venerdì 25 dicembre 2009

Libertà della neve.

In occasione della nevicata che alcuni giorni or sono è toccata a varie parti d'Italia, si notava che il fenomeno era reso paralizzante dalle auto, in città, di solito guidate da persone incapaci di guidare sulla neve, arte non facile. La presenza circolante delle centinaia di migliaia di auto non turba dunque solo lo scorrere normale dei giorni, velenosamente imbruttendo e abbrutendo le città, altrimenti bellissime, ma anche lo scorrere dei giorni nevosi. I giochi che il bianco induce, mentalmente e visivamente, sono turbati e annientati dall'arrancare del traffico, che non si vuole mai fermare, succeda quel che succeda. Ciò vale anche per i treni e gli aerei, al netto delle responsabilità trenitaliane, alitaliane e via dicendo.
La neve è libera, noi no.

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mercoledì 23 dicembre 2009

Potere, libertà, lavoro.

La sottrazione dell'insegna metallica posta all'ingresso dell'ex Konzentrationlager di Auschwitz -Birkenau (così i nazisti denominarono Oswiecim, in Polonia), "Arbeit macht frei", il cui insuccesso si misura con il tempo brevissimo impiegato dalla polizia per individuare i sottrattori e recuperare l'oggetto, ha avuto larga eco sui media. Leggo su Repubblica che l'insegna è stata tagliata in tre pezzi, corrispondenti alle tre parole. Mi chiedo se i sottrattori volessero rimontarla secondo un nuovo ordine, tipo "Macht - frei Arbeit", o venderla a qualche appassionato di cimeli d'interesse storico: la seconda ipotesi è più ragionevole della prima.
Quando la Polonia era un paese socialista l'insegna, cui di solito si attribuisce un significato sinistramente derisorio a causa del fatto che, nel famoso Lager, di lavoro disperato e d'altre crudeltà soprattutto si moriva ("liberazione" discutibile), non fu mai rubata, forse perché il socialismo, contrariamente al capitalismo, dà più importanza agli uomini che non al denaro ed alle merci.

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martedì 22 dicembre 2009

Climatologia spettacolarizzata.

Orsi bianchi su isolette di ghiaccio salutano a fauci spalancate elicotteri sorvolanti, fette di ghiaccio cadono come dai rami d'albero la neve, disgelo, climatologia spettacolarizzata, conferenze sfigate dove dentro si discute e fuori ci si batte. Sono pochi gli anni, i decenni, i secoli, su cui possiamo fare affidamento scientifico per sapere davvero che cosa combina il clima sulla Terra. Si narra che l'industrializzazione abbia scaldato l'atmosfera, si parla dei grandi paesi, si calcola in blocco, si paragona una Cina, un'India, dove, per così dire, il pranzo è appena iniziato, con l'Europa e gli Usa, dove si mangia a tutto spiano da secoli, si "dimentica" di valutare il numero degli abitanti di ciascuna "parte" interessata, statisticamente decisivo per sapere chi "inquina" di più. Si finge che in questione siano l'Uomo e la Terra, dei quali il primo è un'astrazione, la seconda un mito. In gioco sono le potenze economiche e militari concorrenti, forse una guerra futura.

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lunedì 21 dicembre 2009

Tartaglia, una storia di goffaggine, e buon cuore meneghino.

Sicuro, voleva porgergli la riproduzioncina metallica del Duomo, el noster Dòm, oh mia bela Madunina, in dono, è tua anche spiritualmente, Milano, voleva dirgli, e nella foga gli è sfuggita dalle mani, pover Tartaglia..... ora lo Stato si vendica..........................solo un adoratore tra i tantissimi che sempre s'accalcano intorno al loro idolo, magari maldestro, pover Tartaglia.

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venerdì 18 dicembre 2009

50 euro un numero del Manifesto.

Il giornale narcisista Il manifesto ieri ha messo in atto, uscendo al prezzo di 50 euro, settantacinque dollari, un decisivo impedimento ai danni dei suoi lettori dotati di buon senso. Li ha privati della libertà di leggere il loro giornale. Ed ha allontanato eventuali altri nuovi compratori non afflitti da demenza. Un conto è chiedere contributi, altro conto è obbligare a darli. Come se le ferrovie, che sono molto mooooooooooooooolto più importanti del Manifesto, un bel giorno aumentassero il prezzo dei biglietti, per 24 ore, del 4000%.

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lunedì 14 dicembre 2009

Barare in nome dell'equidistanza.

Ex Stampa, adesso passato al CDS, vicedirettore ai tempi di Mieli, ora non saprei, me ne fotto, formidabile finto moderato, in realtà estremista di centro - scava scava e si trova sempre a risbucare a destra, in nome dell'oggettività, dell'equilibrio - difensore delle cause in cui subodora l'ingiustizia, voi lo trovate a fianco dei deboli e degli oppressi: gente come Berlusconi, popoli come gl'israeliani.
Questo tizio, cui devono aver fatto vedere i sorci verdi da bambino, risentito frustrato com'è, giorni fa sul corrierone, anima e zampa liscia al padrone, ha rilasciato un pezzo contro chi non s'indigna per il "muro" che il governo egiziano sta realizzando, pare, anche sottoterra, al confine con la cosiddetta striscia di Gaza, contro il contrabbando di armi, si capisce: il governo egiziano sta dalla parte dell'imperialismo; e contro chi invece s'indigna contro l'altro muro che il governo israeliano ha, senza dubbio, fatto erigere per proteggersi contro infiltrazioni nei "suoi" territori da parte dei palestinesi.
Poi leggi il giornale, lo stesso numero del CDS, e vedi (uno) che la notizia è fresca, nuova, insomma: chi lo sapeva di questo muro egiziano? E vedi (due) che non è neppure sicura.
Senza contare che, mentre il governo egiziano ha il diritto di erigere tutti i muri, antipatici o meno, sui suoi confini, il governo israeliano non ha nessun diritto di trasformare in muro confini territoriali che sono assolutamente abusivi e che reggono soltanto grazie alla protezione in soldi e in armi del governo Usa.
Questo si chiama barare.


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giovedì 10 dicembre 2009

L'Ilare Clito e la Peppa.

La nota giornalista ex rapita in Iraq, Giuliana Sgrena, scriveva ieri una lettera a "Hillary", l'Ilare Clito dell'amministrazione Obama, sul Manifesto, in merito alle boiate che fioriscono, a quanto pare, in Usa a proposito della condanna decisa a Perugia a carico della ragazzina yankee accusata di aver partecipato all'assassinio di una coetanea..................
Questa gente, le Giulianucce, Mariucce, Iducce, Normucce, insomma le varie Peppe obamoidi, hanno smarrito la strada, ammesso che l'abbiano mai avuta...........ma dico: come fa un giornale che si dice "comunista" a scrivere, chiamandola per nome, al "segretario di Stato" Usa?
In nome del comune Clito?

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Arrogance.

Come ogni anno il Manifesto quotidiano "comunista" (ma ho visto che on line la griffe perde l'attributo) si straccia le vesti e chiede aiuto, perché seria è la minaccia che lo Stato cessi le sue erogazioni, che, ricordo, per il Manifesto ammontano a numerosi milioni di euro. L'altro giorno l'anziano leader, amato e rispettato dalle masse operaie e contadine, Valentino Parlato, spropositava da ragioniere alzagomito che se "mille persone dessero mille euro a testa" eccetera.............Intanto si prepara l'oblazione straordinaria: un numero "speciale" a 50 (cinquanta) euro..............

"Arrogance"..............

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mercoledì 9 dicembre 2009

Videocracy.

Consiglierei ai miei lettori di vedere il film "Videocracy", un documentario italodanese (2009) che sottolinea i caratteri di spettacolo televisivo volgare del dominio che in Italia ha incanaglito la scena politica negli ultimi quindici anni. Naturalmente la ricostruzione è parziale, nel senso che il vomito televisivo instaurato dalla Biscia resta una sovrastruttura, ma vale la pena tenerla in buona considerazione. Un difetto? Troppo spazio del documentario è dedicato a due personaggi che a me non sembrano così importanti, il signor Mora e il signor Corona. Durissime e schiaffeggianti, invece, certe sequenze tratte da cerimonie ufficiali italiane, che evidenziano la nostra miseria. Ottima la voce narrante.

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Bolivia.

Buone notizie dalla Bolivia, dove il "Movimiento al socialismo" ha vinto largamente le elezioni, lunga vita! L'est del paese, tendenziale oppositore del riformismo del Movimiento, in passato aveva invano tentato, per mezzo di un referendum, di staccarsene: perso anche quello. Peccato che scarsa eco sui media italiani abbia avuto questa vittoria. Chissà perché.

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lunedì 7 dicembre 2009

Ber sani, ma bere.

Bersani, intervistato sulla mancanza del Pd dalla manifestazione di sabato 5 dicembre contro Berlusconi, ha detto che un partito non segue e non mette "cappelli". In astratto io sono d'accordo, un partito dovrebbe guidare le masse, non seguirle ("codismo") o attribuirsele ("opportunismo")........Il fatto è che il Pd da molto non guida le masse, e segue una linea "politicistica" tutta di rimessa, moderata e intimorita, ciò facendo ha perduto le elezioni e i contatti con le masse.........

Anzi: ha contribuito, negli ultimi vent'anni, a far sparire le masse come concetto della politica italiana istituzionale.........

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Agli americani non va giù la sentenza di Perugia.

La Stampa di Torino, che non sfogliavo da tempo, ieri 6 dicembre offriva, a cura del grande MM, una insperata realizzazione della mia fantasia circa la penosa vicenda occorsa negli ultimi giorni a Perugia, dove due giovani sono stati condannati ad un quarto di secolo di prigione a causa dell'omicidio che avrebbero commesso (non ho seguito le cronache) ai danni di una loro coetanea. Fantasticavo che l'americana, una dei due condannati, ha sfortuna, infatti, se fosse stata una militare Usa in Italia e avesse commesso un analogo crimine, avrebbe avuto il priviliegio di essere giudicata in patria, con probabili conseguenze a lei più favorevoli, o meno sfavorevoli, vedi quanto successe parecchi anni fa a un cretino in divisa che, per gioco, aveva segato i cavi di una teleferica con il suo "caccia" in volo, nel nord Italia, provocando la morte di non so quante decine di persone, italiani e mi pare tedeschi. Costui se l'è cavata benino, in patria, e credo che adesso stia fuori.

MM su la Stampa riportava che in Usa c'è dell'indignazione circa la condanna dell'americana in Italia, che i giudici sono accusati di malafede, che la condanna "senza prove" dipenderebbe dall' "antiamericanismo", che sarebbe una "vendetta" per i fatti di cui sopra (l'impresa del cretino in divisa) eccetera...........

Il governo Usa dovrebbe imporre ai suoi "alleati" di aver riguardo per i cittadini Usa, anzi dovrebbe imporre l'ingiudicabilità dei cittadini Usa fuori dagli Usa, divisa o non divisa, che diamine! Mica sono uguali agli altri........

Resta ovvio che i due giovani condannati potrebbero non essere colpevoli, ma questa è un'altra storia........

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venerdì 4 dicembre 2009

Cip e Ciop.........streghe al rogo.

Cip e Ciop..asilo privato di Pistoia, bambini trattati male con filmati spia relativi, genitori fuori di sé, responsabili (due) prelevate durante il lavoro, arrestate e sbattute in galera, logicamente mostrate in tv just like streghe..il rogo? Quel che so è che così non va...proprio per niente...quel che non sappiamo è tutto il resto..

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martedì 1 dicembre 2009

Mafia e accumulazione capitalistica.

I fenomeni economici, sociali, culturali, politici riferibili alla "mafia" sono in Italia notevoli in alcune regioni (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia), meno nelle altre. Meno. L'intreccio di tali fenomeni, caratterizzati da maggiore o minore "illegalità", con gli altri (economici, sociali, culturali e politici) , caratterizzati invece da maggiore o minore "legalità", è davvero difficile pensare che non esista e sia esistito. Leonardo Sciascia scrisse che "la mafia è il potere", con ciò amplificando le possibilità di pensare alla "mafia", e al potere.
Che alcuni partiti, se non tutti, nel passato ed oggi, abbiano (avuto) legami o contatti con la "mafia"; che alcuni uomini d'affari lo stesso ne abbiano avuti o ne abbiano, credo che ragionevolmente nessuno possa evitare di pensarlo. E' ovvio. Il denaro transita, attira, compra........

Se politicamente è dunque assai probabile che i partiti e gli uomini d'affari al potere nelle suddette regioni abbiano (avuto) a che fare da vicino con la "mafia", anche senza essere direttamente "mafiosi", provarlo e procedere a condanne penali è un'altra cosa (v. il discusso "concorso esterno in attività mafiose", oggi oggetto da prima pagina).....

Pier Paolo Pasolini scrisse che lui conosceva i responsabili (d'altri sfaceli italiani), ma che non poteva provarlo. E' ancora così.

Politicamente, la condanna del capitalismo, cioè delle pratiche d'accumulazione "mafiose" o "non mafiose", è per noi scontata. La schiuma non c'interssa.

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