martedì 30 luglio 2013

Tav - Vita

Il video che mostra il treno spagnolo sbandare in curva e quindi deragliare, unitamente al dato sulla sua velocità diffuso ieri, 192 km all'ora, conferma la nostra impressione che far correre una massa tanto grande alla velocità di un'auto sportiva è folle, soprattutto in Europa, dove ovunque ci sono case, borghi, cittadine, città, e mancano dunque "spazi di fuga" paragonabili a quelli dei circuiti dove si corre. Che il guidatore del treno sia responsabile o non lo sia, resta che è sbagliato il sistema dell'alta velocità - perché stupidamente vuole sfidare il trasporto aereo.

Un esponente della destra, in merito all'incidente tecnicamente diremmo patetico occorso nel sud d'Italia ad un vecchio pullman, ha dichiarato che le domande che ci si fanno su come "è potuto accadere" non "riporteranno in vita" le vittime. Neppure i morti in Spagna "torneranno in vita" per mezzo delle indagini sull'incidente. E allora? Dovremmo seppellirli pensando alla salute?

Etichette: ,

lunedì 29 luglio 2013

Soddisfazione

Il famigerato ex ufficiale nazista Priebke avrebbe tentato di festeggiare i suoi cento anni ieri a Roma, città dove non si fece onore nel marzo del 1944 e dove risiede - agli arresti domiciliari; qualcuno ha manifestato contro il festeggiamento, certo di gusto discutibile, inoltre un tale che recava al Priebke una bottiglia di spumante è stato strattonato, e così via.
A proposito delle fosse Ardeatine, caverne dove furono calati i cadaveri delle 335 persone fucilate dai nazisti per rappresaglia dopo un attentato partigiano da loro subito, questo il crimine di guerra di cui si rese responsabile il Priebke, riflettiamo in merito alla soddisfazione che durante quegli anni (1943-1945)  provarono invece le migliaia di persone rimaste schiacciate e fatte a pezzi sotto le bombe degli alleati (anglo-americani) sganciate sopra le case dove si trovavano - anche rintanate nei rifugi: fu la tipica soddisfazione di chi intuisce di star morendo per una giusta causa e per mani amiche.

Etichette: , ,

domenica 28 luglio 2013

Umorismo ebraico.

Le dichiarazioni che molti "amici di Israele" rilasciano qua e là in ogni occasione costituiscono un sottogenere dell'umorismo ebraico da non sottovalutare. Di Renzo Gattegna, che è il presidente della unione delle comunità ebraiche italiane, ieri il Corriere riportava, stampata, è vero, in caratteri piccoli ed in un angolino della pagina riservata ai lettori, una lettera in cui si legge: 
"Il Sionismo fu uno straordinario movimento di liberazione, paragonabile al Risorgimento italiano (...) che andò a saldarsi con la componente ebraica che aveva continuato a vivere nella regione mediorientale contribuendo alla nascita del moderno Stato di Israele, unica nazione nella quale hanno sempre convissuto e continuano a convivere pacificamente e democraticamente ebrei, cristiani e musulmani."
Le barzellette non si spiegano, si diffondono.

Etichette: ,

A dire il vero

Rosario Crocetta è il presidente della regione Sicilia; intervenuto durante una rievocazione dello sbarco degli americani nell'isola (1943) alla presenza dell'ambasciatore Usa, a Gela, ha ricordato che la casa dei suoi genitori fu distrutta - come accadde, aggiungiamo noi, a molti altri e sarebbe accaduto poi dal sud al nord del nostro Paese - dalle bombe sganciate dagli aerei anglo-americani. A dire il vero. 
Sotto le macerie rimasero migliaia di vittime.
Ben fatto, Crocetta!

Etichette: , ,

venerdì 26 luglio 2013

L'evasione fiscale, di cui in questi appunti in pubblico ci siamo preoccupati spesso, è un fenomeno che alimenta l'iniquità sociale: non la crea. Riguarda ogni settore ed ogni livello, dai più modesti ai più ricchi, dai più semplici ai più complicati.
L'iniquità sociale, cioè l'ingiusta distribuzione dei beni (e dei mali), è il primo obbiettivo da colpire, senza questa priorità la "lotta all'evasione fiscale" è uno slogan vuoto.
Dobbiamo decidere, siamo radicali o no? Se siamo radicali dobbiamo andare alla radice del male, quindi la "lotta all'evasione fiscale" ci fa ridere.
Pare che una figura di secondo piano del blando riformismo nostrano abbia ieri parlato di evasioni fiscali dettate dalla necessità. In astratto non ha torto, costui. In certi casi esse sono necessarie, sì, alla sopravvivenza.

Etichette: , ,

mercoledì 24 luglio 2013

Satisfaction (I can't get no)

Buon compleanno, Mick!

Etichette:

La graziosa cosacca...

La graziosa cosacca rapita dalla pula locale a Roma ed avviata al suo Paese d'origine è un argomento che impera sulla carta dei quotidiani che scorriamo, ma non ci attira molto, se non poco poco per il bel musetto della tipa e per la sua appartenenza all'etnia cosacca, che ci fa sognare.
Il nostro Paese, specie in questo periodo di governo né carne né pesce, è un territorio dove le potenze straniere fanno più o meno quel che vogliono, del resto i francesi tirarono giù un aereo di linea per sbaglio (Ustica), e ci cacano in testa; gli americani sequestrarono un capo musulmano, secondo loro "terrorista", e se lo portarono via, per torturarlo, e ci cacano in testa; perfino i cosacchi adesso ordinano che una signora, moglie di un miliardario cosiddetto oppositore del governo cosacco, gli venga consegnata, e i nostri eseguono. Avanti un altro!

P.S. Dimenticavamo un episodio di bestiale infamia, l'incidente provocato da un pilota Usa anni sono, nel nord Italia, quando costui si divertì a passare sotto una linea di cavi con il suo caccia, tagliandoli per sbaglio e così facendo cadere giù una cabina colma di passeggeri appartenenti alla vecchia Europa - senza poi essere giudicato in Italia.

Etichette: , ,

sabato 20 luglio 2013

Cameriere, due Negroni...

Il tipo che uccise un ragazzo in quanto lo sospettava di male intenzioni, da qualche parte degli Stati uniti d'America, perché era incappucciato, perché in definitiva chi ha un'arma la usa, e il tipo aveva un'arma in dotazione, era una guardia, il tipo: è stato assolto. Si protesta da parte di molti, infatti l'uccisore è un bianco, l'ucciso era un negro, come si diceva una volta qui da noi prima che la nostra parlata fosse colonizzata dalle paturnie americane: ora si dice nero*.
Si crede che in questione sia il razzismo, anche stavolta, ma questa bandiera dell'antirazzismo è piena di buchi, attraverso i quali alcuni vedono le solide mascelle dell'imperialismo modernizzato. E' magari un errore giudiziario, in questione, come tanti ne succedono, ogni volta che una guardia fa fuori un "sospetto", anche qui da noi, e viene assolta. Un errore giudiziario favorito dall'iniquità sociale, infatti la banca o il gioielliere e simili sono sacri. La ricchezza è sacra, gli individui sono casuali.
Il razzismo esiste, certo, si tratta di un errore collettivo, ma altri ce ne sono, di cui non si parla più.

Per errore razzistico lieve, ma tipico, un tale scambiò anni or sono Obama per un cameriere, durante un ricevimento, e gli si rivolse, insceniamolo qui, in questo modo: "Ragazzo, due Negroni"...

*In americano "nigger" è dispregiativo, etimologicamente alieno, mentre "black" è comune, comodo, noto. Il latino "niger, nigra, nigrum" è lontano dagli americani. Dall'italiano, che ne deriva, no. Dire "nero" da noi è servile, quindi.

Etichette: ,

giovedì 18 luglio 2013

Idem, Kienge...

Le porcate colonialistiche commesse dalle potenze europee anche in nome della cosiddetta superiorità dell'uomo bianco, ovunque, e quelle realizzate, in nome della cosiddetta purezza della razza cosiddetta ariana, dal fascismo intorno alla metà del secolo scorso in Europa a carico della minoranza ebraica, limitiamoci a queste, hanno reso infrequentabile il concetto di "razza", che era tranquillamente usato, a torto o a ragione, dagli scrittori e dagli uomini di scienza (anche da Freud!), e lo hanno confuso con il suo peggior derivato, il razzismo. 
Le differenze tra gruppi umani sono indiscutibili, però, in fatto di colore della pelle e di lineamenti, capelli e così via. In certi casi si tratta di piccole differenze, in altri di grandi differenze. Le seconde non possono essere ignorate in nome delle prime.

A proposito di ministri: avevamo Idem, e abbiamo Kienge. Sono uguali?

Gli umani sono tutti uguali in fatto di diritti e doveri. Per il resto possono essere anche diversissimi. Chi lo nega sbaglia.

Etichette: , , ,

giovedì 11 luglio 2013

Sintassi

Come un lettore di Repubblica faceva notare ieri, il noto capitalista Della Valle ha firmato un vistosissimo appello al presidente Napolitano (per l' "indipendenza della stampa") scritto di peste. Non sappiamo se il Della Valle, non nuovo a tali iniziative, abbia scritto personalmente l'appello; il punto sta altrove: nessuno si è accorto che la sintassi ne ridicolizzava il contenuto. E il firmatario.
L'italiano è una lingua difficile, soprattutto da scrivere, ma in molti lo danno per scontato, e non lo curano come servirebbe. Fin dalla scuola. Un riccone come il Della Valle non si preoccupa di com'è scritto un appello che certo gli sarà costato molto pubblicare sulla stampa nazionale. Questo ci affligge: l'indifferenza.

Etichette: ,

domenica 7 luglio 2013

Erezioni egizie

Pare che nella folla che occupa di sera la famosa piazza della capitale egizia, una megalopoli che si estende infinitamente, transitino satiri singoli od in gruppo, se è vero, come alcuni media hanno riferito, che circa cento donne sono state "violentate" durante le adunate eroiche che hanno portato al colpo di stato militare. Sia del posto che straniere. Forse saranno stati "violentati" anche dei maschi, chi lo sa!
Il risultato delle elezioni che aveva portato al governo i cosiddetti Fratelli musulmani è stato violentato senza virgolette, invece.

Etichette:

venerdì 5 luglio 2013

Restitution

In inglese restitution non si adopera nel significato di ridare dei soldi indietro, chi ha escogitato la formula "restitution day" per la mossa oblativo-propagandastica dei M5S non solo ha peccato di anglofilia inutile, come al solito, ma pure di anglofilia asinina. Qui in redazione mi si ricorda una canzonetta nonsensica di Celentano, ed insieme l'Alberto Sordi di "Un americano a Roma".
Anche Totò ritorna in mente: "noio vulevon savuar..."

Grillo Beppe è un comico, certo non all'altezza di Sordi e Totò, magari di Celentano sì.

Etichette: ,

giovedì 4 luglio 2013

Imperialismo, Psichiatria

Per riportare le parole di Evo Morales, cui hanno bloccato l'aereo perché temevano che nascondesse la spia al quadrato Snowden, il quale Morales ha detto che gli imperialisti lo hanno sequestrato con la massima brutalità e impudenza, una ruffianella di rainewes ieri sera ha usato cautele estreme, dicendo che di imperialismo non si sentiva parlare da tempo...

La stessa rainews poco dopo ha trasmesso un'inchiestina su certi abusi psichiatrici avvenuti a Milano in una struttura pubblica, divertente il viso del primario che si riparava dietro espressioni da psichiatra rasserenante, e anche non male la faccia d'una psichiatra giubilata di recente, che ha citato Woody Allen, noto esperto, in merito ai risvolti personali della scelta professionale psichiatrica. Ma il punto è che gli argomenti dell'inchiestina mi hanno fatto ripensare alla mia tesi di laurea antipsichiatrica del 1972!

Il pensiero unico in politica ha reso proibita la parola "imperialismo", in campo scientifico ha  invece asfaltato la critica al punto che idee vecchie di 40 anni tornano nuove.

Etichette: , , ,