lunedì 31 marzo 2014

Vetriolo

Un tribunale italiano ha condannato in primo grado un uomo a venti anni di reclusione per aver costui incaricato due sicari di ferire una donna di sua conoscenza e frequentazione per mezzo del vetriolo, atto che è costato costa e costerà assai alla vittima. Il tribunale ha condannato a circa trenta anni in totale i due sicari. Quanto precede significa che in Italia non mancano le leggi per punire come merita chi commette certi crimini - ed insieme invita al silenzio.

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giovedì 27 marzo 2014

La volante rossa

Consigliamo la lettura di un libro scritto da Francesco Trento, intitolato La guerra non era finita, editore Laterza, è una novità. Si tratta della storia della meravigliosa Volante Rossa, che agì a Milano negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale (1945). Era un gruppo di giovani comunisti organizzato autonomamente allo scopo di combattere contro i fascisti ed i loro accoliti e protettori: volava dove c'era bisogno delle maniere adeguate allo scopo. Il libro, che ci tocca per ragioni personali anagrafiche qui trascurabili, insegna la storia italiana del secondo dopoguerra, ed illumina gli ingenui che abbiano ritenuto il fascismo terminato nel 1945 - come un film quando scorrono i titoli di coda. I molti militanti fascisti ricominciarono subito la loro guerra, che non solo non "era finita", ma non sarebbe finita neppure dopo. Essa vive infatti da quando il fascismo iniziò ad agire contro le organizzazioni del movimento operaio, cioè subito dopo la fine della prima guerra (1918), e dunque: se è con una certa stanchezza che leggiamo invettive fasciste ed antifasciste sui muri delle città, o sentiamo di scontri tra fascisti ed antifascisti qua e là, ebbene: è la guerra che continua. Anche se le organizzazioni del movimento operaio non le vediamo più, e neppure il movimento. Gli operai sì. 
La Volante Rossa com'è naturale intervenne anche in rapporto alle prepotenze del padronato, della polizia democristiana (v.alla voce Scelba), in altri termini della reazione politico-istituzionale alla resistenza antifascista di sinistra che riuscì a spegnerne il fuoco, dando luogo, con la complicità della dirigenza del PCI, alla lunga autostrada grigia nella quale siamo perduti ormai da decenni.

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lunedì 24 marzo 2014

Bile

Mosé Naim tradotto su Repubblica, non ricordiamo quando precisamente, schizza la sua bile per il passaggio della Crimea alla Russia, chiamando quel che è successo "annessione", senza ricordare che una larga maggioranza di persone del luogo hanno votato in favore del ritorno a quel che esse considerano la loro patria. 
Il Naim, che noi leggiamo spesso con spasso perché si tratta di un modello iperrealistico di malafede e falsa coscienza, se non di cant, che in inglese allude al credere alle proprie menzogne *, sostiene che quella della Crimea è la prima "annessione" in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale. Dimentica l'annessione con o senza virgoletta della DDR alla Germania federale, e della Polonia, Romania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria, Slovenia, Croazia, Kossovo (in quest'ultimo caso con una guerra schifosamente voluta dagli yankee) - ed abbiamo dimenticato qualche altro Paese - all'imperialismo americano. 
Non importa includere territorialmente un Paese, per annetterselo. Del resto agli yankee basta avere mano libera, e piazzare basi militari e missilistiche e che tutto sia oggetto di "libero" mercato. Stavolta in Ucraina gli è andata male, ed un funzionario come il Naim si mobilita.

*Il NYTimes eccelle in questa arte.

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sabato 22 marzo 2014

Josip

Lo so! 
Cosa? 
Ti conosco, lo so che tu hai goduto, e di recente! 
Ma cosa stai dicendo? 
Parlo della Crimea, non far finta di nulla, della Crimea... 
Mmmmm.... 
Tu hai goduto sfacciatanmente quando hai visto in tv le bandiere rosse con su la falce e martello, dillo, abbi il coraggio! 
E ancor di più ho goduto quando ne ho vista una con su il ritratto di Giuseppe! 
Giuseppe? 
Josip Vissarionovic Dugasvili... Stalin, cocca, Stalin! 
Stalin? 
Stalin, "terrore dei fascisti e dei falsi comunisti"...

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sabato 15 marzo 2014

Non parlamento

La programmata eliminazione del Senato, luogo di verifica e correzione delle deliberazioni della Camera, in nome della semplificazione e del risparmio, è demagogica e colpevole. Prefigura un luogo ipersemplificato grazie alla molto ingiusta legge detta Italicum, la Camera, dove non si parla* più, ma si obbedisce. Non è un caso che tale legge è stata frutto di un accordo tra Renzi Matteo ed il pregiudicato Berlusconi Silvio. Renzi Matteo, che non ha certo gli armadi pieni scheletri come il suo compare Silvio, per ignoranza oppure perché ama "parlare" solo lui, ha in mente, se ne ha una, di dare una bella picconata in testa alla Costituzione ed a quel po' di democrazia "vera" che rimane in questo Paese. *"Parlamento" viene da "parlare".

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giovedì 13 marzo 2014

Come a Borgo a Buggiano

Ieri ho letto su Repubblica la traduzione di un articolo firmato da Milton Friedman (la seconda enne è stata circoncisa) in cui l'economista Nobel tratta per il NYTimes quel che "noi" (scrive lui) "dovremmo fare" con quel malandrino di Vladimir Putin che, pensa un po' , non gradisce che la base navale di Sebastopoli (Crimea) passi nelle mani degli yankee. Che cosa il  Friedman senza la seconda enne consiglia ai suoi non m'interessa, mi stuzzica invece quel "noi", che induce il lettore a sentirsi uno yankee, proprio come ieri sera da yankee avremmo dovuto seguire le ruffianelle tv che riferivano di due palazzi saltati in aria nella città dove si pubblica il giornale su cui Milton Friedman senza la seconda enne scrive i suoi articoli da imperialista di sinistra, New York: là vivaddio ci sono volgari fughe di gas che  fanno saltare in aria le case come per esempio a Borgo a Buggiano, e  che lasciano a bocca asciutta la disgustosa combriccola dei media asserviti all'imperialismo. Speravano in un atto "terroristico", gli è andata male, a loro.

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martedì 11 marzo 2014

Rosa

Non si ferma mai, la fabbrica delle questioni - irrilevanti - smerciate come decisive, lavora instancabile da decenni, almeno sono decenni che noi la vediamo sfornare imbrogli da gettare in pasto alle masse. Ora le cosiddette quote "rosa". 

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lunedì 10 marzo 2014

Lecco

L'altro ieri a Lecco (Lombardia) una donna ha ucciso le sue tre figlie, ma non ho udito la tv parlare di "femminicidio".

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giovedì 6 marzo 2014

Hiro e Naga

Nel 1945 gli americani distrussero con due bombe atomiche due città giapponesi, Hiroshima e Nagasaki, causando la morte di un'infinità di esseri umani (e di animali), questo è noto ai più. Orbene, ieri pomeriggio 5 marzo 2014 in Rai Storia abbiamo sentito Paolo Mieli, alto dirigente della RCS e divulgatore di storia, che riferiva (in data a noi ignota) i fatti, considerando che l'orrida mossa (noi così la definiamo) servì ad abbreviare la guerra nel Pacifico. E bravo Mieli!

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