martedì 30 ottobre 2012

Alle votazioni in Sicilia hanno partecipato meno della metà degli aventi diritto. Ogni lettura dei risultati che scansi questo dato non ha alcun valore; ogni interpretazione, cioè attribuzione di significato, dev'essere guardata con sospetto. Ci permettiamo di giudicare tuttavia che è divenuta evidentemente, l'astensione, un fenomeno di conformismo.

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sabato 27 ottobre 2012

"Grande enfasi sulla bambinaia che ha ucciso i suoi affidati e poi se stessa, visto?"

"Sì, sulla Stampa, in prima pagina, non è strano?"

"Cosa?"

"Voglio dire, è un fatto di cronaca nera, mica una notizia mondiale, dopotutto l'infanticidio e il suicidio sono parecchio frequenti, come l'omicidio, no?"

"Dio santo, non t'indigni mai di niente!"

"L'indignazione è riservata ai nuovi arrivati; i vecchi arrivati come me connettono, mica s'indignano; piuttosto ho un sospetto, che il crimine abbia guadagnato la prima pagina perché è successo a New York, se fosse accaduto a Bangkok o a Baku non ne avresti saputo niente!"

"Anche tu ne hai saputo qualcosa..."

"Non penserai mica che abbia letto l'articolo? La vita è breve, compagno Fritz!"

"Allora te lo dico io, l'ammazzamento è avvenuto a New York, precisamente, sai,  vicino a Central Park..."

"Ricchi borghesi, ecco ecco, così la notiziola sporca è finita in prima pagina..."

"Krim, si chiamano Krim, i genitori..."

"Bah! Se si chiamavano Ukelele e vivevano ad Harlem in due stanze col cavolo che finiva in prima pagina in Italia, questa storia!"

"Insomma non te ne importa niente!"

"Compagno Fritz, a me importa tutto, il niente importa ai più..."

"Stasera mi sembri l'oracolo di Peretola!"

"Sono l'oracolo di Peretola, per questo nessuno parla di me!"

N.B. I nostri due personaggi danno la bambinaia per morta, ieri Il Corriere informava che la donna è ancora viva, invece, e suggeriva che l'omicidio le fosse per ora solo attribuito.

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venerdì 26 ottobre 2012

Una giovane donna si sarebbe provocata gravi ustioni attribuendone però la colpa a membri del Ku Klux Klan, un'organizzazione razzistica d'incappucciati un tempo famosa anche grazie al cinema; l'investigazione sul caso, che è rimbalzato dagli Usa - in fregola preelettorale - in altre parti del mondo, non avrebbe rilevato tracce di mani estranee sull'accendino della giovane servito a dar fuoco al liquido infiammabile che la ha ustionata; inoltre agli investigatori sarebbe parso bizzarro che la sigla delle tre K sull'auto della ragazza sia stata tracciata con pasta di dentifricio.
Se questa seconda fase dell'evento, dopo la prima, condita di planetaria costernazione vittimologica, si confermasse quella più vicina alla realtà, bisognerebbe concludere 1, che la giovane vittima ha bisogno di chiarirsi un poco; 2, che comunque ha avuto il suo momento di celebrità; 3, che è stata il crudelissimo KKK di se stessa.

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mercoledì 24 ottobre 2012

Il PD, reso cauto da passate esperienze di "esproprio" ai danni di suoi candidati da parte di "masse" sostenitrici di candidati differenti (è accaduto a Milano, a Napoli, ed anni or sono a Firenze, quando le "masse" tolsero la candidatura di partito a Michele Ventura, un anziano ex "comunista", e promossero l'ex democristiano Matteo Renzi - bel capolavoro!), ha previsto un registro dei votanti con firma di un "appello" per il "centrosinistra"; certo per tentare di ridurre il fenomeno di partecipanti alle primarie PD magari di destra, o di centro, o di nulla - soltanto pagati, chissà: è accaduto a Milano che per elezioni vere siano stati erogati 50 euro a voto (PDL); e probabilmente per scambiare questa "cessione di sovranità" partitica (così Bersani) con qualcosa di più di un voto a scappa e fuggi.
Renzi non è d'accordo con questa misura minima di garanzia e di partecipazione, ed ha fatto ricorso contro il suo partito al cosiddetto garante della privacy (significa riservatezza), perché ritiene che il registro-appello la violi.
Ma come? Uno partecipa alle primarie del "suo" partito per esprimere la sua preferenza, e dovrebbe aver timore di figurare con nome e cognome in un elenco? Mica lo obbligano a votare PD, il giorno delle vere elezioni! E' come quando si firma per qualcosa, no? Ci si mette il nome e cognome e il numero del documento identificativo. Vale contro la vivisezione come per il "centrosinistra".
Renzi avrebbe detto, durante una delle sue allocuzioni, di avere il 40% degli elettori con sé, mentre Bersani ne ha soltanto il 25% (quest'ultima percentuale corrisponde più o meno ai sondaggi). Questa differenza del 15% forse è fatta, domandiamo, dai cosiddetti renziani con la fregola della riservatezza?

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martedì 23 ottobre 2012

La condanna degli esperti in fatto di terremoti (sismologi), accusati di aver sottovalutato i rischi sismici nella zona de L'Aquila, nel 2009, dove circa trecento persone invece morirono ed il capoluogo fu semidistrutto insieme ad altri centri da un terremoto, è interessante, e sia pure che si tratti di una sentenza di primo grado probabilmente "suicida", cioè fatta per essere corretta. Genere mercato mediorientale, dove si chiede cento per avere trenta.
A quanto pare i sismologi sono indignati a causa della condanna, ma il punto che c'interessa non sta qui; sta invece nella narratività, cui neppure le scienze fisiche riescono a sfuggire.
Francamente, noi letterati ce la ridiamo.
Il discorso vale anche per gli errori della medicina in fatto di diagnosi e di terapia: a noi non sembrano così scandalosi, come non ci sembra uno scandalo che i sismologi possano sbagliare. La scienza non è scienza perché non sbaglia, ma lo è se agisce secondo metodi riconosciuti e verificabili. In base a questi ultimi possono tuttavia essere diffusi "racconti" scientifici (forse fantascientifici) che, presi alla lettera, comportano talvolta conseguenze gravi. Come a L'Aquila e dintorni.
Ora, i sismologi indignati forse vogliono avere la libertà di narrare le loro favole senza pagarne le conseguenze? Come quei giornalisti che sparano balle diffamatorie e s'indignano se li si condanna?

Va bene, libertà, libertà! Ma noi li prenderemo ancora meno sul serio, sismologi, medici, giornalisti e, naturalmente, magistrati.

P.S. Abbiamo poi letto titoli accennanti paralleli tra i sismologi oggi condannati e Galileo Galilei, il quale circa quattro secoli or sono fu perseguitato e costretto a rinnegare (abiurare) le sue convinzioni di scienziato - dalla Chiesa: sosteneva Galileo Galilei la non centralità della Terra in rapporto al Sole (eliocentrismo), ciò disturbando le concezioni geocentriche allora politicamente corrette.
Non vediamo però che cavolo c'entri Galileo con quei sismologi che dissero agli aquilani di non preoccuparsi.



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giovedì 18 ottobre 2012

La prospettiva di aumento dell'IVA, comunicata dal governo, ha suscitato proteste da parte delle associazioni dei commercianti, le quali si stracciano le vesti, in nome dei loro iscritti, a causa di un 1 per cento di aumento obbligatorio dei prezzi! Si sostiene da parte di tali associazioni che l'aumento "inevitabile" dei prezzi, date le circostanze attuali di "crisi" del consumo, sarebbe una ulteriore "mazzata" sui consumi medesimi.
Apparentemente il discorso non fa una piega; in realtà i prezzi delle merci (anche i servizi lo sono) sono stati e sono da sempre abbandonati all'arbitrio più spaventoso dei commercianti, che sono "liberi" di praticare prezzi secondo le loro esigenze, anche di follia; non solo: essi hanno accumulato nei decenni talmente tanto "grasso" da potersi permettere, in questi anni di vacche magre, di non abbassare i loro prezzi. Le poche eccezioni confermano tale regola.
C'è dell'altro: come in occasione dell'introduzione dell'euro i commercianti aumentarono i loro prezzi       "traducendo" spesso mille lire in un euro (1936,27 lire), così, all'aumento dell'IVA costoro ci daranno dentro, "arrotondando" il totale, indovinate a favore di chi.

I prezzi devono scendere. Tutto qui. Campa cavallo!

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lunedì 15 ottobre 2012

Il noto scrittore Walter Veltroni ha fatto sapere di rinunciare al suo hobby, quello di rappresentante del popolo.
Per una volta il popolo gioisce. Meno, gli alfabetizzati.
Falsa faccia di autentica tragedia, il Veltroni, come segretario del PD, ha contribuito anni or sono a far cadere il secondo governo Prodi ed a far sparire il socialismo dal parlamento: quest'ultimo è stato senz'altro il capolavoro politico del Veltroni, di cui vogliamo ricordare però i meno noti gesti compiuti, molti anni prima, quando fu direttore de L'Unità: l'inclusione di penne come quelle di Francesco de Gregori e di Paolo Villaggio nelle pagine di quel quotidiano. Una genialata.

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venerdì 12 ottobre 2012

Da decenni sfogliando il Manifesto abbiamo notato il gusto di questo giornale, nella scelta di foto colte durante manifestazioni di tipo politico o sindacale, per immagini di persone belle, sorridenti, aggraziate, garbate, intelligenti: mai una faccia arrabbiata, mai stravolta, mai bieca, mai bruttoccia.
Eppure, avrebbe detto Bertolt Brecht, l'odio contro l'ingiustizia stravolge il viso.
Che qualche giovane persona possa attrarre l'occhio (fotografico), noi lo capiamo, eccome, ma che c'entra questo con il comunismo?
L'impostazione (tra Edmondo De Amicis e Sandro Penna) del Manifesto, quanto alle foto, è l'altra faccia del gusto diremmo lombrosiano dei media che vanno per la maggiore.

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giovedì 11 ottobre 2012

Due tg  (quelli che abbiamo visto) ieri hanno dato grande risalto ad un audiovisivo straripante realizzato a Cittadella (provincia di Padova) da una donna contraria al trasferimento di un bambino di "sua" competenza in una "casa famiglia" per ordine di un giudice. Il bambino, a quanto pare decenne, è stato prelevato a scuola con l'intervento della polizia, che ha dovuto usare la forza per metterlo su un'auto e portarlo dove il giudice aveva deciso - allo scopo di preparare l'affidamento del bambino a suo padre. Le donne della famiglia si sono opposte (alla legge) ed hanno filmato la scena, penosissima, registrando nel contempo le loro grida. Queste ultime (spaventevoli e oscene) hanno dato al filmato, ghiotto boccone mediatico, una drammaticità aggiuntiva ai fatti.
Ci permettiamo di osservare che l'audiovisivo in questione rappresenta un piccolo sostanzioso esempio di quel che noi intendiamo per "rovescio umano".
Tutti escono male da questa storia, tutti. Il bambino, invece, entra male in una sua nuova fase di vita. Auguri.

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sabato 6 ottobre 2012

Da quando in qua ti interessi delle primarie PD?

Ma no, è delle primarie in genere come fenomeno di smobilitazione dei partiti, che m'interesso...

Sarà, secondo me hai paura che alla fine il Renzi le vinca... Tu che ne sai di lui?

L'ho visto in tv, l'ho sentito parlare, abito a Firenze, dove fa il sindaco da diversi anni...

E allora?

Ha abolito i guardiani della sosta...

E che cosa sarebbero questi guardiani della sosta?

Erano ragazzi in divisa più o meno da vigili urbani che transitavano fuori dal centro storico e mettevano le multe a chi parcheggiava a bacchiolo di cane, così facendo, il Renzi, ha segnalato il via libera...

Tutto qui?

E' stata una mossa di significato politico assoluto. E poi fa il furbo, ha la risposta troppo pronta per essere intelligente, ha la lingua più svelta del pensiero...

Ma è un giovane, almeno...

Non conta essere giovani, conta avere le idee giuste...

Ma no, essere giovani è importante, vuol dire essere collegati al presente, e non al passato, scusa tanto, proprio come te, che potresti essere suo padre...

Presente, passato, no, guarda, quel che conta è la Durata...

La durata?

Ma sì, siamo immersi in un'Era, non vale attaccarsi al decennio, magari al quinquennio...

Che cosa sarebbe questa Era con la e maiuscola?

E' una piega della durata. Noi siamo qui a dare importanza a degli anni, anch'io, che ti parlo dei guardiani della sosta...Ma ne parlo come emblema del liberismo!

Dunque il Renzi non significa niente...E allora perché te la prendi?

Non me la prendo con lui, me la prendo con l'Era, non mi piace, l'Era ... l'Evo, come vuoi chiamarlo, fa lo stesso...

Sei confuso, non ti capisco...il Renzi ti è antipatico, tutto qui...

A te piace?

Ma nemmeno per sogno, io qui faccio la parte che mi ha dato il nostro autore...

Il nostro autore?

Sì, quello che scrive, senza di lui non saremmo qui...

Ah, ecco, siamo due personaggi...E l'autore del Renzi, dimmi, chi sarebbe?

Berlusconi!















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venerdì 5 ottobre 2012

E' giusto diffondere l'analisi che un corrispondente italiano ha proposto ieri, sulla Stampa, a proposito del dibattito tra i due candidati alla presidenza Usa. Il corrispondente ritiene, come molti, che l'attuale presidente abbia avuto la peggio durante il dibattito. Perché?
"Una prima possibile risposta arriva dal colore della cravatta indossata . Il celeste rappresenta, nel linguaggio elettorale americano, la volontà di rassicurare. Doveva essere il segnale all'elettorato incerto (...) l'intento era di apparire tranquillo, calmo, sicuro."
E' giusto diffondere l'analisi che il corrispondente della Stampa ha proposto.

Dalla disperazione ci salva il comico.

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mercoledì 3 ottobre 2012

Si avvicinano le elezioni, e abbiamo voglia di ribadire quanto segue:
Siamo favorevoli al metodo proporzionale, precisando che devono contare i voti effettivi; ogni 200 mila voti ottenuti, un rappresentante. Stop.
I partiti sono liberi, anche di "tradire" gli elettori, che eventualmente la volta successiva li "puniranno" (privi di specchi come gli elettori sono).
A proposito poi delle primarie, ha detto bene Bersani, esse rappresentano una "cessione di sovranità" da parte dei partiti, quindi non possono diventare anche un cesso dove chiunque si ferma a pisciare.
Noi siamo in realtà contrari alle primarie; aperte a cani e porci, poi, sono un'assurdità.
L'imbecille che tanto fa parlare di sé in queste settimane, è diventato sindaco di una città non tra le ultime al mondo grazie a primarie aperte
E' chiaro che consideriamo i partiti eticamente, intellettualmente, politicamente (è ovvio) superiori ai cittadini, specie se questi ultimi sono italiani.
Non siamo curdi, o uzbeki, siamo anche noi italiani.
Contrariamente a quanto abbiamo scritto qui in passato, per quanto pochissimi ci leggano, la prossima volta andremo a votare, infatti l'astensione è diventata, da noi, puro conformismo..

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martedì 2 ottobre 2012

Recentemente ha detto Monti che l'articolazione tra destra e sinistra, seppur ancora idealmente valida (bontà sua!), potrebbe essere sostituita da quella che c'è tra chi paga le tasse e chi non le paga. Propone dunque, Monti, un'alleanza tra cittadini in regola con il fisco, è evidente. Meglio del brodo tiepido e maleodorante del "siamo sulla stessa barca" eccetera. Noi crediamo che un'articolazione più convincente sarebbe quella tra chi i prezzi li paga ma non può rifarsi, e chi i prezzi li paga ma può rifarsi aumentando i suoi propri.

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lunedì 1 ottobre 2012

Battere sul chiodo della riduzione dei "costi della politica", nel contesto clamoroso delle innegabili ruberie che alcuni personaggi compiono, ha il significato secondario di distruggere la politica. E' lo stesso processo che ha riguardato per esempio la sanità pubblica o la pubblica istruzione, che da decenni sono mediaticamente screditate, impoverite, rese inefficienti, riscreditate, ancora impoverite e così via, in nome della privatizzazione della sanità e dell'istruzione. Adesso aspettiamo la privatizzazione della politica.
Del resto il governo Monti già è un governo "privatizzato".

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