giovedì 22 dicembre 2011

I media hanno prodigato un servizio di promozione ad un sito neonazista che in questi giorni avrebbe segnalato tra gli insulti nomi di persone impegnate in Italia a favore delle minoranze immigrate. Ignorarlo sarebbe stato bene, ma i media lavorano al male.

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mercoledì 21 dicembre 2011

I commenti sarcastici della stampa imperialista circa le manifestazioni collettive nordcoreane per la morte del "monarca" locale fanno sinceramente pena, forse più pena delle manifestazioni stesse. E' probabile che queste ultime siano esagerate e anche finte, ma i commenti della stampa imperialista restano stereotipati e pregiudiziali. Non si sa cosa è peggio.

Un caso a sè sono le righe satiriche dedicate da Michele Serra, ieri su Repubblica, ad un messaggio di condoglianze inviato, da certi comunisti italiani, al governo nordcoreano.
Peccato che Serra sprechi il suo talento, mettendolo al servizio del suo personale processo di rinnegamento delle idee che una volta aveva, e che oggi non ha più.

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sabato 17 dicembre 2011

Abbiamo dato un'occhiata agli articoli dedicati da Repubblica al cosiddetto ritiro dei soldati Usa dall'Irak. Zucconi, l'autore del commento, finge di essere un poco critico nei confronti della guerra petrolifera americana, ma dopotutto non c'interessa la coscienza di questo famoso giornalista.
Dobbiamo ripetere, per ricordarlo a noi stessi ed ai nostri "visualizzatori", che gli americani stanno "ritirandosi" dall'Irak così come tanti decenni or sono si ritirarono dal nostro Paese, l'Italia:
lasciandosi dietro basi militari e dominio assoluto, pervasivo, umiliante.
Da conquistatori, travestiti da liberatori.

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giovedì 15 dicembre 2011

Sembra che l'uomo colpevole di aver ucciso per motivi ignobili due persone e ferito altre tre, a Firenze (prima in periferia, piazza Dalmazia, poi in centro, San Lorenzo), abbia concluso la sua impresa con il suicidio, così affermano le autorità, dunque possiamo osservare che il colpevole ha ucciso tre persone, in definitiva, punendosi in modo drastico.
Dovremmo tenerne conto.

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lunedì 12 dicembre 2011

Quel che è successo di schifosamente xenofobico a Torino (dintorni) insegna che non bisogna credere senza dubbi a quel che esce dalla bocca delle persone che gridano "al lupo": è stupido, come non crederci senza dubbi. Serve ascoltare e valutare. Altrimenti le conseguenze possono essere gravi, come a Torino, dove branchi di ultras juventini (la crème de la crème) hanno dato fuoco ad un accampamento abusivo di zingari (rom, se vi piace di più) in base al nesso da loro irrazionalmente stabilito tra la denuncia di uno "stupro" di matrice rom e la "punizione" di tutti i rom della zona. La nuova ministra degli interni pare che abbia dichiarato che non si deve praticare la giustizia fatta da sé, ma a noi pare che qui si tratti solo di ingiustizia fatta da sé.
D'altra parte la fanciulla che ha messo in moto la porcata con la sua frottola (lo stupro) non è certo responsabile del fuoco dato all'accampamento dagli ultras juventini (la crème de la crème), mentre è responsabile di aver ceduto alla forza dello stereotipo xenofobico (leghista, se vi piace di più) per nascondere un suo coito.
Come se ne esce?

Non se ne esce.

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sabato 10 dicembre 2011

Invece di dormire, come sarebbe buono, leggiamo su Repubblica.it che un candidato alla prossima presidenza Usa, dunque un rivale di B.Obama (che qui chiamavamo affettuosamente "Braccobaldo", prima che si mostrasse per quel che è), avrebbe definito i palestinesi come un popolo inventato e frutto dunque dell'immaginazione.
Scandalo: eppure questa è l'opinione di moltissimi sostenitori della repubblica abusiva di Israele, ivi residenti o altrove palpitanti per le sue sorti. Costoro, ne ho sentito uno, per altro simpatico, con le mie orecchie, chiamano i palestinesi "arabi". Genericamente.

Pazienza e ironia, servono.

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Al debito pubblico corrisponde il credito dei privati (le famose "famiglie" di cui parlano untuosamente certi economisti), delle banche, e soprattutto degli investitori "non residenti"; dunque in Italia c'è una ricchezza di circa la metà di millenovecento miliardi di euro (è il debito pubblico) che appartiene alle banche e ai privati, anche piccolissimi "risparmiatori", cui è da aggiungere la loro ricchezza privata (in "azioni", depositi vari, oro, monete pregiate eccetera) non prestata allo Stato, cui è ulteriormente da aggiungere la ricchezza immobiliare. Quest'ultima è in larga parte in mano alle banche, nella forma di crediti per mutui da esse erogati ai compratori di immobili, che dunque sono anch'essi indebitati, come lo Stato a cui prestano soldi nella forma di sottoscrizione o acquisto di Bot, Bpt eccetera. Del resto anche le banche hanno debiti, per esempio tra loro stesse, e così via.
La massa di ricchezza di un paese come l'Italia, che economicamente non conta nulla, così sere or sono il signor Carlo De Benedetti alla signora Lilli Gruber in tv, è dunque spaventosa: finanziariamente l'Italia è ai primi posti nel mondo, la nebulosa di miliardi di euro che sopra abbiamo sommariamente descritto fa gola agli speculatori di tutto il mondo, anche degli italiani, è ovvio.
E' alla speculazione che la vita dei cittadini poveri viene sacrificata, con la massima spietatezza, dalle cosiddette manovre (mai termini fu più evocativo), messe in atto dai governi (per esempio greco, e ora italiano) allo scopo di riparare la ricchezza di cui sopra, come? Diminuendo il debito pubblico, con il risultato di indebolire lo Stato e la spesa d'interesse pubblico: prosciugando le poche gocce di giustizia sociale prodotte da un secolo di lotte del movimento operaio.
(Corretto il 30 marzo 2012)

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martedì 6 dicembre 2011

Il sollievo che l'uscita di scena del cosiddetto governo Berlusconi ci ha dato non c'impedisce certo di vedere che l'ennesima "manovra", stavolta dei cosiddetti bocconiani di Monti, favorisce coloro che fanno i prezzi a discapito di coloro che i prezzi li pagano e basta: si tratta di un episodio della lotta tra le classi (che qui noi ci permettiamo di ridurre a due). Il congelamento delle pensioni da mille euro al mese in su è un'infamia; l'aumento di due anni in un colpo (da 40 a 42) dell'anzianità per andare in pensione anticipata è uno schiaffo dato a milioni di lavoratori che già ora fanno fatica ad andare avanti (non sono mica tutti professori universitari!); la tassa sulla casa dove si abita, con pochi se e meno ma, è ripugnante; ultima osservazione: far salire il prezzo dei carburanti significa far salire l'inflazione, e poi: ci volevano i "bocconiani" per questa genialata?

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lunedì 5 dicembre 2011

Mentre il presidente del consiglio Monti con i suoi ministri competenti illustrava ieri sera in tv la ricetta secondo la quale verremo fritti (nella padella su cui siamo risaliti dalla brace in cui ci trovavamo sotto Berlusconi), scorreva a tratti un titolo carino secondo cui un drone Usa sarebbe stato abbattuto nell'est dell'Iran.
Un altro titolo carino del resto scorreva sotto le facce dei ministri montiani, secondo cui Putin avrebbe preso una libecciata alle elezioni.
Ciò significa, come ho scoperto soltanto stamani, che il partito comunista russo (do you remember, guys?) ha guadagnato molti voti.

Bisogna guardare fuori.

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venerdì 2 dicembre 2011

Giorni or sono Lucio Magri, un dirigente politico "comunista" piuttosto noto, si è suicidato secondo modalità protette, in Svizzera.
Noi abbiamo il massimo rispetto per chi si uccide, ciò nonostante troviamo il suicidio assistito da medici un poco deludente, infatti "ci piace" il suicidio individualistico e per così dire autoprodotto, anche sporco.

Adriano Sofri ieri su Repubblica, in un confuso scritto che non abbiamo avuto la pazienza di leggere fino alla fine, introduce nel dibattito il tema del suicidio in carcere, e fa bene, perché il suicidio in carcere è drammatico e segnala il male della galera in Italia, non solo; fa bene perché il suicidio chic alla Magri, se confrontato con i suicidi soffocanti nelle galere soffocanti, appare come una ennesima prova dell'infamia del mondo in cui viviamo (e in cui ci facciamo fuori).

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