domenica 30 agosto 2015

Talk is cheap

L'ottimo Bascetta nei giorni scorsi ha scritto sul Manifesto un articolo di cui il nucleo ci pare stare nella critica dei criteri di accoglienza dei migranti. Il Bascetta non a torto ritiene sbagliato distinguere tra profughi e migranti per motivi economici. Ritiene sbagliato anche distinguere tra profughi da questo o quel teatro di guerra. Ragione per cui si ha l'impressione che il Bascetta sia favorevole all'accoglienza tout-court. 
Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà.
Talk is cheap.

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martedì 25 agosto 2015

Amnesia storica

Il danneggiamento da parte dell'Isis di importanti siti archeologici e d'altro materiale antico considerato prezioso è presentato dai media in stato di amnesia storica, se non di banale ipocrisia, infatti non c'è guerra che non abbia comportato danni ad edifici di valore. Oltre a tutte le altre distruzioni. 
Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi danneggiarono in vario modo tutti i Paesi da loro bombardati dal cielo, invasi od occupati, e lo stesso fecero gli anglo-americani, che distrussero in particolare l'intera Germania. Si pensi solo, venendo all'Italia,  all'Abbazia di Monte Cassino, distrutta dai bombardieri alleati in quanto sospettata di essere sede di forze tedesche - che però si trovavano al suo esterno. Nei sotterranei si erano rifugiati invece molti molti civili, e pochi ne uscirono vivi. 
Durante una delle due guerre dette del Golfo gli Usa non risparmiarono i siti archeologici o museali irakeni. 
Correndo indietro, i trionfanti mongoli di Gengis Kahn radevano al suolo le città da loro conquistate.
In guerra non si fanno sconti, i nemici siamo noi - riflessi da uno specchio deformante.
Tornando all'Isis, le sue distruzioni spesso non sono effetti secondari della guerra, ma suoi obbiettivi primari di genere propagandistico-mediatico-religioso. Se non prede di guerra, che come si sa sono oggetti in assoluto "disponibili" al vincitore.

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Muri e mari

Gli sbarramenti o "muri" che non pochi Paesi realizzano da tempo immemorabile (si pensi al Vallo di Adriano, in "Britannia", o alla Muraglia cinese) allo scopo di proteggersi da invasioni o "evasioni" (vedi il celeberrimo Muro di Berlino) sono poco simpatici, sì, ma c'è di peggio, per esempio la guerra. 
Per dire.
Venendo all'odierno "muro" ungherese, o allo sbarramento militare macedone (di breve durata) contro profughi e migranti, strumenti che esprimono un diritto statuale innegabile, c'incuriosisce il fatto che quei Paesi non facilitino invece il transito di chi certo non vuole stabilircisi - i migranti e profughi ambiscono infatti a luoghi "ricchi" come la Germania o la Scandinavia. 
Orbene: si tratta, con questi sbarramenti e "muri", di una reazione difensiva quasi automatica contro l'estraneo? Di un rifiuto "mascolino" della passività (direbbe Freud)? Oppure Macedonia, Serbia, Ungheria agiscono "per conto terzi", dove per terzi si intende la Germania e la Scandinavia?
Naturalmente c'è dell'altro: forse Macedonia, Serbia e Ungheria non hanno l'organizzazione indispensabile per "registrare" i migranti e profughi, oppure non vogliono registrarli per non dover poi rischiare di"ospitarli". 
No, li forniscono di permessi temporanei allo scopo di farli transitare altrove.
Complicato, vero?
E l'Italia? Non ha bisogno di "muri", è il Mediterraneo che si incarica di "fermare" profughi e migranti facendone strage, parziale ma consistente. 
Ah, quant'è interessante questa faccenda! 
Per dirne ancora: non è, questo fenomeno migratorio, una sorta di autodeportazione di massa? Non sono, gli "schiavi", mercanti di se stessi?

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giovedì 20 agosto 2015

Zona gol

Si può credere che Tsipras voglia verificare se Siriza ha ancora la maggioranza dopo che il suo governo ha accettato le condizioni della Troika tradendo le promesse fatte a suo tempo. Rischia, non c'è che dire. 
Si può tuttavia credere che in realtà voglia sconfiggere gli oppositori di "sinistra" interni al suo partito facendoli uscire dal parlamento, allo scopo di creare alleanze con chi lo ha appoggiato, da "destra", recentemente. 
Ha del coraggio. Peccato che in zona gol si sgonfi.

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mercoledì 19 agosto 2015

Hanno tanti soldi

AIPAC, non ricordo mai che cosa significa questo acronimo ...

American Israel Public Affairs Commitee, è una lobby ebraica americana ... Sta spendendo quaranta milioni di dollari in queste settimane perché il congresso voti contro l'accordo relativo allo sviluppo dell'industria atomica in Iran ...

Hanno tanti soldi?

...

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martedì 11 agosto 2015

La "ditta" non c'è più

Coloro che hanno contribuito all'ascesa di Renzi Matteo prima localmente a sindaco di Firenze, poi a segretario nazionale del PD, infine a presidente del consiglio - facendogli posto con il mezzo pratico sciaguratissimo delle primarie e, soprattutto, con l'abbandono delle idee che rendevano il loro partito ancora un poco diverso dai partiti di centro, adesso si rendono conto di che cosa hanno fatto e tentano di recuperare. Abbiamo riconosciuto qui tempo fa a Renzi Matteo il merito oggettivo di aver fatto piazza pulita di quei rinnegati che pure avevano ed hanno il volto umano di chi forse talvolta nel cuore della notte si ricorda di essere nato e cresciuto a sinistra - lasciamo stare il comunismo, che non è più in questione fin dai tempi antichi del Pci. Tuttavia questi rinnegati, questi traditori, queste facce false di vera tragedia, hanno oggi la nostra comprensione, infatti, ripetiamolo, sembra che si rendano conto dei loro errori e che tentino di recuperare. Escano dal PD e tentino di ricostruire un qualcosa, almeno, di socialdemocratico, non restino in gabbia. La "ditta", come la chiama Bersani, non c'è più.

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lunedì 10 agosto 2015

Il riposo

Scalfari pubblica ancora il suo sermone della domenica, lo sai?

Lo so...

Ma è molto anziano! Non ha voglia di riposarsi?

Si riposa scrivendo, non solo il sermone della domenica su Repubblica, ma anche libri, ora s'interessa alla religione, duetta con Papi, teologi, gente così...

Si riposa scrivendo, ma pensa: e allora quand'è che si stanca?

In tutto il resto del tempo, lavora moltissimo sai?

Cioè lavora quando non lavora e non lavora quando scrive?

E' così, credo, comunque...

Comunque?

Beh, fa niente no?

Cosa?

Che scriva o non scriva.

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martedì 4 agosto 2015

Uno sguardo nell'abisso

L'imperatore del Giappone con l'imperatrice hanno ricevuto Renzi e signora...

Bene!

Come bene? Ma non lo vedi che è folle?

E tu non vedi che prima si riempie l'album di foto da mostrare ai nipotini di Renzi, col Papa, col presidente Usa, con l'imperatore del Giappone, non so con chi, e prima finisce questa farsa?

Cioè vuoi dire...

Che ci siamo, tra un po' potremo toglierci la molletta che ci tiene chiuso il naso, Sudaticci torna a Pontassieve!

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