lunedì 27 luglio 2009

Obama si rimangia pian piano quel che ha vomitato.

Povero cocco, ha osato dire che la pula è stupida e razzista e subito se l'è dovuta e voluta rimangiare, e non è nulla, pensino i suoi innamorati d'ambo i sessi a quando dovrà rimangiarsi la riforma dell'assistenza sanitaria, povero cocco, perfino sui jeans lo schiaffeggiano. Parlare, parlare, questo sì, lo lascian fare, purché non dica che la pula è stupida e razzista.

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lunedì 20 luglio 2009

Evasioni.

Come ogni anno i giornali pubblicano le dichiarazioni dei redditi fingendo scandalo, è un rito, come la maturità e il festival di Sanremo, o le elezioni, o l'inizio del campionato di calcio. Che un cosiddetto ristoratore dichiari sui ventimila euro l'anno dipende spesso, non solo per tale categoria d'evasori, dal frazionamento che una ditta può operare unendo al titolare dei finti soci, mogli, figli, la zia, il nonno e così via. Quindi i ventimila vanno moltiplicati per tre, quattro, cinque. E comincia a tornare il conto. Le statistiche peccano d'imbecillità.

Che poi il governo attuale faccia qualcosa contro l'evasione fiscale è un'idea di una comicità definitiva. Il governo attuale ha negli evasori la sua base elettorale.

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250.000 euro al mese per 16 anni.

Su un giornale a lui amico ho letto che il famoso calciatore italiano Del Piero, in soldi di oggi, ha percepito dal 1993, anno del suo primo "contratto di lavoro", a oggi una media di 250 mila euro al mese.

Niente di nuovo, certo, e non è il massimo, ma lo stesso bisogna segnalarne l'oscena assurdità.

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venerdì 17 luglio 2009

Il nuovo sindaco di Firenze favorisce chi parcheggia senza regole.

Il nuovo sindaco di Firenze ha ritirato la delega agli "ausiliari della sosta", quei vigili che si occupano di verificare la correttezza delle soste delle auto e delle moto...C'è da precisare, da parte nostra, che non siamo d'accordo sulle zone riservate ai residenti nell'arco delle 24 ore, né siamo d'accordo sul costume di trasformare, con vernice bianca o blu, la città in posteggio a pagamento, per quanto l'enormità del numero di auto richieda qualche (tardiva) regolazione.
Gli ausiliari della sosta verificano che le auto stiano parcheggiate negli spazi "giusti", quindi il nuovo sindaco di Firenze ha di fatto indebolito il fattore "zone riservate 24 ore al giorno", cosa che potrebbe andarci anche bene. Peccato che, togliendo la delega agli ausiliari della sosta, lui abbia indebolito la possibilità che gli automobilisto parcheggiatori selvaggi (doppia e tripla fila, sulle strisce pedonali, in definitiva ovunque), coatti ma infami, qualche volta paghino la loro sciagurata prepotenza e inciviltà.

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mercoledì 15 luglio 2009

Per le "ragazze afghane".

Commentando l'andamento della guerra imperialista in Afghanistan, dove sono impegnati anche soldati (volontari) italiani inevitabilmente esposti ad essere feriti o uccisi, dal momento che feriscono ed uccidono, un giornalista di Repubblica forniva ieri un "ripasso", ad uso dei tanti che non sono d'accordo, delle "ragioni" di tale guerra. La più gustosa, anzi imperdibile, è che tale guerra andrebbe, se vinta, ad avvantaggiare "le ragazze afghane"...

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Nove milioni, BUM!

Il tg3 mostrava ieri sera un signore, a quanto pare "viceministro" della sanità del governo attualmente incaricato di proteggere e promuovere gl'interessi di Berlusconi e dei molti che evadono le tasse ed esportano capitali all'estero, in banca...
Questo signore rispondeva ad una domanda d'un intervistatore in merito alla famosa "influenza" oggi in voga e vigore, e tranquillamente ha detto che "possono ammalarsi nove milioni di persone".
Nel tg de La7 la notizia ha subito una modifica, infatti i "milioni" sono scesi, secondo il commento al filmato sul ministro della sanità, a "quattro".
A chi credere? A nessuno.
Meglio riflettere sul significato del termine "terrorismo" e sullo sviamento dell'attenzione da fatti più seri.

P.S. Il "viceministro" probabilmente intendeva dire altro, magari in relazione ai vaccini previsti, ma o si è espresso male o è stato tagliato peggio nel montaggio tv...

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domenica 12 luglio 2009

Il golpe in Honduras secondo Vargas Llosa.

Il romanziere latinoamericano di lingua spagnola Mario Vargas Llosa, un gigione filoimperialista che si compiace di scrivere con arte pezzi che gli auguro siano ben pagati, ieri su La Stampa poteva esser letto, con il solito gusto che danno le belle lettere, in merito al golpe tempo fa realizzato in Honduras, da lui, dico MVL, stigmatizzato anche perché renderebbe più forte la posizione del presidente honduregno deposto dai militari.
Il povero ricco romanziere, parecchi anni fa trombato nel suo paese quando si era presentato alle elezioni come candidato presidenziale destrorso, e mai rimessosi dal trauma, si capisce che non sa da che parte sbattere la testa, infatti il presidente deposto secondo lui, dico MVL, sarebbe un succubo del terribile Chavez, "satrapo" venezuelano, "populista" eccetera...Quindi sarebbe esecrabile, ma lo stesso non si può schierarsi con chi, "barbarie politica", ha rapito armi in pugno all'alba un presidente democraticamente eletto e, pensa te, neppure gli ha dato il tempo di vestirsi...In pigiama!

Insomma: se gli avessero lasciato i pantaloni e la giacca, la camicia e la cravatta, le scarpe e i calzini, o se l'avessero impacchettato a mezzodì, MVL allora avrebbe tirato un respiro di sollievo: sì, avrebbe pensato, è un golpe, ma ne valeva la pena.

Adesso invece si appella a "elezioni subito", controllate "dall'Onu", garantite nei "diritti umani"... Insomma MVL chiede al padrone di metterci una pezza.

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Il Manifesto innamorato di Obama.

Sabato scorso il Manifesto ha pubblicato un articolo firmato da una giornalista esperta di filosofia e scienze umane in merito all'incontro tra Paparazzi e Braccobaldo, il quale iniziava all'ombra del colossale titolo "Benedetto Obama". Orbene, e con tutto il rispetto per un sentimento che in definitiva ci rende umani, ritengo che la passione di questo giornaletto sedicente comunista per il nuovo capataz Usa sia venata di innamoramenti anche fisici. Auguri e figli maschi!

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lunedì 6 luglio 2009

Giotto d'Abruzzo.

I miei lettori mi tormentano da giorni e giorni per sapere che cosa penso del Giotto d'Abruzzo. Niente, non conosco, non saprei. C'è stato un terremoto, la gente ha bisogno di sostegno di ogni genere, non di puttanate.

La Stampa innamorata dei marines.

Giorni fa il mio corrispondente preferito, emme emme de La Stampa, quello che scrive di "medioriente" da New York, ha scritto un ritratto del generale che comanda l'oppressione, l'omicidio e lo sterminio nell'area resa calda dalla foia petrolifera mondiale, in particolare l'Afghanistan, dove gl'imperialisti stentano a stabilire il loro ordine, quello che hanno stabilito da sessant'anni in Europa con la "liberazione". La ditta dura del libero mercato militarmente contenuta. Emme emme, ce lo ricordiamo in duetti lecconici con l'agente CIA Giuliano Ferrara su La7, in estasi sadomaso ha prodigato al criminale di guerra di cui sopra una slinguata, citando fonti ostili al solo scopo di erogare brividi masosadici ai lettori del giornale, cianciando d'un'arma segreta e anfanando, emme emme, contro i brutti cattivi reazionari talebani: che il generalissimo McKatz sicuramente annienterà. Che uomo, se ne parlicchia male, qualche torturellla, qualche strage, qualche insabbiamento d'inchiesta, ma dio santo! E guardate che grinta! Pure la foto, ci hanno messo.



Ma tutta la pagina era fantastica. Lo stesso emme emme intervistava in basso l'esperto militare Kagan, gli chiedeva se dai tempi del Viet nam c'è mai stata un'offensiva dei marines paragobabile a quella che si scatena in questi giorni in Afgha, eh, non saprei, risponde Kagan, Kagan, Kagan, l'amore dei marines de La Stampa mi commuove, si dimenticano che questi soldati sono un tantino fuori porta, che non difendono la patriuzza loro, che invece sono gli altri a difenderla, i talebani, questi ammazzano coi loro mezzi formidabili, ammazzano, annientano, sono razzisti oggettivi, kagan razzi sparano, invadono, e i ruffiani di mezzo mondo ce li fanno vedere come "liberatori"...



Una pagina da conservare.

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mercoledì 1 luglio 2009

Ritiro Usa in Iraq? Suvvìa, ragazzi...

Si ritirano dalle strade, entrano in caserma, i soldati Usa in Iraq, gl'imperialisti non si muoveranno "mai" di lì, esattamente come han fatto in Giappone, in Germania, in Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Non scherziamo.

150 anni a Madoff. Chi è matto?

A me sembra che il caso Madoff sia un pallone gonfiato dalla vanagloria yankee, intanto 150 anni di galera sono un'assurdità, a fronte anche dell'immersione di gran parte dei capitali (quel che conta) accumulati dall'astuto finanziere, probabilmente irreperibili.

Madoff, se ho capito, raccoglieva soldi promettendo alti interessi dovuti alla sua "attività d'investimento", restituiva parte dei soldi raccolti facendo credere ai clienti che si trattasse dell'oggetto della promessa, all'inizio, il campo dei miracoli collodiano sembrava vero, quindi altri "risparmiatori"gli affidavano altri capitali eccetera. Insomma, aumentando la "raccolta" Madoff poteva tenere in piedi il suo teatrino di prestigiatore, d'illusionista.

Qualcosa del genere è accaduto in Albania non molti anni dopo che quel paese era passato dal socialismo alla ditta dura del libero mercato, da ultimo i "risparmiatori", psicologia di massa, vollero tutto d'un colpo indietro i loro soldi, pretesero di "rientrare", e il gioco crollò. V'è dell' "albanese" a Wall Street? E i fallimenti di questi semestri non somigliano alla buca di Madoff?

E' in questione una variante fortemente illusionistica dell'illusionismo di base del capitalismo, dei prezzi, dei soldi. Madoff è solo un poco più spericolato e imbroglione, ma resta un imprenditore, un avventuriero, e la sua clientela è colpevole di aver creduto alle sue promesse degne della Volpe e del Gatto.

L'attività di Madoff era quella di raccogliere soldi, tutto qui. Non sembra tanto diverso da quel che fanno le banche.

Se io do a un tizio centomila euro in prestito per cinque anni, mettiamo, quando lui mi versa dopo un anno diecimila euro, che importa il fatto che magari questi soldi siano proprio i miei, gli stessi, o quelli di un altro risparmiatore", o quelli fruttati da un "vero" investimento?

Madoff è fallito: mi pare che sia in buona compagnia, o mi sbaglio?

Quanto alla fanfaronata dei 150 anni resto contrario in genere alla galera, fosse anche di un anno: meglio condannare i colpevoli, quando lo sono, a fare qualcosa, magari, tornando a Madoff, un giro di conferenze, tre alla settimana, fino alla fine dei suoi giorni, lezioni di economia e autocritica insieme. Pene paradossali.

Il torto di Madoff è stato quello di essere un matto isolato: doveva metter su una Banca.