attaccare l'Iran, coltivano garofani.
Il Valli d'altra parte c'informa del fatto che gli agenti segreti israeliani hanno negli ultimi anni fatto fuori cinque scienziati iraniani impiegati nel programma atomico del loro paese, e di questa franchezza dobbiamo essergli grati. Se non è arrogante partigianeria.

Troviamo osceno che si distruggano ricchezze per costruire bombe atomiche, e stupido che un Paese non florido sprechi denaro in questo modo, tuttavia, come sanno i nostri "visualizzatori" meno distratti, troviamo osceno anche che il bue dia del cornuto all'asino.

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